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Il meglio di Renzi e perché non lo voto

Parafrasando Ennio Flaiano mi viene da dire che "la situazione politica italiana è grave ma non è seria"

Sta emergendo il peggio di questo Paese con una forza così irresistibile che niente e nessuno sembra assolutamente in grado di contrastarla. La sensazione è quella di precipitare in un pozzo senza fondo, senza lo straccio di un appiglio che consenta di salvarci. E qui mi becco l'ennesima accusa di essere un "cantore di sventura " .

Prendiamo per esempio il nostro premier (ormai l'anglicismo è canonico) Matteo Renzi. Era partito con il concetto della "rottamazione" , ovvero l'eutanasia della vecchia classe politica e dirigente di questo Paese, e finora l'unico soggetto che è riuscito effettivamente a "rottamare" è la sinistra interna del PD. Nel contempo ha resuscitato la vecchia balena bianca, ossia la Democrazia Cristiana di antica memoria, defunta a causa di comportamenti non proprio edificanti, e infine si è circondato di un manipolo di ascari che pendono letteralmente dalle sue labbra, quasi tutti scontatamente giovani toscani, per lo più donne tanto per andare sul sicuro.

La sua azione finora, al netto dei proclami e degli effetti speciali , ha conseguito i seguenti "risultati":

- Abolizione delle province. Giudicate enti mangiasoldi e sparato (Ministro Delrio) cifre di risparmio dell'ordine di 2 miliardi di euro, alcune si trasformeranno in Città Metropolitane con 25.000 nuovi consiglieri e 5.000 assessori in più (articolo del Fatto Quotidiano). L'unico risultato è la sopressione del voto politico elettivo, lasciando però aperti più ampi spazi discrezionali per il maneggio delle poltrone. Il risparmio effettivo, ammesso e non concesso, forse sarà di soli 35 milioni di euro, con la prospettiva però di un trambusto ulteriore delle competenze nella gestione del territorio.

- Abolizione del Senato. La fine del bicameralismo perfetto, ovvero la soppressione (per ora più teorica che di fatto) del Senato con conseguente funzione legislativa solo di una Camera. Il Senato diventerà camera delle autonomie regionali, con ruoli e meccanismi di rappresentanza che definire oscuri è puro eufemismo. Oltretutto i candidati saranno forse per lo più pescati proprio in quell'area di inquisiti che tanto ha riempito le cronache giudiziarie e ci ha regalato esempi di decadenza etico-morale a dir poco disarmanti.

- Riforma elettorale. Il famigerato "Italicum" che avrebbe dovuto superare la sentenza di incostituzionalità del "Porcellum". A prescindere dal metodo usato per approvarlo, che molti definiscono dittatoriale, ancora non si capisce se ha risolto del tutto il "vulnus" di incostituzionalità e comunque rischia di regalarci una prospettiva democratica tutt'altro che rassicurante. Il rischio cioè per chi vince è quello dell'asso pigliatutto con i cosidetti "contrappesi democratici" ridotti al lumicino. I maligni sostengono che è una legge elettorale che Matteo si è ritagliato su misura.

- Il Jobs act (o job act secondo altri), ovvero la riforma del lavoro che dovrebbe rilanciare l'economia e ridurre la disoccupazione, specialmente quella cronica giovanile che è sopra il 43%. Per ora gli effetti non si vedono, anche se quotidianamente le veline di Stato ci forniscono un quadro incoraggiante, con tanto di dati Istat che a spanne somigliano al naso di Pinocchio. Ma Renzi ci rassicura dicendo che gli effetti reali si vedranno i prossimi anni. Speriamo.

- "La buona scuola". Riforma scolastica che surrettiziamente già contiene il giudizio di merito nel titolo. E' tutta ancora da scoprire ma il rischio che sancisca la "rottamazione" della scuola pubblica a favore di quella privata (cattolica in primis) è fortissimo. Ergo tutti in sciopero.

Poi ci sono gli 80 euro elettorali e una serie di provvedimenti intesi a snellire la macchina burocratica che per ora lasciano il tempo che trovano.

Questi per sommi capi i provvedimenti finora messi in campo. Rimangono invece ancora avvolti nelle nebbie più fitte i seguenti capitoli, a mio avviso non proprio secondari:

Lotta alla mafia con segnali a dir poco labili. Si parla di un 416ter del codice penale per il contrasto al voto di scambio politico mafioso, alquanto timido, forse per non dispiacere al povero amico Silvio Berlusconi che qualche problemino in questo senso lo ha avuto. Lotta alla corruzione: al momento non pervenuta stante l'ulteriore aumento del fenomeno che ormai è una piaga nazionale. Lotta all'evasione fiscale: semplicemente ridicola e di pura annunciazione. Nel frattempo l'evasione, già stratosferica e indegna di un paese civile, è ulteriormente aumentata. Riforma della giustizia: neanche a parlarne, tutto esattamente come prima con tribunali fatiscenti, personale insufficiente, familismo, lotta tra poteri giurisdizionali pesantemente inquinati sia dalla politica che dai fenomeni malavitosi. Insomma il caos. Una patrimoniale degna di questo nome che redistribuisca effettivamente il maltolto alle classi più deboli per far pagare coloro che, si stima siano il 5% della popolazione, detengono il 32,1% della ricchezza nazionale e finora non sono stati neanche sfiorati. Fa specie inoltre, in tema di ricchi e fortunati, che il tanto strombazzato effetto moralizzante del limite posto a 238.000 euro circa (stipendio del Presidente della Repubblica) per i manager pubblici, sia bellamente finito in cavalleria, dal momento gli amministratori delegati di ENI, ENEL, FINMECCANICA, POSTE ecc... rispondono ancora al criterio di mercato, ovvero secondo obiettivi da raggiungere. Basta quindi fissare obiettivi minimi ridicoli (sono loro stessi a fissarseli) e il gioco è fatto, ovvero scatta il moltiplicatore del "massimo sociale" e si veleggia verso il milione di euro. Una fantastica presa per i fondelli con Renzi tutto impegnato ad occupare tutti gli spazi pubblici di potere possibili ed immaginabili.

Infine, e qui voglio spendere qualche parola in più, c'è la questione della recente sentenza della Consulta sulla mancata perequazione delle pensioni a partire dal 2012 (legge Fornero). La sentenza impone, al netto di arzigogoli interpretativi, la totale restituzione del maltolto. Matteo Renzi ci propone invece un "bonus" di qualche centinaio di euro, che decresce all'aumentare dell'assegno pensionistico fino al limite dei 3.600 euro lordi (fissati come limite massimo) oltre il quale non si becca un centesimo. A prescindere dall'arroganza con la quale ha annunciato questo molto parziale rimborso del furto operato, promesso per il 1° agosto, quasi fosse una regalia dal sapore preelettorale in vista delle elezioni amministrative del 31 maggio, se l'è poi cavata dicendo che "il danno lo hanno fatto altri ed io cerco di rimediare". Fin qui nulla da dire se non che mi sembra un modo un po' approssimativo di rispettare il "patto tra Stato e cittadino" e le sentenze immediatamente esecutive dei magistrati, che viceversa i cittadini sono tenuti a rispettare, ma a questo gli italiani sono già abituati. Ma quello che mi fatto sobbalzare, è la frase seguente pronunciata microfono alla mano e maniche di camicia arrotolate, passeggiando sul palco di una convention del PD col piglio di un teatrante consumato; sentitela (estratto): "Dovessi far pronte a tutto l'esborso (tra i 17 e i 20 miliardi di euro) mi troverei costretto a tagliare i servizi , gli asili....".

Tagliare gli asili? Ma come? Ma prima degli asili non ti viene in mente altro, brutto... (omissis) tipo patrimoniale, tipo fondo di solidarietà pagato dai più ricchi, tipo abolizione delle pensioni d'oro (fattibile per decreto) e dei vitalizi ancora in essere, tipo rinuncia a un paio di F35 , tipo qualche risparmio su opere pubbliche inutili e mangiasoldi, tipo tagli effettivi e non di facciata alla politica, tipo ecc.....Esiste tutto un mare di ingiustizia e sprechi dove poter pescare questi venti miliardi per ripristinare un minimo di legalità e giustizia e questo se ne esce con " i tagli degli asili"!!? E, quel che è peggio, applausi di quello che ormai è un partito che solo per l'uso del termine "sinistra" dovrebbe essere denunciato per oltraggio alla memoria.

Esattamente come quei sindaci leghisti che per protestare contro i tagli dei fondi statali agli enti locali (spending review) prospettavano di non poter fornire il pasto gratuito ai bambini delle scuole materne. Come se prima di quello non fosse più logico tagliare inanzitutto i loro stipendi.

Ecco chi è Matteo Renzi, e adesso votatelo se ci riuscite.

Foto: Wikimedia ("Matteo Renzi 2" di PSD Romania - Flickr. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/F...)

Commenti all'articolo

  • Di Dr Gottardo (---.---.---.188) 22 maggio 2015 17:37
    Dr Gottardo

    Paolo dice "Renzi non lo voto, ma senza di lui c’è solo l’inferno".

    Paolo alterna tra discorsi da grillino (consapevolmente) e ideologie da peggior piddino (meno consapevolmente); poi alla fine dichiara di non votare, come se questo risolvesse qualcosa. E comunque votare sarebbe un dovere civico! (In Italia è consentito usare il condizionale con i "doveri").

    Paolo non è costruttivo, Paolo non sa che cosa fare, Paolo sa solo "Paolare" in modo lamentoso, lui vuole la perfezione ma la perfezione non esiste, lui non si accontenta del meglio, e così finisce per accontentarsi del peggio. Scriverò una canzone, con queste parole... hai presente quelle canzoni con parole ripetute fino allo sfinimento? Beh, una di quel genere. Calza bene.

    Ti sei sfogato Paolo? Anch’io. Però è rimasto tutto come prima.

    Ciao,
    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.221) 22 maggio 2015 19:38

     Mi dispiace contraddirti caro Gottardo ma il sottoscritto è assolutamente sempre consapevole ed è proprio per questo che non vota . Votare è un dovere civico se l’offerta politica , se non proprio convincente quanto meno rientra nei limiti della decenza ,altrimenti diventa solo connivenza o clientelismo.E guarda che anche il non voto è espressione di una scelta politica .

    Quindi nessun lamento e nessuno sfogo ,caro amico imbevuto di buoni propositi ma con scarso senso della logica e della razionalità .Quando ci sarà un’offerta politica che mi convincerà andrò coerentemente a votare .Intanto uso il mio diritto (finche potrò ) di dire quello che penso ,senza padri o padrini ad imbeccarmi .Semmai l’unico dispiacere è vedere che l’unico partito che potrei votare è nelle mani sbagliate .
    Quindi intona pure la canzoncina che ti pare ,la realtà però è tutta li’ a dimostrare la vostra insussistenza ,caro il mio "costruttivo" alla ricerca del consenso totale .Siete (o meglio eravate ) la prima forza politica italiana e vi siete ritagliati un ruolo marginale di comprimari ,del tipo leghisti della prima ora ,in attesa del colpo grosso , della catastrofe totale , del big bang del sistema . Aspetta e spera caro il mio grillino , magari il tempo sarà galantuomo .Chissà !
    ciao

  • Di Dr Gottardo (---.---.---.188) 22 maggio 2015 20:14
    Dr Gottardo

    Non sono d’accordo sul "votare è un dovere solo se...", ma lasciamo perdere.

    Nessuno ti vieta di parlare, e nessuno ti vieta di protestare se qualche padrino t’imbecca. Ma quello che dici lo sappiamo già, credo che molti (io di sicuro) siano già stufi di sentire parlare di Renzi. E il tuo "non voto" va solo a favore di Renzi, tra l’altro.

    "L’unico partito che potresti votare" non è nelle mani sbagliate. Certo potrebbero essere migliori, ma anche peggiori - solo che tu non ci pensi mai. Abituato come sei a lamentarti, vedi sempre il lato peggiore e dimentichi tutto il resto. Dimentichi che il M5S ha avuto, finora, una storia che nessun partito normale avrebbe potuto avere. Se non ci fosse stato Grillo, il M5S non sarebbe nato. Un giorno Grillo si farà da parte e, insieme a questa cosa positiva (soprattutto per per te), ce ne sarà una che io temo - e cioé che il M5S si sfasci. E’ dura essere un politico grillino, questo lo puoi immaginare. E’ molto più facile essere del PD, per esempio. Con le idee che hanno i grillini, e che praticano, tutta la classe politica e mediatica è contro il M5S. Se non c’è qualcuno con carisma e visibilità, il M5S finisce. Tu accusi i giornalisti di pendere dalle labbra di Grillo, ma tu fai lo stesso. Non perdi occasione di parlare male di lui. Anche questo è carisma (o visibilità, se "carisma" suona troppo bene).

    Quindi alla fine devi scegliere, per il momento, fra M5S+Grillo oppure Renzi. E guarda che io non adoro Grillo, "pendo dalle sue labbra" meno di te. Quando intervengo a favore delle sparate di Grillo lo faccio per riequilibrare, perché mi pare che quello che lui dice viene preso SEMPRE nel modo peggiore possibile. Sai a che cosa mi riferisco. Per quanto riguarda te, dovresti provare a immaginare che Grillo non ha deliri di onnipotenza. Prova a farti un quadro della situazione fingendo quello: magari scopri che il quadro sta in piedi lo stesso. Prova a pensare che la politica "tradizionale" di dire "sì" col groppo in gola, come fai tu con Renzi, non ci porterà da nessuna parte. Sono 50 anni che vedo gente che dice sì col groppo in gola. Non funziona.

    Ciao,
    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.65) 23 maggio 2015 09:06

    No caro Gottardo M5S+ Grillo (Casaleggio) è una offerta politica che non mi interessa perché sono sicuro che porterebbe questo paese a sbattere ancora peggio di ora.
    Concordo invece sulle indubbie difficoltà di un movimento di protesta che diventa partito in quattro e quattrotto con i numeri che ha preso ,ma la qualità di chi pretende di diventare classe politica dirigente , se c’è , dopo tre anni di rodaggio deve venire fuori ,non si possono aspettare le calende greche .
    Grillo è servito per il lancio ,vero , ma il lancio ora è strafinito ,adesso Grillo è una palla al piede .
    Per contrastare il Renzi di ieri sera su La7 da Mentana ci vuole ben altro che un comico spompato e demagogo che frulla sacro e profano con la leggerezza di un bischero . Non mi interessa chi ciancia per i click sul blog ,pretendo qualità e senso di responsabilità.Se non capisci che dalla fase di denuncia e protesta ora bisogna passare a quella responsabile di governo del paese ,compi due errori madornali ,uno strategico ed uno di sottovalutazione dell’elettorato .Il M5S non è percepito come una alternativa politica a Renzi . Ma non ti accorgi che gli italiani stanno cercando alternative a Renzi del tipo riedizione della " sinistra " oppure ricostituzione di una " destra ",come se il M5S non esistesse ,come se fosse scontato che questo è e rimarrà un fenomeno fine a se stesso . Non ti suggerisce nulla ?Ti sembra normale ?
    Quindi o da crisalide diventate farfalla o morite nel bozzolo .
    ciao

  • Di Dr Gottardo (---.---.---.251) 23 maggio 2015 10:48
    Dr Gottardo

    Sostieni che M5S deve diventare classe politica dirigente, ma nello stesso tempo non vuoi lasciarglielo fare. Insisti con la storia dei click sul blog, che il M5S "non è percepito" come alternativa, insomma le solite menate. Intanto i grillini sono sempre lì (vi state squagliando, dicevi), il PD perde pezzi, la gente si stuferà di destra e sinistra perchè sono discorsi senza senso. E’ una strada obbligata, la gente che si fa intontire dalle televisioni è sempre meno, quella stufa del PD sempre di più. E vedremo porcherie, ancora e sempre porcherie, perché i tuoi partiti non sanno fare altro. Io sono molto fiducioso. Tu cerca un altro Tsipras (ti piaceva, no? Lui sì che... bah!).

    Ciao

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