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In Sudafrica il vertice dei Brics i paesi in va di sviluppo. Putin assente partecipa in videoconferenza.

In Sudafrica il vertice dei Brics i paesi in va di sviluppo. Il Brasile di Lula propone di cambiare il dollaro come moneta internazionale per gli scambi. Putin assente, parteciperà in video conferenza.

Si è aperto martedi 23 agosto a Johannesburg, in Sudafrica, il vertice dei paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) cioè i paesi in via di sviluppo, ma ricchi di materie prime. Si parla molto della proposta del presidente brasiliano Lula da Silva, dell’uso di una moneta comune tra le nazioni aderenti ai Brics.

“La cooperazione tra i Paesi del sud del mondo è essenziale per affrontare le disuguaglianze, la crisi climatica e per un mondo più equilibrato ed equo”, dichiara Lula. Intento di Lula è sopratutto integrare nei Brics paesi come Arabia Saudita e Argentina e Iran e non solo la lista è lunga.

La nuova valuta consentirebbe “ maggiori scambi tra paesi come il Brasile e il Sudafrica senza dipendere dalla valuta di un Paese terzo”, afferma Lula.

La Cina premerà sui paesi Brics affinché diventino un rivale del G7” si legge sul Financial Times. Se il pil aggregato dei Brics crescesse e arrivasse ad una quota di Pil aggregato simile a quella del G7, la sua autorevolezza sarebbe molto maggiore affermano fonti giornalistiche dalla Cina. L’idea bellicosa di Pechino però non piace a tutti: per alcuni paesi i Brics dovrebbero essere “un club non allineato per gli interessi economici dei Paesi in via di sviluppo,” per altri paesi che di fatto sono continenti come la Cina e la Russia i Brics dovrebbero essere una entità che sfidi apertamente l’occidente e il G7.

Il Sud Africa si smarca: “non ci lasceremo trascinare in una competizione tra potenze mondiali”, afferma il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. Al vertice sono stati invitati più di 60 paesi, sia paesi africani, sia paesi che hanno fatto domanda per per entrar a far parte dei Brics”, hanno riferito fonti sudafricane. “Sono in programma sostanziali discussioni sul dialogo con gli stati del Sud del mondo”. “Il nostro Paese ha intrapreso una politica di non allineamento”, ha dichiarato il capo di Stato Cyril Ramaphosa durante un discorso alla nazione.

Putin partecipa in videoconferenza in ragione del mandato d'arresto internazionale per crimini di guerra emesso dal Tribunale Penale Internazionale in data 17 marzo 2023.

“Il lancio di una moneta comune da parte dei Brics potrebbe significare addirittura un crollo del dollaro. Cosa significa questo per il dollaro Usa?”, si stanno chiedendo gli esperti internazionali. Per Robert Kiyosaki , imprenditore e scrittore statunitense, che aveva previsto il tracollo di Lehman Brothers nel 2008 “se i Paesi Brics adottassero una criptovaluta lastricata in oro il dollaro sarebbe fritto”.

Il bombardamento di numerosi ospedali, di edifici scolastici e universitari, del teatro di Mariupol con forse circa trecento morti, di edifici residenziali per civili abitazioni soprattutto a Bakhmut, Kherson, Kramatorsk, città completamente rase al suolo, l’utilizzo di bombe a grappolo ed al fosforo, l’assassinio di sindaci prima rapiti e poi ritrovati morti, la chiusura di corridoi umanitari anche alla Croce Rossa Internazionale, l’assassinio di volontari e giornalisti, le accuse di stupro da parte di soldati russi, le violenze e le torture ingiustificate su civili e militari da parte delle truppe di invasione ed altri episodi non conformi alla convenzione di Ginevra e alle direttive dell’ONU, come la deportazione di minori in Russia, se accertati, potrebbero portare all’incriminazione dei massimi esponenti del Cremlino* (diritto.it)

Infatti, sin dai primi giorni di marzo 2022, la Corte Penale Internazionale ha aperto un’inchiesta su possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi dalla Russia nell’invasione dell’Ucraina, come annunciato da Karim A. Khan, Procuratore capo della stessa Corte dal 2021(diritto.it) *

Spicca quindi l'assenza di Putin. Le indagini sulla guerra in Ucraina della Corte penale internazionale hanno portato, in data 17 marzo 2023 la Pre-Trial Chamber II della Corte Penali Internazionale, a emettere due mandati di arresto nei confronti Vladimi Putin. I crimini contestati sono la deportazione illegale di popolazione civile (bambini) e il trasferimento illegale di popolazione civile dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa.

Vladimir Putin, come Presidente della Federazione Russa, sarebbe personalmente responsabile per aver commesso i crimini direttamente, congiuntamente con altri e/o attraverso altri [articolo 25(3)(a) dello Statuto di Roma e all'articolo 28(b) dello Statuto di Roma], o per non aver esercitato un controllo adeguato sui propri subordinati civili e militari che hanno commesso gli atti o hanno permesso la loro commissione, e che erano effettivamente sotto la sua autorità e il suo controllo, in virtù del principio della responsabilità del superiore* .

Alessandro Bonafede

*(diritto.it)

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.135) 24 agosto 2023 15:07

    La Corte Penale Internazionale non vale una cicca. Agisce per nome e per conto della NATO, ovvero degli USA che tuttavia non la riconoscono (e vorrei anche vedere); cosi’ come non la riconoscono Russia, Cina ecc.. . Tuttavia, se e nel caso, sarei proprio curioso di vedere chi metterebbe in pratica l’arresto di Putin. 

    Ti immagini Piantedosi che su ordine della Meloni ordina l’arresto di Putin. Uno spasso!

  • Di Alessandro Bonafede (---.---.---.186) 24 agosto 2023 16:41
    Alessandro Bonafede

    Caro lettore, la Corte Penale Internazionale si occupa di diritto umanitario ovvero diritto di guerra ed è riconosciuta in molti paesi del mondo ben 123 e non sono stati piccoli come quelli europei. Ma non tutti spiccano grandi assenti tra cui la Russia che non l’h mai riconosciuta. Ma il Sud arfica sì. Nono stiamo parlando di politica nazionale nè della sanguinosa guerra in ucraina. 

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