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Istruzione, linfa vitale di una Nazione

 

 In questi tempi di mercificazione dell’Istruzione in tutti gli ordini di studi e di sistematica delegittimazione del corpo Docente si rischia di colpire in primis gli studenti stessi, che vedendo svuotarsi di autorevolezza la Scuola perdono fiducia in quella che dovrebbe essere la più importante esperienza della loro vita e che comunque condizionerà il loro futuro.

Come si sia giunti dalla Sacralità della Scuola in essere fino alla seconda metà del XX secolo e al rispetto assoluto nei confronti dei Docenti, ove la professione di Docente era generalmente considerata una delle più importanti e stimabili, alla generale sfiducia di tutto il sistema Scuola di questi ultimi anni è cosa molto articolata e comunque a cui ha contribuito un gran numero di fattori e di responsabili.

In primo luogo le Istituzioni tenendo i salari del corpo Docente a livelli inaccettabilmente bassi ha contribuito alla migrazione verso più remunerate professioni di molti preparatissimi e autorevoli Professori che, pur amando la professione di Docente, non hanno giustamente accettato di essere pagati allo stesso modo di lavoratori molto meno qualificati e quantunque molto meno di figure professionali pubbliche equiparabili per utilità sociale e centralità come i Magistrati e i Medici. Lo stipendio iniziale di un Docente Laureato di ruolo deve essere di tremila euro mensili e deve poter giungere ad un massimo a fine carriera di quattromila euro mensili più eventuali incentivi per meriti straordinari.

Inoltre la figura del Docente dovrebbe essere sì meglio remunerata, ma al contempo, ove vi siano Maestri o Professori che seppur preparati manifestino incompatibilità con tale difficilissima professione  costoro dovrebbero essere destituiti dal ruolo per manifesta incompetenza, chiaramente con tutta la riservatezza del caso, il buonismo nel corpo Docente non può essere applicato, inoltre un solo incompetente in un istituto basta a far danni sia sulla preparazione dei ragazzi sia sull’immagine complessiva della Scuola.

Ci sono colpe  sulla situazione della Scuola attuale che debbono essere attribuite ai genitori . Per questa “sfortunata” generazione di genitori la Scuola è un parcheggio dove lasciare al mattino i propri figli, poco prima di lasciare per l’appunto la macchia nel parcheggio dell’azienda.  Dico sfortunata generazione di quarantenni poiché sono stati fanciulli nel periodo del boom economico e la loro più grande frustrazione è il non poter ottenere il successo  sperato. Quindi vivono nella continua preoccupazione di potersi permettere il SUV più lungo di quello del vicino, il Plasma più largo……. perdendo completamene di vista i valori fondamentali della vita, tra cui il vero senso della famiglia e la centralità del dialogo. Costoro per nulla compartecipi del progredire scolastico dei ragazzi e purtroppo trasferendo loro ben poca educazione e conoscenze sono solo capaci di riversare gli eventuali insuccessi dei figli o problemi sulla Scuola e sui Docenti.

E questo è quanto di più diseducativo si possa fare. 

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