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 Home page > Tribuna Libera > L’antisemitismo degli heideggeriani

L’antisemitismo degli heideggeriani

Sono stati pubblicati i Quaderni neri di Martin Heidegger che dimostrano, nero su bianco, quanto molti avevano già detto e ripetuto a più riprese: Heidegger era un nazista antisemita della più trasparente schiera dei nazisti antisemiti.

Da lì si è aperto un dibattito nel quale i tradizionali sostenitori dell’heideggerismo hanno dovuto abbassare i toni della loro sperticata difesa del filosofo tedesco. Restano alcuni brontosauri della difesa ad oltranza e alcuni ambigui personaggi che pur affermando che Heidegger era, ebbene sì, nazista e antisemita, ne sostengono comunque, in qualche modo, la validità di pensiero. Ci torneremo in altra occasione.

Per il momento soffermiamoci a meditare e a soppesare uno dei tanti commenti apparsi sul sito Corriere.it  a seguito della pubblicazione di un articolo di Richard Wolin, Addio Heidegger! 

Lo inserisco qui sotto:

Il lettore n. 9125179 si è dato la numerazione da solo non firmandosi nemmeno con uno pseudonimo o forse volontariamente, per mettersi al posto degli ebrei che nei campi di concentramento venivano tatuati sul braccio, ribaltando così la storia in cui i persecutori si atteggiavano a vittime.

Proprio come faceva Heidegger quando accusava gli Alleati di aver impedito il raggiungimento completo di quella ambita méta di eliminare dalla faccia della terra il popolo ebraico. E di aver creato, loro, il più grande campo di concentramento in cui la Germania - poveretta! - si trovò rinchiusa dopo la guerra.

Ora, dice il lettore, piange di rabbia, scoprendo che il vate filosofico del nazismo è stato, per così dire, messo a nudo (in realtà si volle mettere a nudo da se stesso, pianificando la pubblicazione dei suoi libelli “neri” a un tot di anni dopo la sua morte).

Come se chiarire il pensiero di Heidegger non fosse opera degli studiosi di filosofia, che lavorano sugli scritti stessi del filosofo, ma avesse una funzione politica attinente ad una presunta "lobby ebraica" che dominerebbe il mondo: a Hollywood, nei mercati, nel sistema finanziario, nella politica, ora anche nella Filosofia. Dopo avere fatto - dice lui con sicumera - quel che volevano della Storia.

Forse per aver detto che i nazisti sterminavano gli ebrei? O per aver negato che, come diceva Heidegger con una capriola dialettica assolutamente impareggiabile, si erano auto-annientati nelle camere a gas?

Fantasmagorico.

 

 

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