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Iran, stato canaglia o possibile stato amico?

 

 L’Iran, Persia fino al 1935, rappresenta  il passaggio che congiunge il mondo arabo al mondo asiatico. Terra di confine, con un’ immensa cultura alle spalle ed una grande tradizione, è oggi un importante Stato Islamico popolato da più di 70 milioni di abitanti.  All’interno più culture si fondono e numerose sono le lingue parlate. La lingua ufficiale è comunque il Persiano.

L’Iran cerca disperatamente un suo spazio ed un ruolo nel mondo, fino a tempi recentissimi negatogli principalmente dall’ostilità degli Stati Uniti che lo ritenevano uno Stato Canaglia, vero e proprio vivaio per il terrorismo interraziale. Ciò ha influenzato negativamente anche la volontà di apertura della UE che aveva ed ha notevoli interessi a migliorare i rapporti con l’Iran poiché dispone di ingenti giacimenti petroliferi e può essere un potenziale polo attrattivo per le industrie Europee.

La nuova amministrazione USA sembra però aver intrapreso un poderoso cambio di rotta nei rapporti con questo strategico Stato Islamico. Il presidente Obama ha teso la mano all’Iran utilizzando molto buon senso, moderazione e lungimiranza. Tale apertura è una delle mosse più rilevanti nella politica estera del neo eletto presidente.

Il mondo in questa difficile fase necessita principalmente di pace e stabilità e le eccessive tensioni generate dalla precedente amministrazione USA nei confronti dell’Iran devono essere mitigate. Una delle motivazione che avevano portato ad un inasprimento delle relazioni Iran USA deve essere individuata nei centri  nucleari iraniani che cercano di provvedere in proprio all’arricchimento dell’Uranio limitando la dipendenza dalla Russia per questa fondamentale fase, necessaria all’alimentazione delle centrali nucleari. Gli USA temevano che l’Iran avesse potuto giungere in breve tempo alla realizzazione di armamenti nucleari.

Certamente il riavvicinamento con l’Occidente non sarà istantaneo e molte posizioni della Repubblica Islamica dell’Iran dovranno essere riviste, si pensi solo alla posizione inaccettabile su Israele, ma un primo passo è stato fatto e probabilmente genererà i suoi frutti.  La nuova posizione USA dovrebbe consentire alla UE di riavvicinarsi più liberamente all’Iran e dovrebbe giovare  a paesi come l’Italia e la Germania che tradizionalmente hanno discreti rapporti commerciali con questa Nazione.

Certamente un avvicinamento tra Occidente e mondo Islamico è non solo auspicabile ma doveroso, è tempo che per le antiche diatribe ci sia la parola fine e partire proprio dalla normalizzazione dei rapporti con l’Iran non può essere che di buon auspicio. 

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