Italia eliminata. Il Re è nudo
In queste ore, e nei prossimi giorni, sull’argomento verranno scritte centinaia di pagine, decine di articoli. Le trasmissioni sportive saranno impegnate per ore nelle piu svariate analisi tecnico-tattico-psicologiche e via dicendo.
Lippi ha colpe notevoli. Non aver convocato Cassano, aver preferito giocatori scarsi rispetto ad altri piu quotati. Il commissario tecnico ha una responsabilità grave ma non totale.
La verità è una sola. La prestazione deludente della nazionale, usando un eufemismo, rispecchia la mediocrità del calcio italiano.
Basta mettere insieme alcuni dati. La prime due squadre del nostro campionato hanno fornito un solo giocatore, De Rossi, al gruppo di Lippi. Ed in questo caso non per scelta tecnica ma proprio perche Inter e Roma non avevano, forse Perrotta a parte, italiani da fornire.
Abbiamo giocato con l’ossatura della Juventus, e cioè la piu grossa delusione della Serie A di quest’anno, condita da qualche “anziano” giocatore del Milan. Il resto era affidato a giocatori di Genoa, Napoli, Udinese, Bari. Atleti che non hanno mai giocato in vetrine cosi importanti sia nella nazionale sia nelle loro rispettive squadre.
Un così alto numero di stranieri ha impoverito i vivai delle squadre, dando uno scarso ricambio generazionale.
Se ci pensate bene, poi, è proprio il calcio italiano a non attirare piu. Sono finiti i tempi in cui sui nostri campi vedevamo Palloni d’Oro del calibro di Maradona, Van Basten, Platini, grandi giocatori come Weah, Matthaus, e piu recentemente Ronaldo, Shevchenko. Non abbiamo piu campioni come Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Francesco Totti.
Oramai i grandi Big del calcio, vedi Messi, Cristiano Ronaldo, giocano all’estero e magari vengono in Italia sul finire della carriera per raccimolare un po di danaro in piu.
Forse il Mondiale 2006, vinto senza un leader vero e proprio e grazie anche ad un po di fortuna, è stato il canto del cigno del nostro calcio. Il Re è nudo.
Prandelli dovrà faticare molto per mettere assieme un gruppo capace di fare qualcosa di positivo in futuro.