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L’intervista shock dell’ex nazista di Alba Dorata: "Così pestiamo gli extracomunitari"

"La base delle operazioni è il quartiere generale dove si costituiscono le squadre per gli agguati contro i migranti e per altre azioni. All’interno della sede centrale sono conservate mazze, coltelli e manganelli che 'scompaiono' quando sta per arrivare un controllo della polizia". 
A parlare è un ex membro di Alba Dorata, il gruppo neonazista greco, in un'intervista shock rilasciata al quotidiano Ethnos.
 
Sarebbe stata proprio una di queste "squadre d'assalto" ad organizzare l'aggressione che è costata la vita a Pavlos Fyssas, alias Killah P., rapper antifascista di 34 anni. A pugnalare a morte l'attivista, secondo quanto rivelato dall'anonimo, sarebbe stato il capo della sezione di Alba Dorata di Nikaia, comune alla periferia del Pireo (il porto di Atene). 
 
Il raid condotto dalla squadraccia sarebbe stato guidato da Giorgos Patelis, sotto la supervisione diretta del deputato Ioannis Lagos.
 
Il gruppo sarebbe stato organizzato con un assetto paramilitare, compartimentato e con una gerarchia ben precisa. Niente a che vedere con la tesi dell'aggressione spontanea, dunque, come si era cercato di dire in un primo momento. La base della squadra sarebbe stata la sede della sezione locale di Alba Dorata. 
“Quando entravi nel nucleo ristretto, ti consegnavano un libretto personale dove venivano registrate le tue prestazioni: quante azioni hai preso parte, quanti pakistani hai pestato, quanto tempo hai trascorso nelle assemblee della sede centrale…”.
A frequentare la sede non sarebbero stati solo picchiatori professionisti ("superpalestrati", li definisce l'ex nazista) ma anche hacker per compiere azioni sui social network e persino diversi minorenni
Come si diventa membri?
 
“Devi pagare 20 euro, mostrare una carta d’identità greca e registrarti. La tessera di adesione ha il tuo nome, quello dell’organizzazione e il numero d’iscrizione. Invece per entrare nel vivo del gruppo bisogna avere del fegato per riuscire ad accettare tutte le cose che ti chiedono. Tu sei uno zero. Sai come funziona? Ti fanno cadere a terra e ti salgono addosso schiacciandoti e poi iniziano a picchiarti nelle costole davanti a tutti. Tu non sei niente e devi fare quel che dicono. Non puoi avere delle tue opinioni. Tu prendi ordini, questo è tutto!”.
 
Aggredivano esclusivamente i migranti?
 
“Aggredivano soprattutto pakistani, ma erano azioni mirate più che altro alla loro immagine pubblica. Io non posso accettare la loro logica: prima picchiano i pakistani e poi gli vendono protezione. Con qualsiasi pakistano tu parli a Nikea, ride quando sente Alba Dorata. Alba Dorata vende protezione ai pakistani. L’organizzazione locale prende i vestiti che la gente comune dona per aiutare i bisognosi e li dà ai pakistani per i mercatini che li vendono nei loro banchetti e pagano la loro parte ad Alba Dorata”.
 
Il resto dell'intervista, in italiano e in inglese, lo trovate QUI (Atene Calling)
 
 
Foto: Wikimedia
 

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