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La "bufala" dei 50mila ebrei che protestano contro Israele

La notizia (vera) riguarda gli ebrei ultraortodossi che manifestarono contro il progetto del governo israeliano di introdurre il servizio militare obbligatorio anche per i giovani haredim (gli ultraortodossi appunto) che da sempre ne sono esentati.

Era il marzo 2014 e il luogo New York. I giornali (anche israeliani) ne parlarono, pubblicando anche numerose foto.

La stessa manifestazione, con le stesse foto, era già stata strumentalizzata a fini antiisraeliani nel luglio dello stesso anno; oggi viene riciclata modificando ad arte le motivazioni della contestazione: improvvisamente - e siamo viaggiati nel tempo fino al maggio 2016 - gli ebrei newyorkesi protestano “contro la politica israeliana di oppressione del popolo palestinese”.

Il “pezzo” è di Paolo Di Mizio, ex caporedattore centrale del TG5, che lo ha pubblicato su Alganews, quotidiano on-line di belle speranze di cui è condirettore. Pezzo dal tono provocatorio e di contenuti così-così, che rivela una maldestra incapacità, quantomeno, di verificare le fonti.

Accortosi che nessuno parlava di questa manifestazione davvero imponente (50mila ebrei tutti vestiti di nero, uomini di qua e donne rigorosamente di là, non sono certo una presenza trascurabile) il nostro non si è fatto la domanda terra terra che ognuno dovrebbe farsi - “sarà vero?”-, ma si è subito chiesto “avete visto per caso questa notizia sui giornali italiani o americani?”.

Domanda retorica e risposta implicita: “Zero assoluto”.

E quindi ne ha immediatamente dedotto che “le notizie della grande stampa occidentale sono a senso unico quando si tratta di Israele e della sua politica sionista”. Un “senso unico” che naturalmente va a scapito dei diritti del popolo palestinese.

Sdegno e reprimenda.

Non entro nel merito dei diritti palestinesi violati, la questione è scabrosa e si trascina da troppo tempo, con troppi interessi politici di parte e poco trasparenti, per poter essere affrontata con serietà nello spazio di un articoletto.

Mi limito qui ad evidenziare cosa capita al giornalismo quando non sa fare il suo mestiere: diventa roba da risse nei bar di periferia, paccottiglia da mestatori di quart’ordine o da dilettanti allo sbaraglio. 

Caro Di Mizio, nessuno ne ha parlato perché quella manifestazione di cui scrivi così scandalizzato non c'è mai stata. Hai solo preso (o voluto prendere) lucciole per lanterne e questo, per uno nella tua posizione (o ex posizione) non è irrilevante.

Alganews si deve essere accorta dell’errore (anche perché io stesso avevo chiesto alla redazione quali erano le fonti della notizia) e ha cancellato la pagina. Ma purtroppo siamo nell’era di internet e la frittata ormai è fatta.

La stessa pagina si può trovare anche qui o qui (fino a che non la cancelleranno naturalmente).

A scanso di guai, questo è l'articolo (o, per meglio dire, la bufala).

 

Commenti all'articolo

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 20 maggio 2016 20:27
    Fabio Della Pergola

    Sul sito http://www.linterferenza.info/contr... nonostante siano stati avvertiti, continuano a sostenere che la notizia "sia vera" e rimandano, forse senza accorgersene, a un articolo del Daily Mail che è appunto del marzo 2014. Inoltre forse non conoscono bene l’inglese, non si sono accorti di cosa c’è scritto... favolosi.

  • Di Carlo (---.---.---.244) 21 maggio 2016 02:21

    No, sanno che la notizia del Daily News è riferita alla manifestazione del 2014, ma secondo loro va bene così. E la pubblicano, oggi, ritenendola evidentemente (o con l’intento di farla credere) di attualità. A nulla vale che la manifestazione vera fosse finalizzata a impedire che l’obbligo di leva venisse esteso agli ultraortodossi - cosa cui sono contrari per motivi religiosi - per loro va bene dire che era contro la politica antipalestinese...
    Alganews almeno, dopo essersi accorta della patacca, ha cancellato la pagina. Questi de L’interferenza invece fanno così... pataccano. Forse perché sono dei pataccari?

  • Di Corrado (---.---.---.40) 16 dicembre 2016 01:02

    All’anonimo autore del pezzo di Agora Vox che definisce "una bufala" l’articolo di Paolo Di Mizio: l’articolo non è affatto una bufala, e non è nenache un articolo. Era solo un post su Facebook con il quale Di Mizio stigmatizzava una verità ormai nota a tutti, e cioè che le notizie critiche nei confronti della politica Israeliana vengono regolarmente taciute o minimizzate dai grandi mass media. Di Mizio citava come esempio la manifestazione del 2014 a New York, che fu la più imponente di tante manifestazioni di ebrei contro Israele e di cui parlarono pochissimi giornali americani e inglesi (nessuno dei grandi giornali italiani). Infatti il post dice "tempo fa a New York", non dice "ieri" o "l’altro ieri", a ulteriore dimostrazione del fatto che non era un articolo di cronaca ma solo un breve commento postato su Facebook e poi ripreso da Alganews a altre testate online. In particolare gli ebrei ortodossi americani nella protesta del 2014 (ma proteste di ebrei contro Israele ce ne sono quasi ogni settimana in America) manifestavano contro il servizio militare obbligatorio in Israele. La loro motivazione è che Israele non può imporre il servizio militare perché Israele non ha il diritto di esistere come "lo Stato del popolo ebreo" e non è affatto "la terra promessa da Dio". Ma anche questo, sui giornali italiani non si legge mai. Ha ragione Di Mizio.

  • Di Corrado (---.---.---.40) 16 dicembre 2016 01:08

    P.S. Gli ebrei ortodossi americani, e non solo americani, parteggiano apertamente per i diritti umani e civili dei palestinesi, schiacciati dallo stato di Israele. Come dice appunto Di Mizio.

    • Di roberto fiaschi (---.---.---.100) 21 maggio 2017 10:30

      @Corrado, complimenti per la figuraccia!!! Facevi meglio a tacere, come d’altronde tutti quelli come te che ripetono sempre il solito disco assimilato acriticamente! E’ raro legger tanto sciocchezze in così poche righe, come quelle da te scritte! Complimenti!

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.128) 16 dicembre 2016 02:51
    Fabio Della Pergola

    Caro Corrado, ho l’impressione che lei abbia letto un po’ troppo frettolosamente.
    Le do allora un paio di informazioni: la prima è che non sono affatto un anonimo, ma ho firmato il mio pezzo con nome e cognome.
    La seconda è che l’articolo di Di Mizio, pubblicato da Alganews il

    19 maggio 2016, è riportato in fondo al mio articolo.

    La manifestazione (con foto) era del marzo 2014 (tempo fa?!!!) - ma la data non era affatto dichiarata nell’articolo come lei lascia intendere - ed era motivata dalla contrarietà degli haredim verso il progetto di rendere obbligatorio il servizio militare in Israele anche per loro. La motivazione è chiaramente scritta nella didascalia dell’articolo del Jewish Time che ho inserito, basta leggere, e che a suo tempo aveva pubblicato la foto ripresa poi da Di Mizio.

    Il quale l’ha però presentata come se fosse una manifestazione recente, di "qualche tempo fa" (non ci si scandalizza se la stampa internazionale non parla - oggi - di una manifestazione di due anni fa, perbacco!) e “contro la politica israeliana di oppressione del popolo palestinese”. Motivazione falsa.

    Quella enorme manifestazione (50mila!) non c’è mai stata nel 2016 né poco tempo prima e nemmeno nell’anno prima e Di Mizio non ha mai scritto di riferirsi a quella del 2014. Che, oltretutto, non aveva affatto le motivazioni citate da Di Mizio.

    Che quindi ha scritto una bufala. Bufala era e bufala è rimasta, nonostante le sue stiracchiate argomentazioni.

    Tutto questo è stato verificato e legittimamente criticato nel mio articolo, così come ho scritto che Alganews - che avevo contattato, contestando la notizia - accortasi della cantonata, ha poi cancellato l’articolo di Di Mizio. Non si cancella un articolo se lo si ritiene valido, no?

    Di un post su facebook dello stesso invece non so nulla e, non sapendone nulla, non ne ho parlato.

    Il sig. Di Mizio è liberissimo di scrivere tutto quello che vuole - e lo fa: i suoi articoli contro Israele sono numerosissimi - ma se scrive cose scorrette esiste la libertà, per chiunque, di criticarlo, motivando le critiche. Cosa che io mi ritengo libero di fare.

    Tutte le sue altre interpretazioni delle proteste ebraiche, Corrado, lasciano il tempo che trovano; sono suoi pareri (anche alquanto campati in aria, per quello che so del mondo ebraico ultraortodosso). Sulla questione se ne leggono di tutti i colori tutti i giorni, non perdo tempo a entrare nel merito.

    Gli unici che sono dichiaratamente antisionisti sono i Neturei Karta che sono una micro-minoranza del mondo haredì, che già vale meno del 10% del mondo ebraico globale; ma molto fotografati perché piacciono tanto ai numerosi critici di Israele in giro per il mondo.

    L’ultimo post sugli ebrei "ortodossi" (che lei non distingue dagli ultraortodossi) dimostra che lei è molto ignorante (nel senso tecnico di "uno che ignora", non in quello offensivo) anche sulle cose basilari del mondo ebraico. Si informi.

    Saluti. FDP

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.128) 16 dicembre 2016 02:54
    Fabio Della Pergola

    Leggasi, per chiarezza: "La manifestazione (con foto) era del marzo 2014 (tempo fa?!!!) - ma la data non era affatto dichiarata da Di Mizio nel suo articolo come lei lascia intendere..." ecc.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.128) 16 dicembre 2016 03:12
    Fabio Della Pergola

    La cosa davvero davvero ridicola è che se un ebreo protesta perché vuole che i suoi privilegi siano salvi (non fare il militare in Israele è un bel vantaggio, ci arriverebbe chiunque!) poi c’è qualcuno, da qualche parte del mondo, che salta su a dire che quell’ebreo protesta contro... l’oppressione dei palestinesi! E poi qualcun altro salta su per dire che sì, è davvero davvero così...

    Limitatevi a dirlo quando DAVVERO un ebreo (o molti) ebrei manifestano a favore dei diritti civili dei palestinesi, non quando lo fanno per un proprio (e molto discutibile) tornaconto personale. Sennò fate solo ridere i polli.

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