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Il debito? Niente paura, un taglio e via!

 

 

I guru dell'economia Yoran Gutgeld e Roberto Perotti stanno lavorando alla spending review per trovare dieci miliardi. E' ovvio che quando si parla di trovare soldi bisogna pensare ad un bel forbicione pronto a essere usato per far quadrare conti e questo inevitabilmente si traduce in tagli sulla pelle viva di cittadini.
 
In pratica potremo spartirci i cartoni con i disperati del mare che dormono ovunque, prima che qualcuno gli trovi un tetto. Professoroni esperti come Gutgeld e Perotti, maghi nei numeri, i cui giochi di prestigio si risolvono sempre a favore dei magnati della politica e della finanza. Intanto, non si sa come, ad essere preso di mira è il settore della sanità, del trasporto pubblico locale, oppure si propone l'adozione di soluzioni come l'accorpamento di strutture del Corpo Forestale, la formazione di grandi centrali appaltanti, non certo a costo zero, per gestire gli acquisti di beni e servizi (e quindi di conseguenza licenziamenti di impiegati per rientrare delle spese).
 
Tutto sommato un risparmio che dovrebbe permettere di abbassare le tasse, regalare all'incuria strade che crollano e diventano mulattiere. Uno sviluppo ed un cambiamento che ci sa di Medio Oriente, con ferrovie nei Paesi del sud completamente cancellate, diventate, in zone come Crotone, rifugio per immigrati. Insomma, se già ci requisiscono lo stipendio con tasse sempre più alte, di questo passo non si sa bene chi pagherà; se la disoccupazione aumenta, il potere d'acquisto si traduce in una specie di miraggio e l'economia reale soffoca. Se i professori che devono curare la malattia del debito, che nonostante tutto aumenta vertiginosamente, prima di prendere il bisturi in mano, avessero l'esatta dimensione di cosa sta succedendo realmente, non so davvero se non esiterebbero a procedere. Da quando è iniziata la crisi sempre più imprenditori o gente che perde il lavoro si uccide, ma tutto questo è una bazzecola e se si avesse la voglia e la serietà di fare un'indagine, con tanto di numeri, ci sarebbe da inorridire. Intanto, mentre con la spending ci si cimenta in tagli di ogni genere perchè l'Europa ce lo chiede, questa stessa Europa ha sbattuto la porta in faccia ai migranti, perchè dentro i propri confini non li vuole. Ci dà soldi per gestire il soccorso in mare, qualcosina anche per l'accoglienza, per il resto spetta a noi. Noi alle prese con una povertà che genera disuguaglianza e miseria nera che si traduce in perdita del lavoro e di conseguenza della dignità. Tagliare sulla sanità in zone di frontiera, deputate al soccorso di migliaia di migranti, significa che tra non molto dovremmo ricorrere a qualche capo tribù esperto in magia nera che riesca a scacciare dal corpo le malattie chiamate spiriti maligni. Ed in tutto questo, a dare un'occhiata d'insieme a quel che sta succedendo in un Parlamento esautorato dalle proprie funzioni, viene da chiedersi se non sia meglio, per stare nel debito, abolire comuni, regioni e Parlamento stesso e lasciare un paio di plenipotenziari dell'Europa e del FMI, giacchè i governi fantoccio devono stare bene a questi organismi per metterci in salamoia e poi farci crepare.

Foto: Wikimedia ("Palazzo Montecitorio Rom 2009" di Manfred Heyde - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/F...)

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