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Il nuovo ritorno in Sardegna del Grillo Parlante

Ad Alghero la prima uscita a sostegno dei candidati sindaci. "Se nel sabato ferragostano il Premier “gronda sangue dal cuore”, l'altro grande comico prestato alla politica (o viceversa, complicato azzardare una qualifica definita), gronda sudore in quantità industriale da tutti i pori. Grillo is back è il nuovo spettacolo del comico genovese". L'incipit della mia recensione all'ultima apparizione ad Alghero meno di dieci mesi fa, del Grillo attore e showman, è utile ad introdurre un mini resoconto sull'ultima performance del comico genovese in tenuta da comizio, riapparso in riviera del Corallo, al tramonto di una festa della Repubblica consumatasi fra le polemiche.

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Sul palco della Mercede.
Con il consigliere comunale di Sennori.

 

Piatto forte per l'attore, leader M5S, geniale nel lavorarle nella prosa brillante che ne ha illuminato la pluri decennale carriera come nella recente iniziativa politica, cresciuta in percentuali impressionanti. Tali da spingerne l'onda d'urto sia nei media tradizionali, renitenti sino a quando è stato possibile, nel darne corretta visibilità, che nelle ben più preoccupate direzioni italiane dei partiti politici. Rimane pertanto complicato scindere il fenomeno Grillo fra la parte attoriale e quella squisitamente politica o movimentista. Lo ammette lui stesso quando attacca il suo monologo un quarto d'ora prima delle venti in una location algherese certamente più "sobria" per usare un termine quirinalizio che lo inviterà a nozze nelle sue invettive più efficaci. Sono proprio i contorni delle sue apparizioni che riescono a differenziare le due versioni grilline. Non si paga: elemento ben discrimanante fra lo show ed il comizio, ma non chiaro proprio a tutti i cittadini. Anche se l'affluenza (oltre 1500 accorsi al parco della Mercede) è enorme per una adunata elettorale di piazza dei nostri giorni, considerata anche la convocazione via rete.

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Il palco algherese.
L’oracolo M5S.

 

Scenografia, coreografia e supporter musicali adeguati alle risorse spartane del M5S, agguerrito e corazzato nei contenuti rivoluzionari del messaggio politico basato sulla partecipazione democratica dal basso. Ai piedi del palco sono assiepati decine di operatori e cameramen, mentre a ridosso dell'oratore scortato dall'equipe dei candidati alla conquista del municipio algherese, stanziano altri fotografi, simpatizzanti o curiosi "liberi" di riprendere e fotografare. I contenuti: sono reiterati, sinteticamente ridotti rispetto alle sontuose produzioni di "Reset" o "Grillo is back". E' sempre Grillo a premetterlo: "Sono 20 anni che ripeto le stesse cose - Ero con i giornalisti del New Yorker a Decimoputzu". Gavino Sale, dipinto nella sua burlesque dialettale insuperabile, come l'eroe dei due mondi: quello pastorale, le energie rinnovabili taroccate e mai sfruttate nell'isola, l'odissea dei trasporti marittimi.

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L’ospite inedito.
Don Tonino Manca, parroco della Chiesa della Mercede.

 

Tomi sempre triti perché mai affrontati seriamente da una classe politica, caratterizzata da azioni o note inazioni che hanno ingigantito gli spazi politicamente utili per il M5S. Supera se stesso Grillo nel gestire l'imprevisto e girarlo con la commedia dell'arte a suo favore. L'ospite inatteso sul palco si materializza con la tonaca bianca clericale pochi minuti dopo la conclusione della Messa nella omonima chiesa adiacente. "Ci conosciamo Grillo: sei bravo con il cabaret e torna a fare quello...". L'ammonimento deciso da Savonarola abbastanza piccato è del parroco don Tonino Manca. Prestando la sua figura alla prevedibile selva di fischi incalza: "non hai rispetto...". Incassa il colpo il folletto, reo di aver iniziato la kermesse con un anticipo incompatibile alla funzione vespertina, seriamente disturbata dai riti pagani innaffiati dai canonici "vaffa". Gli abbracci penitenti rivolti al cielo riducono lo strappo ripristinando il clima festoso dell'adunata. Pronta all'applauso per la lista di debuttanti candidati della lista cittadina M5S, capeggiati dall'aspirante sindaco trentaseienne Giorgia Distefano. L'aggiornamento della rivoluzione culturale in atto oltre l'avanzata gialla del "primo movimento cittadino d'Europa", alla prossima esibizione.

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