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Incendio nei laboratori della polizia scientifica: distrutti i reperti dell’attentato di Brindisi

Alle 4.00 di lunedì 2 luglio, un'esplosione, fortunatamente senza vittime, ha bruciato il laboratorio della Polizia scientifica all'interno della Direzione centrale della Polizia a Roma. Nel grosso complesso sulla Tuscolana che riunisce tutti gli uffici centrali e i reparti del ministero degli Interni, non risulta esserci nessuna ipotesi di dolo. 

Sì, pare sia stato Caronte e le sue temperature a bruciar tutto. Eppure, a voler pensar male, verrebbe da chiedersi, come giustamente fa Massimo Sideri sul Corriere della Sera, perché far trapelare la notizia quasi una settimana dopo?

Con la notizia oggi, trasuda più di un po’ di imbarazzo soprattutto perché ad andare in fumo sono stati alcuni fascicoli importanti: uno tra tutti i reperti della bomba di Brindisi. Certo, l'intervento dei vigili del fuoco in piena notte ha limitato i danni ma nel frattempo sono andati distrutti diversi reperti ospitati in laboratorio per essere analizzati. 

All'interno del laboratorio c'era almeno uno dei reperti legati a Giovanni Vantaggiato, il 68enne responsabile dell'esplosione di fronte alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi dove, lo scorso 19 maggio, ha perso la vita la studentessa Melissa Bassi
 
Secondo alcune fonti la prova era già stata valutata, registrata e quindi campionata, scrive ancora Massimo Sideri sul Corriere della Sera continuando “Non ci dovrebbero essere conseguenze nel processo (anche perché Vantaggiato è reo confesso, peraltro anche di un altro attentato). Ma intanto si stanno ancora rimettendo a posto i pezzi dell'ufficio devastato dall'esplosione e non si può escludere qualche altra brutta sorpresa”. Già, chissà quale sarà.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.163) 9 luglio 2012 14:28

    Perchè la cosa non mi stupisce? quel lavoro è stato organizzato dalla Massoneria o MAFIA MASSONICA, era necessario far sparire le prove? in fondo un colpevole per i delitti più feroci serve sempre..

    Oppure qualcuno al di fuori del sistema massonico voleva intralciare il disegno divino e far luce sul caso? beh se quello era l’intento ora avete avuto la risposta...
    Complimenti signori della massoneria, siete tanto meschini quanto vigliacchi..oltre che assassini pronti a tutto pur di utilizzare il vostro MO: CAUSA-PROBLEMA-SOLUZIONE.. 

    Entità sempre vigile
  • Di (---.---.---.163) 9 luglio 2012 14:30

    Per chi facesse confusione, la MAFIA MASSONICA non è la mafia nostrana intendiamoci, e nessun altra mafia locale, è l’organizzazione criminale mondiale più potente del mondo che intende instaurare il NEW WORLD ORDER..

  • Di (---.---.---.86) 11 luglio 2012 16:08

    Fin dall’inizio quell’attentato ha puzzato lontano un miglio di strage di stato per distogliere l’opinione pubblica da altri eventi: il modo di preparazione con innesco remoto e detonazione tramite sensore non sono cose da venditore di carburanti in guerra col mondo ma tecniche paramilitari di guerriglia urbana nella quale si impara a creare armi riadattando quello che si trova in un grande magazzino per non lasciare tracce riconducibili all’acquisto ed uso di equipaggiamenti e sostanze di tipo militare. Il tizio che è in carcere? A tempo debito e con le acque calme troveranno il modo di farlo sparire in un modo o nell’altro prima che decida di parlare. Ci vuole poco a far entrare dei farmaci anoressizzanti in carcere, è quello che fanno abitualmente i personaggi noti arrestati per ottenere la libertà o gli arresti domiciliari per motivi di salute; con gli agganci giusti un caffè in stile Sindona, o qualcosa di meno individuabile, è una cretinata farlo passare.

    Un’altra Ustica della quale non si saprà nulla.

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