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 Home page > Tribuna Libera > In Italia siamo tutti vittime dell’eterna giovinezza

In Italia siamo tutti vittime dell’eterna giovinezza

Sembra buffo, in un mondo che non vuole invecchiare mai, dove tutti vogliamo, cerchiamo, tentiamo a volte disperatamente di restare eternamente giovani, che io e la mia generazione di trentenni italiani invece, cerchiamo altrettanto tenacemente di diventare, nella considerazione di questo strano paese vecchi o almeno adulti.

Sembra buffo, in un mondo che non vuole invecchiare mai, dove tutti vogliamo, cerchiamo, tentiamo a volte disperatamente di restare eternamente giovani, che io e la mia generazione di trentenni italiani invece, cerchiamo altrettanto tenacemente di diventare nella considerazione di questo strano paese vecchi o almeno adulti.

E' assurdo che io per primo che ho 34 anni e qualche pizzico di esperienza sulle spalle venga ancora considerato un giovane imprenditore, come giovani vengono considerati i miei amici e colleghi, nel mondo delle professioni, dell'industria, del lavoro, siamo eternamente ragazzini agli occhi di chi tenta in questo modo di sminuire il valore di una generazione che prova a conquistare il suo spazio; l' anagrafica in Italia è diventata la migliore e la peggiore scusa per squalificare i tanti, tantissimi giovani adulti che invece vorrebbero come i loro colleghi europei giocarsi la partita per il domani che sicuramente appartiene molto più a loro che ad altri un po' più in là con gli anni.

Certo qualcosa pur è cambiato e sta cambiando, ma siamo ancora tutti vittime di una matrice culturale che ci fa credere che il merito abbia un'età, che il valore si conquista solo con gli anni e che la competenza sia figlia più degli 'anta' che del lavoro, dello studio e della capacità di mettersi in gioco. So che non é facile ribaltare la concezione e la filosofia dei capelli bianchi, ma la verità è che non possiamo più permettercelo.

Di fronte al merito siamo e dobbiamo essere tutti uguali senza limiti di età, l'unica madre della capacità deve essere la volontà, scrolliamoci di dosso questa eterna giovinezza che invecchia una nazione ricca di eccezionali qualità e liberiamo il potenziale che troppo stupidamente abbiamo in qualche modo fatto deperire in questi anni difficili, perché il tempo a dispetto del nostro pensare passa per tutti e non possiamo far esaurire le nostre migliori forze e risorse in una letargia, dalla quale rischiamo di svegliarci troppo vecchi e stanchi per fare qualcosa.

 

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