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Il bisogno della motivazione

Cos’è che ci spinge a fare una cosa, ad iniziare un’attività o ad evitarla?

Cos’è che ci spinge a fare una cosa, ad iniziare un’attività o ad evitarla?

L’essere umano ha bisogno di un motivo per impegnarsi in un compito, Murray ne ha identificati tre principali:

1) riuscire in un compito per dimostrarsi capaci;

2) bisogno di sentirsi superiori rispetto agli altri;


3) necessità di creare relazioni intime.

Spesso le persone raccontano di essere motivate a compiere un’azione ma nello stesso tempo sono preoccupate per l’eccessivo sforzo che richiede e per la paura di non riuscire. Una cosa essenziale, è chiedersi se la motivazione nasce dentro di noi, è quindi legata a un nostro valore, a ciò che è davvero importante per noi o se scaturisce dalle richieste dell’ambiente sociale, familiare, lavorativo.

Spesso pensiamo di essere o non essere motivati, nella realtà dei fatti la maggior parte delle persone si trova lungo un continuum ai cui estremi troviamo il dover compiere delle azioni o il volerlo fare. È intuitivo comprendere come la spinta a perseguire un obiettivo si mantiene nel tempo solo quando vogliamo fare una cosa. Ad esempio se vogliamo migliorare la nostra qualità della vita, non perché ci è stato detto dal medico, ma perché sentiamo dentro di noi l’importanza di tale cambiamento, saremo in grado di impegnarci per raggiungere i nostri obiettivi. Dovremo, però, tener conto delle nostre attuali capacità e delle difficoltà del compito che ci siamo posti (Csikszentmihalyi, 2006). La paura del fallimento può essere superata se ci poniamo obiettivi realizzabili che ci permettono di iniziare un percorso. Se stabilisco, ad esempio, l’obiettivo di camminare ogni giorno sessanta minuti e mi rendo conto che non ho la forza sufficiente per realizzarlo, sarà importante iniziare a camminare per un tempo inferiore. In questo modo non percepirò la sensazione di non essere capace o che la sfida è impossibile.

Qualsiasi cosa riusciamo a realizzare nella nostra vita ha richiesto allenamento, perseveranza e sforzo; pensiamo a quando abbiamo imparato a camminare, andare in bicicletta, nuotare.

Chiedersi quanto è davvero importante per noi cambiare, raggiungere una meta e quanto siamo disposti ad impegnarci, sono i primi passi per muoverci verso l’obiettivo che vogliamo raggiungere. Successivamente sarà importante chiedersi “come farò?” ricordandoci che, come disse Seneca, "non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, è perché non osiamo farle che diventano difficili".

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