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L’Italia primo partner commerciale della Romania? Fra poco, parola del Premier

I due governi si sono dati appuntamento per la fine di Gennaio a Bucarest per il prossimo vertice inter- governativo. In precedenza il premier romeno si era intrattenuto con il Papa.

Il vertice snobbato dai mass- media tra il primo ministro italiano Silvio Berlusconi ed il suo omologo romeno Emil Boc si è tenuto ieri l’altro a Palazzo Chigi all’ora di pranzo in un clima sereno. Successivamente i due capi di governo hanno tenuto una leggera colazione di lavoro, allargata alle delegazioni delle due nazioni dell’Unione europea. In serata Emil Boc, accompagnato per l’occasione dal Ministro per gli affari esteri Cristian Diaconescu, dal Ministro della Sanità e dal ministro dell’economia Videanu, ha tenuto un summit insieme ai maggiori imprenditori italiani.

Grande infatti è l’interesse dimostrato dalle maggiori imprese della penisola quali Enel ed Ansaldo nei confronti del mercato dello stato danubiano. Non che, come ha sottolineato Silvio Berlusconi, l’Italia non sia presente in Romania, anzi: attualmente dalle parti di Bucarest operano ventisettemila imprese della penisola, di cui sono però realmente operative solamente poco più della metà ma è la Germania per ora ad occupare il primo posto tra i partner commerciali della nazione neo- comunitaria.

“L’Italia ambisce a divenire in pochi mesi il primo partner commerciale di Bucarest” ha ribadito, quasi scandendo le parole, il nostro Premier, rinfrancato dall’incontro con Emil Boc dopo le polemiche seguite alla trasmissione Rai che lo ha visto protagonista, cioè a Porta a Porta della sera antecedente. Il primo ministro romeno ha ottenuto poi dal leader del Pdl l’assicurazione che l’Italia farà di tutto per evitare ogni ulteriore colpevolizzazione della numerosa comunità di suoi connazionali residenti in Italia anche di fronte ad eventuali gravi crimini compiuti da romeni nella penisola. “Noi siamo per la tolleranza- zero nei confronti del crimine” hanno ribadito Boc e Berlusconi in conferenza stampa.

Emil Boc, che ieri prima di ripartire per Bruxelles ove ha partecipato al Consiglio straordinario dei capi di governo dei ventisette paesi dell’Unione europea ha incontrato Gianfranco Fini ed il sindaco di Roma Alemanno, ha assicurato che il suo governo intende adempiere agli obblighi europei nei confronti dell’Italia in materia di giustizia e che la Romania si riprenderà i suoi galeotti condannati in via definitiva ma ha anche sottolineato che, a causa dell’esasperante lentezza della giustizia penale italiana, sinora i rimpatri proseguono con il contagocce. I due capi di governo hanno pure concordato che il prossimo vertice inter-governativo tra Italia e Romania si terrà a Bucarest il prossimo gennaio. Come sottolineato dai mass-media romeni però l’incontro è stato generalmente snobbato dalla stampa italica più concentrata a sottolineare i problemi personali di Silvio Berlusconi che a dar conto dell’attività di politica estera del suo governo.

“Ai mass- media italiani interessa di più lo scambio di escort romene tra questo tal Tarantini e la Romania piuttosto che gli stretti rapporti bilaterali tra i due paesi. E’ un grave segno di disattenzione ed immaturità” si è lamentato più di un componente della delegazione romena. Precedentemente Emil Boc si era incontrato in Vaticano con il Santo Padre, prima, e con il Segretario di Stato Cardinal Bertone, poi. Un incontro nel corso del quale la Santa Sede si è discretamente lamentata con i romeni della grave situazione in cui si trova la cattedrale cattolica di Bucarest, minacciata nella sua staticità dalla costruzione di un grattacielo a pochi passi. Il governo dello stato danubiano ha assicurato il suo interessamento considerato che in materia dovrà essere presa una decisione alla fine del mese. C’è a Bucarest chi giura che, adducendo un pericolo all’integrità dei beni artistici del paese, la costruzione del grattacielo sarà bloccata in modo da agevolare la futura visita nella capitale romena proprio del Cardinal Bertone.

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