• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Io se fossi Dio

Io se fossi Dio


Vale la pena, ogni tanto, raccontare una storia. Specie se si tratta della Storia.
Quel giorno mi annoiavo a morte, solo, in un infinito spazio vuoto. Provate ad immaginarlo, se ci riuscite.
Così decisi che era giunto il momento di lavorare, ed iniziai a dare sfogo alla mia immaginazione.

Innanzitutto, come per ogni gesto cruciale, come per ogni manifestazione degna di nota, decisi di iniziare con dei fuochi di artificio, i più belli che si fossero mai visti, anche perchè erano i primi, che voi, umani, avete poi chiamato Big Bang.
Mi fregai le mani, vidi che era cosa buona e continuai, divertito dall’idea.
Col solo puntare il dito sospesi nel vuoto un po’ di palline colorate, quelle che voi chiamate pianeti, e mi dedicai soprattutto ad una, che chiamai Terra.
Vi creai l’acqua, i mari, la terra, la vegetazione e stetti a guardare.
Non succedeva proprio nulla. Oh, nulla vi dico.
Così, dopo averci pensato un po’ sù, creai degli esseri che vagassero per il pianeta, dei mostri, diciamo che feci delle prove. Ad ognuno elargii un potere, una qualità, e vidi come si comportavano.
Inizialmente mi divertivo un sacco, puntavo la mia attenzione su quelli più cattivi, che arrivavano e devastavano tutto, come il Tirannosauro (credo lo chiamiate così, oggi).
Poi, oh, una pizza. Era sempre uguale.
Così provai un diversivo, e li feci morire tutti, o quasi, con bufere di neve, glaciazioni e quanto di più mi venisse in mente. Solo che ad alcune di quelle creature mi ero affezionato, così pensai bene di creare un paradiso tutto per loro: una stanza immensa, densa di comfort, con al centro un maxi schermo gigante (29 pollici di Dio) per seguire il pianeta Terra.
Ma si annoiavano. Eh, oh, l’ho detto, una pizza.


Così creai l’uomo, e gli detti quella che voi chiamate intelligenza, e che io chiamo cattiveria razionale. I dinosauri non facevano del male con coscienza, l’uomo, decisi, lo avrebbe fatto.
E da allora, bambini miei, guerre su guerre, rapimenti, omicidi, manifestazioni e chi più ne ha più ne metta.
Capii, però, a mie spese, che anche tutto questo insieme di fenomeni accattivano, ma annoiano col tempo.
Così feci un canale per ogni nazione, e mi accinsi a sperimentare su di una in particolare, quello sputo a stivale che voi chiamate Italia.
Ecco, lì ho fatto proprio di tutto.
Pensate che i dinosauri e tutti gli umani che abitano ormai qui con me, se la godono di brutto a vedere quello che succede là. Pensate che l’altro giorno, indeciso sul da farsi, e intendo giorno come giorno divino, (mah chissà a quanto corrisponde per voi), mi telefona Sauro e mi dice:
"Perchè non crei una figura bassa di statura, che si spacci per te in terra, che monopolizzi tutto ciò che porta al denaro, che sia cattivo, arrogante, che abbia trovate ed uscite stupide?"
Geniale, pensai, questo porterebbe ancora più fans al mio reality.
E così fu, creai quell’uomo, lo feci avido di potere e circondato da ebeti che lo osannavano.

Tratto da "Intervista con Dio", apparso su "Il corriere paradisiaco" del 28/10/2008 giorno terrestre

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares