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L’ultima, ennesima, pandemia

Siamo afflitti ogni anno da un nuovo virus. O dalla replica di qualche vecchio virus “truccato” da nuovo. Ricordiamo l’influenza aviaria, mucca pazza, suino ammattito... Il Virus è servito: che non si dica che si restri mai orfani di ciò che è divenuto una consuetudine. Come fare la spesa, andare in vacanza o seguire le partite di calcio.

Da anni ed ogni anno, eccoci servita la nostra brava quota virulenta. Viene da pensare certamente. Ad esempio: ma come facevano decenni fa a sopravvivere quando nelle case non esistevano ancora i frigoriferi? Cosa mangiava la gente? Colonie di virus e batteri?

Eppure, quella gente che visse gli anni del boom economico e tecnologico in molti casi è ancora viva e persino vegeta anche se in età avanzata.

Ai nostri giorni invece, dove tutto è super controllato, dove ogni batterio viene eliminato addirittura col beneplacito di normative internazionali, ecco che puntuale, un nuovo virus omicida viene a trovarci. Fomentando uno stato di allarme terroristico con consguenze a volte persino più disastrose del contagio stesso.

Lo scorso anno, abbiamo assistito ad uno scandalo conclamato: il “terribile” virus H1N1 si è rivelato un falso. Una truffa. Un giochetto che ha fatto guadagnare due miliardi di dollari alle case farmaceutiche che hanno smaltito milioni e milioni di dosi di vaccino che gli stava sul groppone da un bel po'. Peraltro, adiuvato dallo squalene, di cui ho parlato ampiamente in diversi articoli pubblicati.

La Polonia disse NO ai vaccini. La Germania comprò vaccini adiuvati per la popolazione e vaccini col solo principio attivo per i componenti del Governo e gli eserciti. Insomma: per la gleba, i vaccini scadenti e pure pericolosi, per i “vip” al massino una punturina che non fa né male né bene. Bella roba.

Dai e dai, comunque, l’OMS, che dovrebbe essere un’organizzazione garante super partes, è stata messa sotto inchiesta. La motivazione? Procurato allarme e sostegno alle case farmaceutiche. Il che, in parole povere, significa che chi ci dovrebbe garantire il bene più prezioso – la Salute – ha garantito solo gli interessi economici. Da brividi.

Ovviamente, dopo uno scandalo di tale portata, non poteva anche quest’anno comparire dal cappello a cilindro un nuovo virus influenzale, il killer pandemico dell’anno. No. Ma ecco che per magia si materializza un batterio. Killer. Di natura sconosciuta al mondo scientifico. Eravamo preoccupati...

All’inizio ci hanno fatto pensare che il batterio si annidasse nei cetrioli esportati dalla Spagna ed importati in Germania. Col passare dei giorni, ecco materializzarsi il batterio omicida negli innoqui germogli di soia. Ovviamente, nessuno ha conferme esatte. La Russia sopsende preventivamente gli scambi agroalimentari con il resto dellì’Europa. La Spagna chiede i danni per il calo di immagine, i morti restano senza dubbio l’emblema di un Sistema che auto genera i suoi mali. In troppi casi.

Ordunque: nella società del futuro, nello sviluppo delle tecnologie e della scienza, torniamo ad essere poveri esseri fragili. Attaccabili da tutto. Ed ad alto rischio di mortalità. Non siamo in grado nemmeno di valutare cosa possa decimare l’Umanità.

Ed il dubbio che la mano dell’Uomo si frapponga fra la sicurezza mondiale ed i mostruosi interessi economici di pochi, è quasi scontato.

Ormai si sa: chi ci garantisce il garante? Nessuno. Perché ogni organismo garante, è pagato – guarda caso – dalle stesse lobby che dovrebbe controllare. Oms compresa.

A noi resta il dubbio su ogni cosa. Ed a qualcuno torna in mente pure la satanica Lady Sars che creava virus mortali in laboratorio. Perché mai oggi non dovrebbe esserci qualche trama nella reiterazione di virus e batteri incontrollabili che a scadenza quasi fissa infestano il mondo intero? E’ un dubbio. Che forse non ci chiariranno mai.

Nel frattempo, continuiamo a lavarci le mani e non perché siamo preda del batterio killer, ma perché da sempre ci insegnano che le mani si lavano, specialmente dopo aver usato la toilette. E ci mancherebbe altro.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.128) 8 giugno 2011 11:40
    Damiano Mazzotti

    Sarebbe ora di iniziare a far pagare multe salate ai quotidiani che diffondono stronzate... Se si va avanti di questo passo molti agricoltori falliranno e il prezzo del cibo salirà anche a causa degli speculatori che venderebbero pure loro madre se potessero guadagnarci....

  • Di luana (---.---.---.155) 10 giugno 2011 18:51

    “Lo scorso anno, abbiamo assistito ad uno scandalo conclamato: il “terribile” virus H1N1 si è rivelato un falso. Una truffa.”

    Il terribile virus H1N1 un falso??? Ma forse sta mica parlando di quel virus particolarmente virulento che inizialmente sviluppa sintomi del tutto simili a quelli della normale influenza stagionale, ma che ti distrugge i polmoni nell’arco di pochissimi giorni  causando una polmonite bilaterale interstiziale e se ti va bene ne esci dopo giorni e giorni di terapia intensiva e dopo un lungo coma farmacologico!!! Ah dimenticavo… il “problema” non è solo per le categorie a rischio (persone con patologie pregresse, anziani, donne in gravidanza) ma muoiono per infezione da H1N1 anche persone giovani e sane.

    Come giustamente ha detto per le case farmaceutiche il caso H1N1 è stato sicuramente un grande business  ma l’allarme terroristico di cui parla viene fomentato da chi come Lei si occupa di informazione, esagerando sicuramente in molte cose  ma credo sia sbagliato anche minimizzare come Lei stessa sta facendo.  Il fatto che nel biennio 2010-2011 l’interesse dei media  per l’influenza A sia diminuito (solo a livello locale se ne parla e solo in caso di decessi ) questo non significa che il virus sia stato debellato o che sia innocuo!

    Reputo sia doveroso e necessario da parte vostra dare il giusto peso e la giusta importanza alle cose.  Ma mi creda, per tutte quelle persone che come me hanno avuto un’esperienza diretta con questo virus è veramente mortificante sentirne parlare come un falso e una truffa.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.35) 10 giugno 2011 18:59
    Emilia Urso Anfuso

    Legga meglio l’articolo.
    Sono certa che ad una lettura più attenta (peraltro ho scritto una trilogia, dove approfondisco bene l’argomento e sono stati pubblicati decine di miei articoli durante l’H1N1) capirà che io non ho mai scritto che l’H1N1 non esiste.
    Ho scritto, con molta coerenza e dati certi, che NON è stata una vera pandemia.

    Lei sa cosa significa il termine "Pandemia"?

    Sono certa che rileggendo, si convincerà Lei stesso/a.

    Certo che ci sono state vittime ed infettati.

    Lei è al corrente del fatto che l’H1N1 ha fatto molte ma molte meno vittime di una normale influenza stagionale?

    Lei conosce lo scandalo dei vaccini adiuvati allo squalene? Sa cos’è lo squalene? Sa quali sono gli effetti sugli Esseri Umani se usato indiscriminatamente?

    Le consiglio di documentarsi meglio, per comprendere il senso del mio articolo.

    Mi spiace - umanamente - se ha avuto a che fare in prima persona con il Virus. Ma questo è un altro discorso

    Un cordiale saluto

    Emilia Urso Anfuso

  • Di luana (---.---.---.155) 10 giugno 2011 20:25

    Accolgo con molto piacere il suo invito a rileggere l’articolo con una maggiore attenzione e anche gli altri che ha scritto su questo argomento. Ma ci tengo a precisare una cosa: non ho scritto nulla riguardo al fatto che lei possa sostenere l’inesistenza del virus.

    Credo di essere documentata abbastanza sull’argomento, non solo per la mia diretta esperienza, ma anche per la mia professione. Io non faccio la giornalista ma sono una biologa che lavora in un laboratorio di analisi e di ricerca, quindi non solo conosco lo squalene e il termine pandemia (e sono d’accordo con Lei quando dice che non è stata una vera e propria pandemia), ma conosco perfettamente anche il tasso di infezione, mortalità e virulenza dell’H1N1.

    Cordiali saluti.

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