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Inquinamento: l’auto elettrica, moda del momento

La penisola italiana è il paese europeo con l'atmosfera più inquinata. Le immagini scattate dai satelliti costituiscono un documento inequivocabile e drammatico.

Si ritiene comunemente che il traffico veicolare sia la causa principale della insalubrità dell'aria che respiriamo che a sua volta è responsabile di un numero impressionate di morti per affezioni polmonari.

In realtà non è così, automobili e motocicli contribuiscono all'inquinamento dell'aria per poco più del venti per cento, il restante ottanta per cento è imputabile alla pessima coibentazione termica degli edifici del nostro Paese che per la stragrande maggioranza sono in classe energetica G in una classifica che va da A+ seguita da A fino a G , la cosiddetta APE, Attestato di Prestazione Energetica reso obbligatorio dalla Direttiva Europea 2002/91/CE. In assenza dell'APE non si può vendere o affittare immobili, e persino fare pubblicità, come tutti possono rendersi conto dalle offerte delle agenzie immobiliari.

Questo significa che il fabbisogno di energia necessario per il riscaldamento o per il raffrescamento dei nostri edifici pubblici o privati è elevatissimo. La produzione di energia si ottiene in gran parte bruciando carbone o petrolio fortemente inquinanti. Quanto al ricorso alle energie alternative, una volta tanto siamo all'avanguardia; di più non possiamo fare.

Tornando alle auto elettriche, non possiamo ignorare che esse devono essere alimentate da energia elettrica tramite un cavo di ricarica, il gatto che si morde la coda. Inoltre, il parco veicoli italiano è il più vecchio d'Europa, milioni di veicoli non sono assicurati, non conoscono revisione. Lo Stato, incapace di risolvere un problema endemico e annoso, ha eliminato l'obbligo di esporre i tagliandi dal parabrezza dal cui esame tutti potevano rendersi conto in un qualsiasi parcheggio della strordinaria diffusione del fenomeno, vale a dire, lo Stato ha messo la polvere sotto al tappeto.

Le pizzerie che vantano il tanto pubblicizzato forno a legna, producono monossido di carbonio che i pizzaioli respirano a pieni polmoni, deleterio per il cervello e producono il micidiale particolato che è cancerogeno, si sparge per l'aria e si deposita in terra e nei nostri polmoni.

Gli edifici di nuova costruzione adottano APE aggiornata alle nuove norme, per gli altri, si può ricorrere all'applicazione del cappotto termico; un tipo di isolante da porre sulle facciate, magari in occasione della normale periodica manutenzione o tinteggiatura delle pareti esterne.

Per favorirne la sostenibilità economica, nella legge di bilancio 2018, sono accessibili detrazioni fiscali tra il 50% fino all'85% e comunque la spesa residua si ammortizza rapidamente grazie al rispamio di energia che consegue dal migliore isolamento. Ne è da sottovalutare la migliore salubrità degli ambienti dove trascorriamo noi tutti gran parte del tempo, e in particolar modo, bambini e anziani.

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