• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > In Sardegna Quintorigo Play Mingus

In Sardegna Quintorigo Play Mingus

Sbarca sull’isola una rilettura moderna e affascinante di uno dei geni più innovativi del jazz moderno. L’associazione La Via del Collegio organizza le due tappe di Alghero e Cagliari.

Quintorigo plays Mingus è un progetto articolato, che si muove e si sviluppa tra disco ed esibizioni dal vivo, un disco ed un concerto che sono imprescindibili l’uno dall’altro, che si integrano dando corpo e completezza all’opera. Non un tributo quindi, ma qualcosa che si può definire un’opera monografica mista, che fonde l’elemento musicale (preponderante ed accurato) alla dimensione teatrale e a quella documentaristica. 
 
La band è senza dubbio uno dei gruppi musicali più originali e interessanti degli ultimi anni, che emerge con prepotenza ed intelligenza nell’ asfittico mondo musicale italiano, dimostrando che non esistono barriere tra i diversi generi musicali. Valentino Bianchi al sax, Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello, Stefano Ricci al contrabbasso e la voce di Luisa Cottifogli, mostrano rare versatilità e capacità strumentali. I Quintorigo si permettono di fondere suoni e generi musicali: classico, rock, jazz, punk, reggae, funky, blues, in un continuo gioco tra musica e voce il cui risultato è come un cielo sereno da cui improvvisamente arriva un temporale. Archi che diventano chitarre elettriche, distorte e violente, per poi tornare alle sonorità originarie, sassofoni indemoniati ma allo stesso tempo melodici, il contrabbasso che sostiene con una ritmica decisa e la voce che incornicia i suoni spaziando sulle più diverse timbriche.

Questo è ciò che contraddistingue in modo inequivocabile ed ineguagliabile il gruppo, facendo della loro musica un marchio di fabbrica: il sound Quintorigo. La singolarità dei suoni, strumentali e vocali, in una riuscitissima commistione tra generi musicali più diversi, insieme all’ originalità dei testi, offrono una combinanza che non permette di annoiarsi all’ ascolto. Dopo la separazione dal cantante John De Leo, violoncello, violino, sax e contrabbasso, si impreziosiscono con virtuosismi di una delle voci femminili più interessanti del panorama musicale italiano: Luisa Cottifogli. All’attivo dei Quintorigo sei cd: Rospo (1999), Grigio (2000), In Cattivita’ (2003), Il Cannone (2005) e Quintorigo play Mingus (2007), oltre al Best ‘Le Origini’ di recente pubblicazione.

 
Massimo Sannella in una recensione della scorsa primavera, definisce il progetto Play Mingus, “..una caleidoscopica rilettura angolare di alcuni grandi successi di uno dei più versatili ed innovativi jazzisti del secolo scorso, Charles Mingus, qua contaminata da nuove sonorità e interpretazioni dei Quintorigo, eclettica e interessante espressione musicale degli ultimi anni...”.

L’associazione cagliaritana La Via del Collegio diretta da Toto Gaviano conferma la vocazione talent scout, importando sull’isola eccellenze emergenti dello spettacolo nazionale nel fortunato marchio “La musica che gira intorno”. Quintorigo debutterà nel mini tour isolano, domenica 22 marzo al teatro Civico di Alghero alle 21.00. Il secondo e ultimo concerto sardo sarà martedì 24 marzo (inizio alle 22.00) presso l’FBI di Quartu S. Elena, dove sarà possibile (previa prenotazione) aggiungere ristorazione con tavolo al concerto o in alternativa usufruire il servizio american bar (info & prenotazioni allo 070657428). Per il concerto algherese, la prevendita è operativa a Sassari (Messaggerie Sarde e Ticcketok) e ad Alghero presso Disco Fever (tel. 079278275) 

Commenti all'articolo

  • Di Giulio (---.---.---.18) 12 maggio 2009 21:41

    Senza nulla togliere all’immenso valore artistico dell’album in questione vorrei segnalarti che il recensore (Massimo Sannella) a cui fai riferimento non è fonte attendibile, in quanto cita un libro inesistente e alla domanda di chiarimento ha risposto in maniera delirante tirando in ballo tragedie personali come scusante. Non si appone la firma titolandosi come giornalisti iscritti regolarmente all’albo se non lo si è, l’albo è cosa pubblica e non privata (come di nuovo proferito alla richiesta di chiarimento nell’attribuirsi titoli di cui non c’è riscontro alla consultazione dll’albo). Non bastano cumuli di belle parole ruffiane a sancire la qualità, l’attendibilità, la serietà di uno scritto e del sito che lo pubblica. E per di più scorretti perchè questo signor Massimo Sannella attira band emergenti con lo specchietto delle allodole di 80.000 e passa visite giornaliere sul sito mescalina.it, cosa che obiettivamente riteniamo molto ma molto lontana dalla realtà. Questa è concorrenza sleale nei confronti di altre webzine non sostenute su montagne di frottole ma che si impegnano tutti i giorni alla ricerca di un proprio spazio in questa che sta diventando una vera e propria guerra combattuta (a causa di individui come quello sopracitato) con mezzi squallidi e scorretti nel nome di un po’ di popolarità.

    • Di Luigi Coppola (---.---.---.59) 12 maggio 2009 23:57
      Luigi Coppola

      Prendo atto dell’intervento non proprio chiaro, quanto tempestivo. E’ interessante la tesi dei giornalisti iscritti all’albo. Certo che se pubblicassero solo loro, l’informazione sarebbe ancora più...libera e soprattutto attendibile...Non ci avevo ancora pensato. Grazie per la riflessione. 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares