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Jessica Valentina Faoro amava gli animali e la musica: per sempre...

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso..."

Jessica Valentina Faoro si è svegliata ieri mattina a Milano e non ha fatto a tempo a vedere la fine del giorno, perché è finita la sua vita, uccisa a coltellate. Non dite che chi l'ha uccisa è un animale, lei li amava...

E' mercoledì 7 febbraio, non mi pare vero di scherzare sulla mia pagina Fb con le persone che passano e metto foto e commento il Festival di Sanremo 2018, con la signora Paddy Jones che ha fatto da coreografia ballando per una canzone in gara, come una diciannovenne...

Poi esco, sono contenta e continuo a parlare con delle persone fuori in paese, del Festival, dopo i giorni bui dei misfatti a Macerata, dopo che una giovanissima viene ritrovata a pezzi in due valige con le rotelle, conosciuta ormai da chiunque come Pamela.

E invece no, torno a casa riapro il computer, che tanto fuori piove... e leggo l'Ansa come è mia abitudine: anche oggi arriva come una pugnalata, chissà quante ne ha ricevute lei, di una diciannovenne che ha detto no, a colui che insieme alla moglie la stava ospitando a casa.

Dicono che si chiami Alessandro Garlaschi, tranviere 39enne. Lui l'ammazza, a coltellate, è italiano, la moglie è appena uscita, dirà poi in portineria che ha fatto un guaio grosso.

(Dalle ultime notizie Milano, omicidio in via Brioschi: uccisa Jessica Faoro


"L'azienda lo avrebbe anche obbligato a lasciare il suo posto da conducente. Non solo: avrebbe avuto anche una storia d'amore travagliata con una sua collega che, dopo la fine del rapporto e stanca dei suoi atteggiamenti, si sarebbe rivolta alle forze dell'ordine. Jessica, invece, sembra che avesse una storia difficile alle spalle. Un suo ex compagno di scuola ha spiegato che era una giovane solare ma con una storia familiare difficile, inoltre avrebbe vissuto per un periodo in una casa famiglia della zona. La sua pagina Facebook è piena di appelli per ritrovare cani e gatti scomparsi, oltre a foto del suo amato cane e immagini di lei con il suo ragazzo, l’ultima pubblicata poche ore prima dell’omicidio con la didascalia "El Niño amore mio"...)

Quanto ho scritto su FB oggi, mi appare all'improvviso grottesco...il Festival di Sanremo...che faccio, posso stare zitta?

Domattina provo a chiamare Filo Diretto Sara Menafra a Radio3 Prima Pagina...per dire e chiedere cosa? Che un'altra giovanissima ragazza è stata uccisa questa volta a coltellate? E che serve che io ne scriva su FB o in Rete che neanche sono giornalista? A volte c'è l'illusione di poter condividere uno smarrimento totale, di fronte a questa inaudita crescente violenza.

Ho messo le sue foto tra cui una in cui chiede silenzio, un po' scherzando, altre con il suo adorato cane: sappiamo tutti che voleva vivere come qualunque donna. Tutta la città ne parla e mi pare che niente cambi, o forse si.

La musica a volte salva la vita, Jessica Valentina Faoro 19 anni, non so cosa ascoltasse prima di essere ammazzata, da FB si sa che amava infinitamente cani e gatti, creature umane ...e aveva scritto sotto al suo nome e foto MUSICA FOREVER

Doriana Goracci

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.245) 8 febbraio 2018 11:13
    Doriana Goracci

    AGGIORNAMENTO Sembra che Jessica pagasse una piccola cifra per vivere lì. Era arrivata una decina di giorni fa da una comunità per ragazze madri, dopo avere partorito un bimbo che aveva deciso di dare in adozione. Era figlia di un collega del tranviere Alessandro Garlaschi, di 39 anni, in carcere per averla uccisa a coltellate e poi aver tentato di bruciare il corpo di Jessica Valentina Faorio, 19 anni: si trova da questa notte nel centro osservazione neuropsichiatrica all’interno del centro clinico ed è sorvegliato a vista. Per tutto il giorno la Scientifica ha fatto la spola tra la palazzina e il locale pattumiera, al centro del cortile, dove probabilmente ha provato a nascondere anche l’arma del delitto, un coltello, che non è ancora stato trovato.Dall’ ANSA

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.245) 8 febbraio 2018 14:15
    Doriana Goracci

    da la Repubblica: " La scena di fronte alla quale si sono trovati i poliziotti delle volanti, della scientifica e della mobile quando sono entrati nel microappartamento di Garlaschi era agghiacciante. Il povero corpo è stato trovato per metà infilato in un borsone infilato sotto il divano letto. Evidenti erano i tentativi maldestri di far sparire il cadavere.Il provvedimento di fermo è stato motivato dalla pm in una trentina di pagine nelle quali si ricostruisce, la dinamica del delitto secondo la quale, dopo una prima coltellata allo stomaco, la ragazza sarebbe stata colpita con altre al petto. Più di dieci, in totale i colpi inferti. La diciannovenne, è stato anche ricostruito, era mamma di una bimba di tre anni che le era stata tolta e data in adozione. Dopo essere entrata e uscita da varie comunità, era arrivata a vivere nella casa della coppia, in via Brioschi, perché aveva bisogno di un posto letto e ripagava l’ospitalità sbrigando le faccende domestiche."

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.171) 9 febbraio 2018 17:50
    Doriana Goracci

    quella che segue è un’intervista di oggi de il Giorno a Stefano Faoro, il padre di Jessica Valentina, quello che a migliaia ci siamo chiesti dove fosse...Ho messo un’altra foto del suo profilo perchè quella sul sito sopra è davvero brutta e sembra il duce, Jessica avrà ripreso qualcosa anche del padre, credo, era non solo dolce ma bella e ripeto amava gli animali e spero che la mia proposta di andare ai suoi funerali con il cane a Milano, si avveri. Verrà signor Stefano Faoro? Avete lo stesso sorriso.
    L’ultimo messaggio Jessica glielo ha inviato su Whatsapp. «Martedì alle 13.06. “Hai visto papà, ho i capelli lisci. Ti piaccio?”, così mi ha scritto. Da circa un anno comunicavamo solo via chat e via messaggio». Quella notte sarebbe stata uccisa. Lo racconta e si commuove, Stefano Faoro, padre di Jessica, autista Atm della metropolitana 2, consapevole del fatto che sia ormai troppo tardi per riallacciare un rapporto con quella figlia «che non ho seguito come avrei voluto e che ora era diventata una donna. Ho fatto degli sbagli, ho le mie colpe e lo riconosco. Ma posso dire che se, in una situazione difficile come la nostra, si ha la sfortuna di non trovare la persona giusta - e parlo di assistenti sociali - è difficile risollevarsi». Mette in fila pensieri, si lancia in una riflessione a ruota libera mescolando una storia familiare burrascosa, il presente tragico e gli auspici futuri («chi ha ucciso mia figlia deve pagare il conto, senza sconti»). Nella testa un pensiero fisso: «Mia figlia non c’è più».
    Conosce Alessandro Garlaschi?
    «Eravamo colleghi ma il suo nome non mi dice nulla, non ci frequentavamo. L’avevo incrociato di sicuro perché il volto, a guardare la foto, non mi è nuovo».
    È un caso, quindi, che sia stato un suo collega (Garlaschi è un conducente del tram 15, ndr) a uccidere sua figlia?
    «Mia figlia aveva degli amici a Rozzano e prendeva spesso il tram 15 per raggiungere il paese. Non mi è difficile immaginare che Garlaschi ne abbia approfittato. Jessica era una brava ragazza, dolce, non deve aver percepito il pericolo. Saputo che lei era alla ricerca di un posto in cui vivere e di un lavoro, lui le deve aver offerto ospitalità in cambio di un aiuto in casa».A quanto pare, Garlaschi sostiene di aver usato il coltello per difesa. Che ne pensa?
    «Oltre dieci coltellate non sono una difesa. È omicidio, punto. Non me la prendo solo con lui ma anche con la moglie: troppo remissiva, senza carattere. È andata via di casa lasciando solo il marito con mia figlia e sapendo che soggetto fosse».
    Come mai il rapporto con sua figlia si era deteriorato?
    «Mia figlia non ha avuto una vita facile. Io e la mia ex moglie ci siamo divisi tanto tempo fa, lei (così come il fratello, ora neomaggiorenne) ha vissuto fin da piccolissima tra famiglie affidatarie e comunità. Era stanca, scappava di continuo. L’anno scorso, l’ultima volta che ci siamo visti, abbiamo litigato perché io mi ero accorto che chattava con uomini più grandi e l’avevo ripresa. Era stata fidanzata anche con un ragazzo che era stato in carcere, più volte le avevo detto di “tornare sulla strada giusta”. Non sapeva nemmeno lei cosa volesse. Da allora non ci siamo più visti ma lei mi scriveva. Lo scorso 2 aprile, il giorno del mio compleanno, mi ha mandato un messaggio di auguri subito dopo mezzanotte. “Auguri. Sono stata la prima, vero?”, ed effettivamente era stata la prima».
    Avrebbe voluto portare a casa con sé Jessica e il fratello?
    «Sì. Nella casa in cui ora vivo avevo cominciato a realizzare un soppalco, una stanza sopralevata, per accogliere i miei figli che ora da maggiorenni sono considerati “autonomi”. Il mio rammarico è aver perso gli anni della loro crescita, ora col maschio sto cercando di recuperare. Jessica era già una donna, non sono riuscito a recuperare il rapporto con lei. Tante volte in passato avevo chiesto di poterli vedere di più (potevo farlo una volta ogni due mesi, dentro una stanza). È andata così... Ma ora chiedo a tutti di non diffondere notizie che fanno male».
    Quali?
    «Ho letto parole dure su di me, giudizi su cosa avrei dovuto o potuto fare. Qualcuno ha anche insinuato che mia figlia “si vendesse”. Invito ad avere maggiore rispetto in questo momento straziante».
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.55) 11 febbraio 2018 18:28
    Doriana Goracci

    dalla mia pagina fb:

    quella che vedete nelle foto è Jessica Valentina Faoro nel 2015 e nel 2013, avevo capito che amava la musica e sapeva anche cantare bene, pure senza musica. Sono foto che ho fermato da due video che sono nella pagina del padre Stefano Faoro a cui avevo chiesto amicizia due giorni fa: siamo stati al telefono per più di 1 ora. La nostra conversazione spero sia stata per entrambi utile e di conforto: ...sua figlia è stata uccisa a coltellate in maniera atroce a Milano all’alba del 7 febbraio, poche ore prima aveva mandato al padre un messaggio su Whatsapp alle 13.06 : “Hai visto papà, ho i capelli lisci. Ti piaccio?”... Ho saputo che il cane di Jessica si chiamava Zen ma nessuno sa che fine abbia fatto, ho saputo molte altre cose che avevo intuito fortemente e le ho sapute da un uomo, anche se questo vi sembrerà strano. Confermo che Jessica amava gli animali e la musica, confermo che era una ragazza dolcissima, confermo l’amicizia con suo padre, nel bene di chi non c’è più e di chi c’è ancora, che chieda aiuto che si faccia aiutare che si tratti con amore ogni persona, a maggior ragione se è tanto giovane e sola.La vita di questa ragazza è stata molto complicata fin dai primi anni, come quella dei suoi genitori, e non è certo una conversazione fiume che può spalancare il mondo ma a me ha aperto una finestra, come tante volte mi è accaduto nella vita, un po’ per caso un po’ perchè l’ho voluto. Grazie FB se a volte servi anche a questo, grazie di essere tra le poche persone amiche di Stefano Faoro. che non reclama nessun diritto, solo quello di rispettare la sua piccola Jessica. I video sono su you tube, era presente nell’ultimo e lei felice di fare quello che amava. Mi ha detto che le piaceva tanto anche nuotare. Ecco il mare...a Milano manca, Jessica sicuramente manca anche a suo padre che dovrà riconoscerla presto, viva come non mai nei suoi ricordi.

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.179) 15 febbraio 2018 14:20
    Doriana Goracci
    PER JESSICA VALENTINA FAORO VI PREGO LA MASSIMA DIFFUSIONE E CONDIVISIONE,
    IN PARTICOLARE A MILANO E DINTORNI
    SABATO 17 FEBBRAIO ALLE ORE 11 PRESSO LA PARROCCHIA S. CURATO D’ARS a Largo Giambellino 127 - 20146 Milano
    CI SARANNO I FUNERALI DI JESSICA VALENTINA FAORO
    don Gino Rigoldi accompagnerà la funzione come cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano,dove c’è il19enne fidanzato di Jessica, Alessandro, detenuto nel carcere di Busto Arsizio: entrambi li ha avuti ospiti nelle sue case-famiglia.Don Gino ha promesso ad Alessandro di procurargli un abito nero, se ci sarà il parere favorevole del Tribunale di sorveglianza affinché Alessandro possa partecipare alle esequie di Jessica:«L’ho visto nascere, quest’amore. Un grande amore, l’amore di due persone in mare senza salvagente abbracciate per non annegare. Alle otto del mattino veniva a salutarlo dalla finestra della sua cella. Non si è mai drogata e non si è mai venduta. Della droga aveva il terrore»».
    Il Comune di Milano si farà carico totale dell’organizzazione e dei costi delle esequie di Jessica Valentina Faoro, uccisa in via Brioschi lo scorso 7 febbraio. Su Facebook l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino ha detto:"...confermiamo la nostra volontà di costituzione del Comune come parte civile. Sapendo che la storia di Jessica non ci parla solo di un terrificante carnefice e di una giovane vita spezzata ma di tanti tentativi fatti per aiutarla che sono andati a vuoto. Tentativi su cui dobbiamo interrogarci, inevitabilmente, anche noi».
    IO VI PREGO DI ANDARE CON I VOSTRI CANI, PERCHE’ ZEN IL CANE DI JESSICA ANCORA NON SI TROVA E LEI AMAVA GLI ANIMALI E LA MUSICA...
  • Di doriana goracci (---.---.---.201) 21 settembre 2018 16:42

    Non sono state 40 ma 85 le coltellate con cui Alessandro Garlaschi avrebbe colpito a morte Jessica Valentina Faoro, 19 anni...Al link le altre notizie condivise dal padre Stefano Faoro su Facebook https://milano.corriere.it/notizie/...

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.113) 14 dicembre 2018 11:48
    Doriana Goracci

    E’ arrivata finalmente la sentenza: "Il gup di Milano - con rito abbreviato - ha condannato all’ergastolo Alessandro Garlaschi il tranviere di 39 anni che il 7 febbraio scorso uccise con 85 coltellate la 19enne Jessica Faoro nell’appartamento dove l’uomo viveva in via Brioschi, alla periferia sud di Milano. Il Giudice dell’udienza preliminare Alessandra Cecchelli ha accolto la richiesta del Pm Cristina Roveda e inflitto al tranviere la pena del carcere a vita, senza tuttavia disporre l’isolamento diurno, che invece era stato chiesto dalla pubblica accusa. Garlaschi si è presentato per la prima volta in tribunale e ha assistito alla lettura del verdetto. Presenti in aula anche il padre e alcuni amici della vittima La ragazza, figlia di un macchinista dell’Atm che lavora sulla linea Verde, con un passato complicato alle spalle, viveva nella stessa abitazione di Garlaschi, da una decina di giorni, dopo essere uscita da una comunità per ragazze madri. "

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