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 Home page > Tribuna Libera > Il genocidio degli armeni: il dovere della verità

Il genocidio degli armeni: il dovere della verità

Il Papa ha condannato con chiarezza il genocidio armeno, perpetrato dai turchi. Per questo, per il dovere di verità, subisce gli attacchi di Ankara. Ma il Governo italiano tace, non si pronuncia sul genocidio degli armeni, per poi avere, di fronte alla crudezza degli attacchi turchi contro il pontefice, una reazione morbida, che lo squalifica agli occhi del mondo. Il ministro degli esteri Gentiloni ha parlato di “toni ingiustificati”. Ma ciò è poco più di un eufemismo.

Ha sbagliato il Papa, non doveva occuparsi di genocidio? Ci vuol dire questo il Governo italiano?

E allora che senso ha, per il Governo italiano, il rifiuto di pronunciarsi sul genocidio subito dagli armeni?

Certo è strano che questo governo, cosi cristiano di fronte al riconoscimento delle coppie gay, dimentichi di essere cristiano quando si tratta dì riconoscere martiri armeni che pure sono cristiani.

Cosi come è strano che questo esecutivo, mentre cerca di giustificare il suo silenzio, toglie la parola genocidio dalla rassegna culturale della storia del popolo armeno.

Il dovere della verità è una scelta politica, che si può fare, come non fare.

Certo è che questo esecutivo non può nascondersi dietro scuse ridicole, come quelle addotte da Gozi ad “omnibus” su La 7, mentre è in atto il "genocidio" dei cristiani da parte del’ISIS. Il rifiuto di ricordare, ciò che pure è stato espresso da organismi internazionali e da numerosi Stati, costituisce complicità silenziosa con il fondamentalismo islamico.

E’ chiaro questo?

Non si può dire che l'Italia non si pronuncia perché il Governo non si occupa del passato ma del futuro, perché il dibattito storico è ancora in corso.

Possibile che questi boy scout della politica non si rendano conto che non è possibile parlare di lettura storica ancora in corso, dopo che Il genocidio armeno è stato riconosciuto dalla sottocommissione dei diritti umani dell'ONU, dal Parlamento europeo e da 20 paesi tra cui l'Italia?

Possibile che questo esecutivo non capisca che dopo la richiesta di Ankara di entrare nell'UE nessuna neutralità, nessun silenzio è possibile?

Possibile che la Commissione europea, e il Governo italiano con essa, non veda il guanto di sfida lanciato dalla Turchia all’Europa, quando ha affidato al ministro degli affari europei, Volkan Bozkir, la pronuncia dell’attacco più feroce contro il Vaticano?

In ogni caso, questo esecutivo e l’Europa hanno il dovere di dire a noi e al mondo se è ammissibile nella UE un Paese colpevole di genocidio.

Foto: Wikimedia ("Marcharmenians" di Original uploader was Artaxiad at en.wikipedia - Published by the American red cross, it was first published in the United States prior to January 1, 1923. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/F...)

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