Il tatuaggio, nuovo libro di Silvia Fasce

Il libro coinvolge ed incuriosisce il lettore per le situazioni rappresentate, che fanno vacillare le nostre certezze, definibili come metafore dell'umana fragilità e del senso di dolente impotenza che proviamo al cospetto dei tranelli di un destino che a volte appare davvero già scritto da una divinità un po' burlona, ma mai banale. Durante la narrazione non poteva mancare l'uso della suspense, secondo l'insegnamento delle grandi tragedie del mondo greco antico: fatti apparentemente senza spiegazione razionale forniscono occasione di sondare alcuni elementi fantastici, dopo che Andrea ha visto la sua vita stravolta da una serie di avvenimenti inattesi che tuttavia si verificano tutti, guarda caso, dopo la comparsa del tatuaggio. Tutto questo produce l'effetto di ridestare quelle ancestrali paure che si nascondono nel nostro animo, su tutte la paura di morire senza aver avuto il tempo di terminare i compiti che il nostro personalissimo destino ci ha assegnato su questa odiosamata Terra. E pensare che Andrea, classico sciupafemmine impenitente, o se preferite "maschio alfa" per usare un lessico più in voga, è un vincente convinto che tutto gli sia dovuto a un semplice schioccare di dita. Dovrà ricredersi e da quel giorno sarà impegnato in una cosa soltanto: cercare di trovare la soluzione al rebus, capire perché tutto questo capita proprio a lui e qual è la vera natura del tatuaggio che porta sulla pelle. I colpi di scena non mancano, fino al giorno in cui il ragazzo involontariamente tatuato scopre che... Il tatuaggio, di Silvia Fasce, immagine di copertina di Marina Sbrissa, Pag. 150, anche in versione ebook