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Commento di

su Incendio nei laboratori della polizia scientifica: distrutti i reperti dell'attentato di Brindisi


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11 luglio 2012 16:08

Fin dall’inizio quell’attentato ha puzzato lontano un miglio di strage di stato per distogliere l’opinione pubblica da altri eventi: il modo di preparazione con innesco remoto e detonazione tramite sensore non sono cose da venditore di carburanti in guerra col mondo ma tecniche paramilitari di guerriglia urbana nella quale si impara a creare armi riadattando quello che si trova in un grande magazzino per non lasciare tracce riconducibili all’acquisto ed uso di equipaggiamenti e sostanze di tipo militare. Il tizio che è in carcere? A tempo debito e con le acque calme troveranno il modo di farlo sparire in un modo o nell’altro prima che decida di parlare. Ci vuole poco a far entrare dei farmaci anoressizzanti in carcere, è quello che fanno abitualmente i personaggi noti arrestati per ottenere la libertà o gli arresti domiciliari per motivi di salute; con gli agganci giusti un caffè in stile Sindona, o qualcosa di meno individuabile, è una cretinata farlo passare.

Un’altra Ustica della quale non si saprà nulla.


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