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Interessi su prestiti scesi del 58% dal 2012 a oggi: come la crisi cambia il ricorso al credito

Osservatorio SuperMoney: Tassi ai minimi storici, piccoli importi, meno lavoratori a tempo indeterminato e boom di ristrutturazioni e vacanze: cosa è cambiato in Italia?

SuperMoney, unico portale di confronto tariffe accreditato da Agcom, ha analizzato la situazione del credito in Italia dal 2012 a oggi. Ne è emerso che la media dei tassi di interesse sui prestiti personali è calata del 58% per il Taeg e del 65% per il Tan.

Come sono cambiati il lavoro, gli importi necessitati e le finalità dei richiedenti? L'Osservatorio ha analizzato le richieste di prestiti pervenute al portale negli ultimi due anni e ha potuto così realizzare una fotografia del ricorso al credito in Italia. Cercano più fondi per ristrutturare casa, non hanno più un lavoro a tempo indeterminato e soprattutto pagano il 58% in meno di tassi di interesse su prestiti personali rispetto al 2012: questa la fotografia delle famiglie italiane che ricorrono al credito realizzata dall’Osservatorio SuperMoney

Analizzando la media dei tassi di interesse degli istituti bancari comparati, SuperMoney ha rilevato che nel primo semestre del 2014 il Tan medio si è assestato al 6,24%, mentre il Taeg al 7,56%: rispettivamente, -65% e -58% rispetto allo stesso periodo del 2012. Questo significa che chi contrae un prestito da 10 mila euro da restituire in 24 mesi mediamente risparmia circa 350 euro rispetto a chi l’ha richiesto nel 2012.

Gli importi richiesti: aumenta il bisogno di piccoli prestiti 

Come mostrato dalla tabella, l’abbassamento dei tassi di interesse non è stato una spinta a chiedere prestiti per importi maggiori. Infatti, nel 2012 più di un italiano su due chiedeva un prestito per importi inferiori ai 10 mila euro. Oggi sono ben 7 su 10. Graduale, invece, la diminuzione degli importi medi: a chiedere un prestito tra i 10 mila e i 20 mila euro oggi è solo l’11%, contro il 33% del 2012.

Che lavoro fa chi richiede un prestito?

Gli effetti dell’ecobonus: cresce la richiesta di prestiti per ristrutturare casa

Analizzando le richieste pervenute al portale dal 2012 a oggi, SuperMoney ha fotografato i curricula dei richiedenti. Due anni fa al primo posto svettavano i dipendenti privati a tempo indeterminato (68%) che oggi pesano invece soltanto sul 37,5% del totale. In progressiva crescita anche le richieste di prestiti da parte dei pensionati, una delle categorie più colpite dalla crisi.

“Il calo di tassi sui prestiti è sicuramente effetto delle politiche messe in campo in questi anni” spiega Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney, “ma bisogna che qualcosa migliori anche per l’erogazione del credito in sé”.
Nella tabella sono riportate le 5 finalità più richieste da chi ha effettuato una comparazione negli ultimi due anni. Le richieste di prestito per ristrutturare o arredare casa sono passate dal 14,8% del totale al 41,1%. Boom per i prestiti finalizzati a viaggi e cerimonie.

“Come mostrato dall’aumento della richiesta di prestiti per ristrutturazione“ continua Manfredi, “i vantaggi dell’ecobonus sono stati recepiti positivamente dai cittadini. Tuttavia, il fatto che il finanziamento si riveli necessario anche per quelle attività per cui prima bastava risparmiare un po’, come ad esempio i viaggi e le vacanze, è un segnale da non sottovalutare”.


Nota metodologica:
La media è stata realizzata per i tassi di interesse contenuti nei fogli informativi dei prodotti confrontati sul portale SuperMoney prestiti.supermoney.eu dal 2012 a oggi. Le richieste analizzate sono quelle pervenute al portale da gennaio 2012 a giugno 2014. Non si tratta di un campione rappresentativo della popolazione italiana.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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