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 Home page > Tribuna Libera > Il cittadino stremato e l’urgenza di nuove regole in politica

Il cittadino stremato e l’urgenza di nuove regole in politica

Quando dici “Piove governo ladro!” ti accusano di qualunquismo. O di generalizzare, che è sempre arbitrario. Eppure la cronaca politica va poi ad avallare le voci di popolo che, dicevano gli antichi, sono verbo divino. E si resta senza parole, a ripensare a quanti balzelli sopportiamo per risanare il deficit (così almeno ci danno a bere) mentre nei fatti i soldi pubblici vengono letteralmente sperperati, per non dire espressamente rubati a cittadini troppo impegnati a coltivare – spesso anche male – il proprio orticello per guardare più in alto, a monte, verso l’amministrazione: il luogo dove nascono i nostri guai. Perché è inutile fare tanti sacrifici, rinunciare magari alle vacanze estive per pagare le tasse, se poi tutto si rivela inutile davanti alle disinvolte (mala)gestioni del “Batman” di turno e di tanti, troppi supereroi alla rovescia che, per misteriosi motivi, governano questo Paese o ciò che resta di esso.

Ma ormai il nocciolo della questione non è il singolo politicante indagato, arrestato o condannato (uno al giorno ormai). Il problema è che serve un sistema di controllo feroce su ogni operazione che coinvolge soldi pubblici. Eppure questi semplici concetti sembrano incontrare delle resistenze. La presa di posizione di certe istituzioni contro l'antipolitica, ad esempio, che ci viene rappresentata come causa di ogni disgrazia, è dimostrazione di paura e debolezza. I “vecchi” al potere, inutile negarlo, temono il nuovo che avanza. Per me l'antipolitica non esiste. Esistono movimenti che si aggregano fino a farsi partiti, come sempre è successo. Nessuno ha parlato di antipolitica quando sono nati, ad esempio, Forza Italia o Idv. Ma il potere costituito, si sa, ha bisogno di nemici per legittimare sé stesso…

Quello che i potenti devono capire, seppure con colpevole ritardo, è che la società italiana, con la sua democrazia fragile e piena di contraddizioni che ogni giorno offendono il fondamentale principio costituzionale dell’eguaglianza sostanziale dei singoli cittadini, ha oggi a disposizione strumenti non astratti, che possono determinare una svolta epocale a livello di amministrazione del denaro comune derivante dal gettito fiscale. Abbiamo internet, che ha cambiato le nostre vite nel bene e nel male.

Dobbiamo usarlo per mettere online in tempo reale, come quest’epoca che va maledettamente di fretta richiede, ogni singolo pagamento effettuato in nome e per conto di gruppi politici, consiglieri più o meno regionali, sindaci, parlamentari et similia. Solo così potremo sapere, solo così potremo prevenire certe azioni criminali.

È oggi più che mai necessario dare a tutti, a studenti e pensionati, il diritto di monitorare in ogni momento l’operato di quanti rappresentano la collettività nelle ben riscaldate stanze del potere.

Se non si capirà o non si vorrà capire l’urgenza di tale riforma, avremo la riprova della malafede di chi, per usare parole di popolo, vuole comandare solo per farsi i comodi propri, rubare e/o sistemare senza fatica figli, amici e sodali.

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