• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Italiani: sempre meno soldi per fare la spesa

Italiani: sempre meno soldi per fare la spesa

Gli italiani hanno sempre meno soldi per fare la spesa: in tre anni hanno ridotto di 336 euro il budget per gli alimentari, per un calo del 6%, tagliando anche sui generi di prima necessità, dal pane a pasta, carne e frutta. Lo evidenzia la Cia - Confederazione italiana agricoltori - in un'indagine presentata alla conferenza economica organizzata a Lecce. Nel 2008 - spiega la Cia - il budget riservato alla tavola era pari a 5.700 euro per famiglia; nel 2009 è sceso a 5.532 euro, ed è scivolato a quota 5.364 euro nel 2010. Su base mensile, il budget destinato alla spesa è passato dai 461 euro medi a famiglia nel 2009 a 447 euro nel 2010, con un calo del 3% in dodici mesi e il 6% in meno dal 2008, quando gli italiani spendevano mediamente 475 euro per cibo e bevande. Il 60 per cento delle famiglie italiane - aggiunge la Cia - afferma di aver modificato il menu e il 35 per cento di aver limitato gli acquisti.

Significa che oggi 7,7 milioni di famiglie riempiono di meno le buste della spesa e non soltanto di prodotti superflui: il 40,2 per cento degli italiani ha diminuito gli acquisti di frutta e verdura, il 36 per cento quelli di pane e pasta e il 39,5 per cento quelli di carne e pesce. Complice la perdita di potere d'acquisto e la ripresa dell'inflazione - sottolinea ancora l'indagine della Cia - il 34 per cento delle famiglie italiane dichiara di optare per prodotti di qualità inferiore e il 30 per cento di rivolgersi soprattutto alle promozioni commerciali. Non a caso - aggiunge la Cia - nel 2010 gli unici punti vendita a segnare un balzo in avanti (+1,3 per cento) sono stati gli hard-discount. Anche il 2011 - conclude la Cia - si apre all'insegna del carrello “leggero”: nel primo trimestre gli acquisti sono in calo di oltre il 3 per cento e il 2011 dovrebbe chiudersi con consumi in calo tra il meno 0,2 e il meno 0,5 per cento, con una flessione più marcata al Sud.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares