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 Home page > Tribuna Libera > Il conflitto di interessi è un fatto politico

Il conflitto di interessi è un fatto politico

C’è stato favoritismo? Il governo mi ha favorito? Sono stata scorretta?

No, cara ministra Boschi, non sono queste le domande, a cui deve rispondere.

A queste domande risponde la magistratura.

Il favoritismo del consiglio dei ministri, la sua eventuale scorrettezza non sono il conflitto, ma la consumazione del conflitto; sono l'abuso di potere, il fatto illecito con cui si realizza.

Il parlamento non sta giudicando una sua responsabilità, ma il rapporto tra il suo status di azionista, figlia di azionista e il mandato che ricopre. 

Il Parlamento non sta valutando e sanzionando la violazione di una norma, ma l’opportunità o la necessità di prevenire una scorretta e parziale gestione dell’interesse pubblico. Il Parlamento sta valutando gli effetti della sua permanenza al governo sulla questione Etruria, sulla fiducia dei risparmiatori verso le banche.

Sono queste le domande a cui deve rispondere, signora ministro. La Boschi è gestore di un interesse pubblico? Sì. 

La Boschi è ministro delle riforme? La Boschi è titolare di un interesse privato,o parente di qualche azionista? Sì. 

E' titolare di azioni in Etruria, e figlia di un'azionista dell'Etruria.

Il governo si è occupato e si occuperà di Etruria? Si!

Il governo si è occupato e si occuperà di Etruria.

Chi è gestore di un interesse pubblico, può gestire un interesse privato di cui è titolare? No!

La permanenza della Boschi al suo posto di governo accentua la sfiducia dei risparmiatori verso le banche? Sì, perché solleva il dubbio che la questione, possa essere trattata dal governo con parzialità

Ecco questo è il conflitto, non la sanzione di una responsabilità, ma una misura preventiva che mira a tutelare la imparziale corretta gestione dell’interesse pubblico rispetto all’interesse privato. 

Come vede, sono domande politiche perché il conflitto d’interessi è un fatto politico che coinvolge un soggetto politico, postula una sanzione politica, richiesta da soggetti politici previa un’analisi valutazione politica. 

E giusto mandare via il ministro, perché il politico che ricopre una carica pubblica non è solo quello che fa, ma anche quello che è.

Il conflitto esiste per il solo fatto di essere titolare direttamente o per interposta persona di un interesse privato, in contrasto con quello dello Stato.

E se è parente di un dirigente di una banca, di cui il governo si è occupato o deve occuparsi, questo conta.

Conta, non in astratto, ma con riferimento alla situazione concreta, conta perche solleva sfiducia nell’opinione pubblica, getta un ombra sull’operato del governo, ai provvedimenti che l’esecutivo ha assunto e deve assumere.

Come conta l’assenza del ministro Boschi dal consiglio dei ministri, che ha scudato, gli amministratori delle banche e quindi anche il padre della Boschi, come ammissione e prova del conflitto di interessi.

Certo non è la pistola fumante,l a prova giuridica. Ma conflitto d’interessi non è un fatto giuridico, bensì un fatto politico, che deve essere analizzato e valutato con canoni politici.

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