Il nuovo esodato per 3 anni dall’articolo18

Dopo vari slogan per riformare i contratti di lavoro si introduce il Frame, pubblicizzato da qualsiasi tv o giornale, sulla Riforma (Jobs act) del nuovo segretario PD.


Esodato dall’art. 18

Dopo aver letto i commenti entusiasti di alcuni giornalisti che vogliono testare come va la notizia... che effetto farà sulla gente? Ebbene Renzi vorrebbe "una riduzione delle varie forme contrattuali, oltre 40, che hanno prodotto uno spezzatino insostenibile... Processo verso un contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti".

Tutele crescenti? Cioè precari a piacimento ? Per quanti anni? Che vuol dire?

In pratica dopo aver trovato un lavoro a tempo determinato con possibilità di assunzione a tempo indeterminato, mi sento dire che a un passo dalla vittoria... Ops, cambia tutto! Sarò un indeterminato precario per 3 anni. Mi chiederanno: "Sei a tempo indeterminato di un anno o di oltre 3 anni?!"

La riforma di Renzi mi farebbe stare per altri 3 anni da precario con un indeterminato che vale quanto il determinato... Un esodato dall'articolo 18 che tutela ognuno di noi, o meglio di voi indeterminati di vecchia guardia. Quindi allungherebbe solamente per "tutti" (non solo per me) l'odissea di aver un posto stabile per poter contrarre mutui e crearsi un'avvenire ed accrescerebbe la precarietà. Dopotutto le aziende possono sempre mandarti a casa prima del 3° anno. Non ci saranno più i famosi 18 mesi dopo i quali o sei dentro l'azienda o fuori. Ne aggiungeremo altri 12... Tanto che fa? Fatti nostri, vero?

Inoltre prevedo il saluto di tutte le aziende e i call center outbound con i lavoratori a progetto (LAP) che vengono pagati 4 euro in base alle ore e i progetti (contratti, fidelizzazioni, meritocrazie giornaliere e mensili) che non hanno ferie o malattie pagate o disoccupazione a fine ferma e che versano pochi contributi pensionistici.

Speriamo in un cambio di rotta... Voi che ne dite?

Commenti all'articolo

Di (---.---.---.123) 11 gennaio 2014 20:12

Menarrosto >

A marzo 2013 Bersani formulò la sua proposta, in 8 punti, per un “governo di cambiamento”. Le note polemiche subentrate sulla formula di governo posero un freno alla realizzazione. Nessuno ha però mai messo in dubbio la coerenza e l’impegno di Bersani e, tanto meno, la sostanza di quel suo programma.

A quasi un anno di distanza Renzi annuncia, in pompa magna, delle “novità” in tema di Riforme Istituzionali, legge elettorale, mercato del lavoro, ecc. per “cambiare verso” al paese. Ha così predisposto una “bozza” da sottoporre alla Direzione del PD.

Ovviamente la situazione si è evoluta, ma, salvo alcune priorità, l’impianto della sua proposta non prospetta “novità” significative.
Basta un confronto con i “vecchi” 8 punti formulati da Bersani.

Non basta la retorica dell’ottimismo e del coraggio a “rinverdire” tempi e modi di una linea d’azione tuttora necessaria.
Ci sono più “tracciati” che vanno nella stessa direzione. Non giova rinnegare la “logica” di un Ritorno alla Meta …

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Di Giuseppe (---.---.---.5) 12 gennaio 2014 00:54

Appunto è quello che dicevo , alla fine saremo tutti Freelance... il disegno per creare la cina in italia si sta completando...

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Di (---.---.---.151) 13 gennaio 2014 12:26

La soluzione è semplice.
Tutti assunti in regola fin dal primo giorno, con lo stesso contratto e gli stessi diritti: malattia, ferie, maternitá...
Però niente articolo 18, tutti licenziabili con 24 ore di preavviso.
Sembra crudele?
In realtà è già così, chi ha cominciato a lavorare negli ultimi 20 anni è licenziabile in qualsiasi momento, pur lavorando senza i diritti minimi.

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