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Il "Sovranismo Psichico" scandalizza i Sovranisti

In risposta all'articolo di "Osservatorio Globalizzazione" di Andrea Zhok -pubblicato da Agoravox

 Buona lettura

Caro Prof. Zhok, io non ho un’opinione sul diritto o meno di Treccani di ospitare la voce “sovranismo psichico”, mi mancano i fondamenti tecnici per giudicare,

rilevo che Treccani cita la Fonte, il 52° Rapporto Censis, presentato il 07/12/2018 la cui sintesi si trova sul sito CENSIS . Cita anche la definizione esatta: * sovranismo psichico prima ancora che politico" Oltre a vari commenti giornalistici di allora. Ma leggere 20 parole è diventato difficile anche ai professori??

Strano che ad un anno di distanza “i sovranisti” si siano accorti solo ora di un neologismo inserito quasi un anno fa.

Il Rapporto è ben fornito di numeri e tabelle che immagino Lei sia prontissimo a contestare, seguendo un’impostazione “fondata su idee ormai divenute mainstream”: mi fa venire in mente uno scritto, su un argomento diverso, di alcuni anni fa: è molto molto interessante e da leggere con attenzione, ne riporto l’ultimo paragrafo:

"5) Infine, una riflessione amara, che coinvolge anche le mie aspettative passate. Noi tutti, e mi ci metto anch’io, ci siamo abituati sulla scorta di esempi storici ad alzare la guardia di fronte alla censura e all’intolleranza quando venivano da fonti note, ed in forme note (l’archetipo del ‘nazista’). E nel farlo non abbiamo visto crescere, all’ombra autoassolutoria delle rivendicazioni di diritti, altre forme di censura ed intolleranza, fondate su idee divenute oramai mainstream e diventate perciò, che ne siano consapevoli o meno, POTERE. Credo sia ora di svegliarci e di capire che i tempi sono cambiati."

Ecco, a me pare che Lei, nell'articolo su "Osservatorio Globalizzazione", utilizzi esattamente quanto ho evidenziato in grassetto: questo è l'attuale sovranismo.

Spero sia arrivato il tempo di cambiare,

riporto di seguito l’incipit del Rapporto CENSIS:

Dopo il rancore, la cattiveria

"Al volgere del 2018 gli italiani sono soli, arrabbiati e diffidenti. La prima delusione ‒ lo sfiorire della ripresa ‒ è evidente nell’andamento dei principali indicatori economici nel corso dell’anno. La seconda disillusione ‒ quella del cambiamento miracoloso ‒ ha ulteriormente incattivito gli italiani. Così, la consapevolezza lucida e disincantata che le cose non vanno, e più ancora che non cambieranno, li rende disponibili a librarsi in un grande balzo verso un altrove incognito. Una disponibilità resa in maniera pressoché incondizionata: non importa se il salto è molto rischioso e dall’esito incerto, non importa se si rende necessario forzare – fino a romperli – i canonici schemi politico-istituzionali e di gestione delle finanze pubbliche, a cominciare dalla messa in stato d’accusa di Bruxelles. L’Europa non è più un ponte verso il mondo, né la zattera della salvezza delle regole rispetto al nostro antico eccesso di adattismo: è una faglia incrinata che rischia di spezzarsi. Così come il Mediterraneo non è più la culla delle civiltà e la nostra piattaforma relazionale, bensì ritorna come limes, limite, linea di demarcazione dall’altro, se non proprio cimitero di tombe. Gli italiani sono ormai pronti ad alzare l’asticella: sono disponibili a un funambolico camminare sul ciglio di un fossato che mai prima d’ora si era visto da così vicino, perfino a un salto nel buio, se la scommessa è quella poi di spiccare il volo. È quasi una ricerca programmatica del trauma, nel silenzio arrendevole delle élite, purché l’altrove vinca sull’attuale. È una reazione pre-politica che ha profonde radici sociali, che hanno finito per alimentare una sorta di sovranismo psichico, prima ancora che politico. Un sovranismo psichico che talvolta assume i profili paranoici della caccia al capro espiatorio, quando la cattiveria diventa la leva cinica di un presunto riscatto e si dispiega in una conflittualità latente, individualizzata, pulviscolare e disperata, ma non più espressa nelle manifestazioni, negli scioperi, negli scontri di piazza tipici del conflitto sociale tradizionale"

Stavo dimenticando lo scritto che ho ricordato più sopra, altro argomento: è questo , ricorda?

Un Saluto, lasci perdere il disprezzo ed il sarcasmo che trasuda dal Suo articolo, ricordi sempre che le "frasi" vanno riportate complete, cerchi di onorare il Suo essere “Insegnante” prima che “tifoso”. Certo che Lei è un gran bel contorsionista……! 

Es.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.199) 29 novembre 2019 17:26

    Chiosa > Non avere vincolo di mandato non significa poter formulare dei “dictat” e/o promettere bufale.

    La CADUTA è sempre più repentina di qualsiasi ASCESA.

    Meglio evitare clan di Primi Super Cives interessati …

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.157) 29 novembre 2019 19:37
    Enzo Salvà

    Attendiamo la CADUTA, ...... ma l’ascesa sta "stracciando" il tessuto sociale di questo Paese,

    Un Saluto

    Es

  • Di paolo (---.---.---.49) 30 novembre 2019 07:39

    Sarà per un mio limite, ma io di questo"sovranismo psichico" non ho percepito il senso, e men che meno la ratio. E’ pura speculazione intellettuale? Coincide con il vetusto "idemsentire" di bossiana memoria? E’ come la pisciatina che marca il territorio? Oppure è una emerita "strunzata" (per dirla con un francesismo)?

    Caro Enzo (non mi rivolgo direttamente a Zhoc perchè è fuori della mia portata) illuminami con parole semplici ma poi chi è Zhoc e cosa vuole affermare?

    Chissà perchè durante la lettura del link mi risuonava nella testa" Io sono Giorgia, sono una mamma, sono italiana e son cristiana", declinata oviamente in salsa rep, che ormai è diventata virale in rete. Compreso l’orrenda dizione della Meloni che usa la "o" aperta anzichè chiusa, la "b " al posto della "p" , la "d" al posto della "t" ecc.... .Insomma rep romanesco.

    Che Dio ce la mandi buona.

    ciao

    • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 30 novembre 2019 09:35
      Enzo Salvà

      paolo, cosa fai, provochi?: sovranismo psichico è un neologismo inserito nella Treccani, con tanto di spiegazione, ....... "sovranismo psichico prima ancora che politico", frase contenuta nel rapporto CENSIS del 2018 che ho riportato nell’articolo che è inserita nel rapporto Censis quale spiegazione concisa di che cosa sta succedendo agli italiani. 

      Saltano fuori, basta che nel tuo motore di ricerca digiti "sovranismo psichico"> notizie, articoli di siti e giornali sovranisti che se ne sono accorti con un anno di ritardo, e che non vedono l’ora di attaccare qualsiasi cosa abbia a che vedere con quello che loro chiamano "mainstream" cioè tutto ciò che è accettato a livello ufficiale e/o controverso in maniera razionale. La cultura in primis e Treccani è ovviamente uno dei capisaldi dell’insegnamento italiano.

      Volendo si può anche chiamare "destrutturazione" come Osservatorio Globalizzazione spesso propone a firma Garau; è spesso ospite qui su AV. Io certi articoli non arrivo a capirli, capisco giusto che attaccheranno qualcuno, che la destrutturazione é distruzione, che un bell’articolo che parli delle loro proposte "per esteso" e del futuro, "per esteso", che intendono perseguire e come fare per raggiungerlo, spiegato bene, non lo trovi.

      Ho scritto l’articolo perché già l’incipit del rapporto CENSIS cerca di spiegare perché questo paese, nel giro di poco tempo, sia diventato acido, cattivo, intollerante, aperto ad ogni promessa anche la più irrazionale: reazione psichica prima che politica, sulla quale marcia e prospera chi non ti dice cosa farà per te, punta al potere senza se e senza ma, accusando altri di nascondere o proteggere o avere potere, contro tutto e tutti in particolar modo quella parte importante e maggioritaria che non la pensa come te.

      Mi ha fatto pensare, per contro, alla positività tanto per restare sull’attualità, di Sardine e Friday for Future, con i loro propositi di ricerca di fare la cosa giusta, di solidarietà e diritti e di condivisione.

      Andrea Zhok è un Professore Universitario, ebbe una diatriba anni fa con la comunità LGBT, scrisse il pezzo di risposta del quale ho postato il link. il paragrafo 5, gli si ritorce contro. Mi fa letteralmente incazzare perché è un Professore che ha dimenticato che insegnare è diverso da inculcare. 

      Del resto anche sovranità e sovranismo non sono sinonimi, anzi non sono nemmeno lontani parenti.

      Sulla Meloni cosa vuoi che ti dica, è molto carina, se non fosse cattiva di suo i suoi strafalcioni a me sono simpatici e poi a me i dialetti piacciono hanno il senso dei nostri vecchi, della semplice cultura contadina, contengono tanti vocaboli ormai desueti nella nostra lingua, che vengono da lontano: sono storia e cultura, certo é che se parli agli italiani, due o tre cosine dovrebbe provare a sistemarle 

      Un Saluto

      Es.

      (ps: certo che ti alzi presto)

  • Di paolo (---.---.---.49) 30 novembre 2019 17:35

    E allora confesso la mia ignoranza. E’ che a volte si abusa in neologismi. Mi è chiaro il concetto di sovranismo, mentre "sovranismo psichico" mi è sembrata una declinazione verso la patologia, una sorta di identificazione di un disturbo mentale.

    Il termine " sovranismo" individua già di per se la sintesi comportamentale, dovuta ad un complesso di ragioni, di colui che si rinchiude in un perimetro sociale e culturale che ha dei confini ben precisi, rinunciando alla razionalità e agendo su spinte puramente emotive. Ma attacandoci anche "psichico" si sconfina nella neuropsichiatria. Di primo acchito mi sembra un pò esagerato, comunque cercherò di documentarmi meglio.

    ciao

    p.s. ( ho sempre dormito poco, mi resta ancora da capire se è un vantaggio)

    • Di Enzo Salvà (---.---.---.157) 30 novembre 2019 19:16
      Enzo Salvà

      paolo, le mie prime parole sono: io non ho un opinione ..... per manifesta ignoranza. Tu dici che si abusa...di nuovo non ho elementi per giudicare, 

      Nel merito la spiegazione è completa, nessun dubbio sull’autore e sull’espressione. Significato, chiaramente e completamente riportato e non ha nulla a che vedere con patologie se non per evidenziare una situazione che è uscita dagli schemi della politica.

      Dalla spiegazione la mia opinione. 

      In generale: di fronte ad un neologismo vado a cercarne il significato, è neo...... mi sembra il minimo.

      (figurati che l’altro giorno sono andato a cercare il significato di "valetudinario", che neologismo non è, ma io non l’avevo mai sentito)

      Un saluto

      Es.

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