L’effetto 5 Stelle induce il PD ad aprire alle telecamere il suo summit
Avremo l'occasione di poter osservare le espressioni facciali, di poter ascoltare i toni che in diretta connoteranno i componenti della prossima riunione del vertice del PD. Sapremo chi è che ne fa parte, ci chiederemo il perché ne facciano ancora parte alcuni di loro e che reale peso abbia la figura del segretario. Dovessero discutere di proposte di legge da inserire per una fiducia a progetto potremmo leggere la soddisfazione di chi ci aveva pensato da tempo e la smorfia di disappunto di chi ha sempre evitato di parlarne?
Si inaugura a breve la prima stanza di vetro per un confronto storico tra il PD che vuole cambiare e il PD che ha tanto patteggiato, non sempre costretto a farlo. Diranno molte più cose di sinistra adesso che dovranno interloquire con chi pare, a detta della stampa italiana, giustifichi o ignori il problema della destra estrema superstite di quante ne abbiano mai espresse in tanti anni di opposizione o in quelli di governo in questi anni di sconfitta del capitalismo d'assalto e del consumismo.
Sanno che tutto il loro l'elettorato starà li ad osservarli, punto per punto, che questo è un momento cruciale per mantenere in vita un partito che in un paese civile e democratico abbia il compito di farsi portavoce delle fasce più deboli.
Riusciranno i nostri eroi ad esprimere una consapevolezza di modernità e rinnovamento, saranno in grado di mettere da parte, in condizione di non nuocere, quanti, dopo la caduta del muro, hanno usato il loro know how ai fini di una carriera fatta di privilegi personali e di tradimenti reiterati verso la base?
Saranno disposti a sposare la linea di chi vorrebbe sottrarsi all'incubo del debito (inestinguibile) per proporre una nuova agenda europea più verosimile e urgente?
È proprio il caso di dire: Staremo a vedere"
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