• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Recensioni > Il violino di Hitler

Il violino di Hitler

Ma allora, Orwell aveva ragione! Come ci spiega bene nel suo "1984" (un libro che tutti dovrebbero leggere), il "potere" è tale perché riesce ad imporre la sua verità. Arrivando anche a cambiare il passato. D'altronde, cosa ne sappiamo noi della storia? Quello che troviamo nei libri di scuola rimanda a testi e fonti sempre più antichi: distruggere vecchi documenti o sostituirne il senso non è poi una cosa così difficile. Almeno, non è difficile per chi è al "potere".

Si dice che la storia la scriva sempre chi vince: non ci sono mai stati vincitori che abbiano raccontato, di loro iniziativa, le proprie malefatte. Ma ancora più drammatico è quando ci troviamo ad affrontare un "potere" occulto che intende proteggere una falsa verità. Come quella che può aver legato il Vaticano al nazismo. Indimostrabile, per ora, ma, forse, non per sempre. 

E poi ci sono i viaggi nel tempo: questo continuo saltare tra il 1630 ed il 1940 in questo libro di Igal Shamil (Lupetti editore). Tante analogie e tanti personaggi che, se esistesse la reincarnazione, potrebbero tranquillamente essere "titolari" delle stesse anime. D'altronde lo sappiamo tutti che la storia si ripete sempre e che, troppo spesso, persone (o personaggi) simili sono costretti a rivivere situazioni ed episodi analoghi. 

L'importante, alla fine, è aprire gli occhi e non lasciarsi incantare dalle verità fin troppo ufficiali. 
 
Anche un libro, così come della buona musica, può aiutarci nella lunga ricerca della verità assoluta. 
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares