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Il naufragio della politica (e del sistema democratico?)

Non credo di scandalizzare nessuno asserendo che alla guida della Nazione c’è la peggiore classe politica di tutti i tempi. E non parlo solo della maggioranza, sia chiaro, ma anche della più sbiadita opposizione di cui si abbia memoria.

La destra completamente distrutta a causa dell’eclatante errore di Fini di aver svenduto il suo partito a Berlusconi. E non credo che la tardiva percezione dell’errore commesso possa avere qualche effetto sul breve periodo.

La sinistra pallida come non mai, senza figure carismatiche, asfittica, rassegnata. Un toccasana per il “Sultano”, Dott. Silvio Berlusconi. La Lega poi, anche se più lungimirante della vecchia Alleanza Nazionale, è comunque fuori dal tempo e dal Mondo. È in una dimensione parallela, fatta di dolci contadinelle pallide, professori e medici di paese, e una miriade di dialetti che neanche gli esponenti della Lega conoscono più… Più che un partito potrebbe essere definita un’associazione di nostalgici dei tempi che furono, o meglio che non furono mai e che sono solamente frutto della nostalgica immaginazione dei Padani. 

L’idillio del “Sultano” insomma. Che rara meraviglia poter ascoltare gli stentati e sillabati discorsi della Gelmini e ricordare le farneticazioni di Brunetta, ben archiviate sul web. È qualcosa di meraviglioso!

Il più grande comunque è lui, il faro della Nazione, Silvio Berlusconi. Silvio lo statista che si allea strategicamente con la Libia e soprattutto Silvio il macroeconomista che voleva risolvere la crisi invitando gli italiani all’ottimismo e a spendere. Per fortuna tutto ciò è ben custodito dal web e non può in nessun modo essere rimosso. Il più grande merito di internet è che la censura non funziona. 

Vorrei porre una semplice domanda agli inossidabili, ora però mezzi arrugginiti, sostenitori di Silvio “forever”. Ad eccezione di chi ha beneficiato dello scudo fiscale, che ha tutto il “diritto” di difendere Silvio ad oltranza, vorrei chiedere a tutti gli altri che cosa gli sia venuto in tasca dall’aver mandato il Paese alla rovina votando un manipolo di furbetti al di sopra della legge, e quindi non membri dello Stato di Diritto ?

Provo ad abbozzare dei tentativi di risposta: 

1 - Una Scuola Pubblica completamente affossata a vantaggio di costosissime scuole ed università private (però le facce di coloro che hanno la fabbrichetta, ora molto -etta, dinanzi alle spaventose rette per i propri rampolli non sono così giulive); 

2 - La demolizione della Sanità Pubblica con le direzioni generali affidate politicamente (anche qui però i sempre più frequenti casi di mala sanità non sembrano rallegrare molto i fan del PDL);

3- La fine della giustizia (questo punto non necessita di alcun commento).

Cari lettori, l’Italia è ad un bivio, da un lato c’è il baratro della pochezza, della disonestà, dell’arrivismo, della vita bella e facile. Dall’altro la via del lavoro, dell’abnegazione, della militanza assennata, del rispetto della Costituzione, dei principi e della presa di coscienza. 

La questione è che gli Italiani vegetano da troppo tempo assopiti dal culto dell’immagine e della frivolezza, a cui sono stati assoggettati da più di un decennio via etere, e non dispongono più delle minime doti intellettive necessarie a percepire il disastro incombente. La democrazia ha fallito del tutto? 

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