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In Francia le prime vittime di Hadopi

In Franciauna sessantina di internauti rischia la disconnessione per aver scaricato illegalmente materiale protetto da copyright. Potrebbero essere le prime vittime di Hadopi. 

L'Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l'Internet è un ente operativo dall'inizio del 2010 per vigilare sull'applicazione della legge transalpina in materia, una delle più dure al mondo, in base alla quale dopo il terzo avvertimento, i presunti "pirati" possono andare incontro alla disconnessione o a una multa salata. Intanto, il tema è diventato oggetto di discussione anche nella campagna elettorale per le primarie socialiste del prossimo 9 ottobre.

La commissione Hadopi ha diffuso i dati del 2010 relativi alla sua azione di contrasto al file sharing illegale. Sono stati oggetto di un primo avvertimento circa 650.000 utenti. Il secondo avviso è stato già avviato ad oltre 44.000 net citizen, mentre sarebbero una sessantina quelli i quali potrebbero essere chiamati a comparire davanti un giudice. Per ora dovrebbero ricevere la visita di un funzionario governativo che dovrà valutare caso per caso se avviare il procedimento.

Due le alternative, nel caso in cui le accuse dovessero esser fondate: o il pagamento di un'ammenda di 1.500 euro o la disconnessione dalla rete per un mese. Ricordiamo che Hadopi monitora soltanto l'attività su circuiti peer to peer (eMule e BitTorrent, per intenderci). Effetto collaterale delle prime minacce è stato di conseguenza quello di aumentare il traffico verso i servizi di download diretto (come RapidShare) e streaming video. L'effettiva azione deterrente della legge, ad ogni modo, è ancora tutto da dimostrare.

La notizia è particolarmente rilavante per il nostro paese. Sono state infatti depositati in Parlamento due disegni di legge, se possibile ancora più intransigenti, in base ai quali potrebbe essere necessaria anche una sola segnalazione per vedersi "tagliare" il cavo. Le due proposte, avanzate da deputati Lega e Pdl, trasformerebbero gli Internet service provider in poliziotti con il potere di disabiltare l'accesso a internet senza aspettare neanche il pronunciamento di un giudice.

Il futuro di Hadopi è diventato anche tema di scontro fra Martine Aubry e François Hollandedue dei sei candidati alle primarie socialiste (domenica prossima si svolgerà il primo turno). Aubry ha attaccato indirettamente Hollande, il favorito nei sondaggi, il quale sembra aver fatto un passo indietro rispetto al proposito espresso in giugno di voler abolire la legge Hadopi. Molto chiara invece la Aubry su Twitter: "Su Hadopi, la posizione di Martine Aubry è chiara: lei si impegna ad abrogare la legge"

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