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Il verde da riscoprire

A pochi chilometri dalla città si possono trovare delle sorprese inaspettate. A circa un’ora dal centro di Reggio Emilia, la mia città da sempre, posso ancora trovare dei luoghi “sconosciuti” ai più, ma veramente meravigliosi e suggestivi. Il monte Cusna, vetta più alta dell’Appennino Tosco-Emiliano con i suoi 2.120 metri sul livello del mare, è uno di questi. Chiamato anche “l’uomo morto” per la conformazione del crinale, dalla sua vetta in una giornata limpida si possono vede le Alpi da una parte, il mare Tirreno dall’altra.

Luogo di antica tradizione e di grandissima suggestione, si può raggiungere facilmente in seggiovia o con una escursione di un paio d’ore nei boschi. I due rifugi, Bargetana e Battisti, sono perfetti per gli escursionisti che si vogliano fermare per la notte, così da potere ammirare l’alba sulla cime del Cusna. Non è la sola perla “nascosta” dell’appennino reggiano. Dalla Pietra di Bismantova, luogo geologicamente unico e meta frequente di arrampicatori da ogni parte del mondo, ai castelli di Canossa, centinaia di sentieri e di luoghi di interesse, purtroppo (o per fortuna) spesso dimenticati dal turismo di massa e dai media.


Una buona occasione per riscoprire questi luoghi viene dalla “Settimana Europea dei Parchi”, che dal 18 al 24 Maggio organizza escursioni, trekking, visite guidate ed appuntamenti didattici per avvicinare ed informare gli abitanti sul verde che li circonda, sulla natura pochi chilometri al di fuori della città. Nel centenario della isituzione del primo parco in Europa (in Svezia, nel Maggio 1909) in Emilia-Romagna si festeggia nei 2 Parchi nazionali, nei 13 Parchi regionali e nelle 14 Riserve naturali della Regione.

Una occasione per riscoprire luoghi che ci circondano, e non solo nella provincia di Reggio. In tutte le provincie della regione infatti vi saranno eventi correlati alla manifestazione, da Ferrara a Bologna, da Parma a Ravenna. Immergersi nella natura a poca distanza dalla città, ricominciare ad apprezzare il tempo passato su un prato, o immersi in un bosco, o sul crinale di una montagna. Riprendersi il proprio tempo, quindi, passarlo in luoghi meno conosciuti (e, per questo forse, più intatti), ed entrare veramente in contatto con il territorio, con la natura.

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