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L’effetto 5 Stelle induce il PD ad aprire alle telecamere il suo summit

Avremo l'occasione di poter osservare le espressioni facciali, di poter ascoltare i toni che in diretta connoteranno i componenti della prossima riunione del vertice del PD. Sapremo chi è che ne fa parte, ci chiederemo il perché ne facciano ancora parte alcuni di loro e che reale peso abbia la figura del segretario. Dovessero discutere di proposte di legge da inserire per una fiducia a progetto potremmo leggere la soddisfazione di chi ci aveva pensato da tempo e la smorfia di disappunto di chi ha sempre evitato di parlarne?

Si inaugura a breve la prima stanza di vetro per un confronto storico tra il PD che vuole cambiare e il PD che ha tanto patteggiato, non sempre costretto a farlo. Diranno molte più cose di sinistra adesso che dovranno interloquire con chi pare, a detta della stampa italiana, giustifichi o ignori il problema della destra estrema superstite di quante ne abbiano mai espresse in tanti anni di opposizione o in quelli di governo in questi anni di sconfitta del capitalismo d'assalto e del consumismo.

Sanno che tutto il loro l'elettorato starà li ad osservarli, punto per punto, che questo è un momento cruciale per mantenere in vita un partito che in un paese civile e democratico abbia il compito di farsi portavoce delle fasce più deboli.

Riusciranno i nostri eroi ad esprimere una consapevolezza di modernità e rinnovamento, saranno in grado di mettere da parte, in condizione di non nuocere, quanti, dopo la caduta del muro, hanno usato il loro know how ai fini di una carriera fatta di privilegi personali e di tradimenti reiterati verso la base?

Saranno disposti a sposare la linea di chi vorrebbe sottrarsi all'incubo del debito (inestinguibile) per proporre una nuova agenda europea più verosimile e urgente?

È proprio il caso di dire: Staremo a vedere"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.19) 6 marzo 2013 12:12

    Perché mai la diretta del PD sarebbe una conseguenza di M5s ??!! 

    Non è certo la prima volta che la direzione del PD si riunisce a porte aperte.

    Se poi si vuole ipotizzare un legame conseguenziale con la riunione dei parlamentari 5 stelle la cosa è davvero ridicola. La discussione del gruppo parlamentare di M5s con la presenza di Grillo e Casaleggio è avvenuta a porte chiuse e con l’ordine per gli zombi-deputati grillini di silenzio assoluto su quanto detto nel dibattito. Il tutto si è concluso con dichiarazioni ufficiali, punto e basta.

  • Di (---.---.---.131) 6 marzo 2013 13:58

    Sarà anche una cosa ridicola, come afferma lei, ma le assicuro che, prima di scrivere questo articolo, l’ho sentita pari pari con le mie orecchie da una deputata PD ospite da Lilly Gruber. Naturalmente non mi riferisco a quelle riunioni D’Alema, Prodi, Veltroni, Finocchiaro e altri pochi ’eletti’ (eletti si fa per dire) che alcuni giurano sia avvenute in questi giorni senza peraltro precisare se anche il buon Bersani vi fosse ammesso. Se crede che definire zombie i deputati grillini (anche ’gillini’ è un termine dispregiativo ma non rinuncio ad usarlo con lei per evitare fraintendimenti) aiuti a risolvere l’empasse o sia un atteggiamento sano, faccia pure.

  • Di (---.---.---.54) 6 marzo 2013 18:45

    Egregio se lei ascolta una sciocchezza e la ripete non per questo la stessa sciocchezza diventa verità.

    La categoria degli zombi-deputati è costituita da quei parlamentari che ripetono pedissequamente qualsiasi sciocchezza dica il loro capo. Esempio: quei deputati che votarono che Ruby era la nipote di Mubarak.

    I deputati di M5s essendo stati dei candidati- zombi non posso non chiamarli grillini. Quando dimostreranno di essere realmente dotati di capacità autonoma di pensierio e azione allora diventeranno anche per me parlamentari del movimento 5 stelle

    Contento?

  • Di (---.---.---.131) 7 marzo 2013 11:14

    Ma quanti siamo a scrivere di questa sciocchezza?

  • Di (---.---.---.131) 7 marzo 2013 11:15

    "Non so se avete visto ieri, per intero o a spezzoni, la direzione del Pd meritoriamente trasmessa in streaming – ma anche questa decisione temo non sarebbe arrivata senza la scoppola grillina del 24 febbraio scorso."Alessandro Gilioli.


  • Di (---.---.---.127) 10 marzo 2013 20:11

    Concretezza >

    Gli 8 punti di Bersani sono capitoli-base per una piattaforma programmatica anche più lunga di un’intera legislatura. Eppure questo è un limite per una proposta politica che risulti efficace e credibile.
    Al paese servono risposte concrete e immediate.
    Serve una sorta di lista prioritaria che dettagli alcuni interventi da realizzare nei primi 100 giorni di governo.
    A titolo di esempio.

    Per i cittadini.
    Cancellare o rinviare al 2014 il previsto aumento dell’Iva. Entro maggio rimodulare l’IMU e azzerare l’imposta prima casa fino a 500 euro. Rivedere le procedure di riscossione di Equitalia. Salvaguardare altri 50mila “esodati”. Da luglio reintegrare una quota (50%) della mancata rivalutazione 2012 delle pensioni fino a 2800 euro (6 volte il minimo).

    Per le imprese.
    Escludere a fini Irap le nuove assunzioni ed i contratti di lavoro stabilizzati. Tagliare la fiscalità sugli utili reinvestiti in impresa. Disporre eliminazione o accorpamento di adempimenti burocratici. Calendarizzare (su base semestrale) il saldo di un quarto di debiti contratti dalla P.A. con emissione di fideiussione bancaria. Autorizzare i Comuni “solvibili” a realizzare subito il 50-60% delle opere cantierabili.

    Restano ancora alcuni provvedimenti legislativi molto significativi tipo una nuova legge elettorale, la riduzione di parlamentari e dei costi della politica, la legge anticorruzione, falso in bilancio, ecc.. L’importante è definire dei percorsi attuativi privilegiati.

    In sintesi.
    Occorre enucleare una lista di interventi essenziali, “realizzabili” entro un preciso arco temporale, che diano la netta percezione dell’impegno e della fattibilità di un tangibile cambiamento di rotta.
    Solo in questo modo, anche in caso di ravvicinato ritorno alle urne, non verrebbe intaccata la “credibilità” dei proponenti.
    Con coerenza, responsabilità e “concretezza” si segna la direzione per un Ritorno alla meta

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