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Il Sindaco di Ladispoli e i pendolari della Civitavecchia - Roma dichiarano guerra a Trenitalia

Dopo la denuncia da parte di Trenitalia dei pendolari per i fatti del 31 maggio scorso (vedi) scende ufficialmente in campo il Sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta.

Il 22 agosto, in un'affollata riunione presso il Comune, iniziata con oltre 45 minuti di ritardo per il mancato arrivo in orario del treno locale con i partecipanti, proprio i pendolari della tratta Civitavecchia-Roma, il Sindaco ha attaccato Trenitalia, affermando che per quel 31 maggio non si può parlare di interruzione di pubblico servizio, in quanto il treno locale era già fermo sui binari da oltre 30 minuti, sotto il sole, con porte chiuse, senza aria condizionata e in una situazione precaria dal punto di vista igienico-sanitario.

La conclusione del Sindaco è perentoria: "Trenitalia deve ritirare le denunce. In caso contrario, aggiunge, il Comune di Ladispoli potrà costituirsi parte civile". L'obiettivo è quello di difendere i cittadini umiliati da Trenitalia.

Occorre ricordare che Ladispoli è uno dei comuni - insieme a Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri e Tarquinia - maggiormente interessato, da oltre trenta anni, dal fenomeno del pendolarismo, causato sia dall'abbandono progressivo da parte di migliaia di famiglie della costosa Roma, sia dal'insufficiente offerta di lavoro per i residenti, sia da un numero crescente di giovani che frequentano corsi universitari.

A questa notevole mole di pendolari, si aggiungono i turisti delle navi da crociera ai quali viene presentato, una tantum ma indelebile a vita, uno spettacolo sgradevole e inaccetabile del nostro paese, un modo lontano anni luce da come deve essere trattato un viaggiatore in una nazione civile.

Ritornando alla riunione di Ladispoli, Paliotta ha sollecitato comunque un incontro con Trenitalia sulle criticità individuate da un documento stilato dai cinque sindaci dei comuni del litorale a nord di Roma e che che era stato inviato oltre che all'azienda ferroviaria anche all'Autorità portuale di Civitavecchia e alla Regione Lazio.

Ed è la Regione Lazio, sia con la giunta Marrazzo che con quella Polverini, l'ente che in questa vicenda ha sicuramente molte responsabilità rientrando il trasporto locale tra le sue competenze primarie.

Appare al momento difficile capire come Trenitalia, impegnata in progetti avveniristici per pochi utenti, e la stessa Regione Lazio, molto lontana nei fatti dalla difficile realtà quotidiana di migliaia di lavoratori e studenti, siano in grado di risolvere i disagi e soprattutto di evitare quella che appare come un'intollerante arroganza: la denuncia dei pendolari.

Alla riunione, hanno partecipato anche Roberto Oertel, presidente del Comitato pendolari, l'avvocato Laura Rossino, l'avvocato del comune di Ladispoli, Mario Paggi, e il senatore del'Idv, Stefano Pedica.

Pedica ha preannunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e un'interrogazione parlamentare in relazione ai fatti del 31 maggio scorso nonché alla situazione generale del trasporto locale sul litorale a nord di Roma.

Per Trenitalia, in definitiva, si annunciano tempi molto difficili perchè, rispetto al passato, c'è almeno un Sindaco schierato dalla parte dei cittadini, è in atto una mobilitazione sostenuta dagli internet media e social forum, ci sono legali pronti a intraprendere non solo iniziative a tutela dei viaggiatori ma anche richieste di risarcimento. Qualcosa sta cambiando, ma a a Trenitalia qualcuno se ne sarà accorto?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.2) 25 agosto 2011 16:23

    Articolo perfetto, la data dell’incontro però è martedì 23. Personalmente, e non sono il solo, sono più che deciso a denunciare Trenitalia per quanto accaduto quel giorno (31 maggio) dove le vittime sono stati i pendolari. Purtroppo i disagi non sono più un’ecczione ma la regola. Trenitalia pensa più alla TAV (Treni Alta Velocità), a noi pendolari è riservata la TAF (Treni Alta Fregatura) e non è una battuta visto che in questi giorni stiamo viaggiando a temperature interne al treno che sfiorano i 40 gradi, ritardi etc. Rosario Sasso - Ladispoli

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.54) 25 agosto 2011 16:48
    Giorgio Zintu

    Penso che sia necessario cambiare atteggiamento nei confronti di Trenitalia e della Regione Lazio che dovrebbe essere il garante e, in parte, contribuente del trasporto locale. Occorre passare da una quotidiana impotenza a forme di denuncia tramite un apposito team di avvocati amici e o pendolari loro stessi.
    Raccogliendo 1 € tra chi vuole cambiare si possono sostenere le spese vive.
    Se le azioni legali si intensificano (ci sono aspetti rilevanti di carattere igienico-sanitario e ambientale) credo che si possano ottenere risultati in un paio di anni.
    Esiste poi il mondo delle associazioni in difesa dei consumatori, sono molte ma contano poco, e alcuni dei pendolari possono premere anche in questa direzione.
    Ci sono tante altre cose da fare, come l’iniziativa di qualche sindaco di buona volontà, ma bisogna fare e, per esperienza, so che da pendolari il tempo è una risorsa poco disponibile.
    In Toscana ho preso qualche treno da Pisa per Firenze, il servizio funziona meglio, un motivo ci sarà...

  • Di (---.---.---.2) 26 agosto 2011 12:29

    Ci stiamo mobilitando, è stato creato un gruppo su facebook http://www.facebook.com/groups/2765... Per fortuna abbiamo la disponibilità gratuita, almeno per la difesa, di un avvvocato di Civitavecchia, abbiamo la chiara presa di posizione e il supporto da parte del Sindaco di Ladispoli che è una delle città ad elevato pendolarismo. Abbiamo intenzione di effettuare una denuncia nei confronti di Trenitalia per i tantissimi disservizi. Adesso basta, non ne possiamo più di subire passivamente. La mobilitazione continua... Rosario Sasso - Ladispoli

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.85) 26 agosto 2011 17:34
    Giorgio Zintu

    Stavo leggendo poco fa che a New York con 4 milioni di pendolari (complessivi), vengono emesse 36 mila giustificazioni per ritardo in un anno. Qui da noi potrebbero creare una altro ministero.
    Comunque mi sembra corretto pensare prima alla difesa, ma in futuro bisognerà attaccare sul piano giuridico.
    Seguirò questa storia.

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