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In forte diminuzione i nuovi ingressi di stranieri

L’Istat ha reso noti i dati relativi al 2011 per quanto riguarda la presenza di cittadini stranieri non comunitari. Uno dei dati di maggiore importanza è rappresentato dalla forte diminuzione dei nuovi ingressi di stranieri non comunitari, pari a circa il 40% rispetto al 2010.

Secondo l’Istat al 1° gennaio 2012 erano regolarmente presenti in Italia 3.637.724 cittadini non comunitari.

Nel 2011 il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 102.000 unità.

I Paesi più rappresentati erano Marocco (506.369), Albania (491.495), Cina (277.570), Ucraina (223.782) e Filippine (152.382).

I minori non comunitari presenti in Italia rappresentano il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti, mentre nel 2010 essi costituivano il 21,5%.

I minori di 18 anni nati nel nostro Paese sono ormai più di 500.000, poco meno del 60% del totale.

Continua a crescere la quota di soggiornanti di lungo periodo. Nel 2010 erano 1.638.734, nel 2011 1.896.223 e costituivano la maggior parte dei regolarmente presenti (52,1%). La quota di soggiornanti di lungo periodo sul totale era particolarmente elevata nelle regioni del Centro-Nord.

Netta è stata la diminuzione di nuovi ingressi di cittadini stranieri non comunitari: durante il 2011 sono stati rilasciati 361.690 nuovi permessi, quasi il 40% in meno rispetto all’anno precedente.

La diminuzione dei nuovi arrivi ha interessato le donne (-45,7%) più degli uomini (-33,6%).

Si sono ridotti notevolmente i nuovi permessi rilasciati per lavoro (oltre il 65% in meno). Sono diminuite, anche se in misura minore (21,2%), le nuove concessioni per famiglia.

Sono aumentati notevolmente i permessi rilasciati per asilo e motivi umanitari, passati da 10.336 nel 2010 a 42.672 nel 2011. Nel 2011 hanno rappresentato l’11,8% dei nuovi flussi, mentre l’anno precedente erano solo l’1,7% del totale. Tre sole cittadinanze coprono oltre il 50% del totale di questa tipologia di ingresso: Tunisia (27,5%), Nigeria (16,3%) e Ghana (7,4%).

La riduzione dei nuovi permessi concessi ha interessato, in particolare, il Nord-est: nella ripartizione erano stati rilasciati circa 170.000 nuovi permessi nel 2010, mentre nel 2011 i nuovi ingressi sono stati poco più di 83.000.

Il 67% dei cittadini non comunitari entrati in Italia durante il 2007 erano ancora regolarmente presenti nel mese di gennaio del 2012. In quasi il 20% dei casi coloro che sono restati hanno però rinnovato il permesso in una provincia diversa da quella di ingresso.

Le motivazioni alla base della notevole riduzione dei nuovi ingressi di stranieri non comunitari sono essenzialmente due: la crisi economica del nostro Paese che lo rende sempre meno “appetibile” per chi cerca un lavoro e la politica dei respingimenti in mare, ancora in vigore con il governo Monti, che ha fatto diminuire considerevolmente il numero degli immigrati sbarcati sulle nostre coste.

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