• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Il Pdl aggredisce. E il PD? E Napolitano?

Il Pdl aggredisce. E il PD? E Napolitano?

La sentenza Mediaset sta diventando, ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, la plastica dimostrazione della vera natura costitutiva e funzionale del "Popolo delle Libertà", ma mette in evidenza anche dei silenzi a dir poco imbarazzanti.

Questa volta "L'esercito di Silvio", dopo le manifestazioni contro i giudici sulle scalinate del Tribunale di Milano e le aggressioni verbali contro il pm Bocassini, puntano decisi sulla Corte di Cassazione, ovvero quella istituzione chiamata ad esprimere un parere definitivo sulla "sentenza Mediaset" che vede condannato in secondo grado l'imputato Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione per evasione fiscale, 5 anni di sospensione dalle cariche istituzionali e sopensione dei diritti legali.

Sono letteralmente furibondi. Il quotidiano di famiglia Il Giornale titola: "Assalto giudiziario al Cav, il Pdl ferma Camera e Senato, salta il vertice di maggioranza", parla di blitz della "Caddazione" (il sangue agli occhi produce anche refusi), l'avvocato Coppi, principe del foro chiamato di recente al capezzale di Silvio per rimpiazzare i presunti "insucessi giudiziari" del duo Longo e Ghedini, dichiara: "Sono esterefatto, mai vista tanta rapidità"; il direttore Alessandro Sallusti si spinge ancora oltre con un titolo di fondo che è tutto un programma: "BANDITI DI STATO".

Ma perché, perché questo improvviso sussulto, perché questa improvvisa montata incontenibile di indignazione? In fondo si sapeva che Berlusconi era in attesa di giudizio definitivo, quindi qual è il fatto nuovo?

Il fatto nuovo è che la Corte di Cassazione ha recepito una segnalazione della Corte di Appello (quella che ha confermato la condanna in 2° grado) sulla base della quale, in conseguenza di calcoli più accurati sulla lunghezza dell'intero iter processuale, c'era il dubbio che la data prevista e inizialmente fissata per Ottobre per la sentenza definitiva potesse arrivare fuori tempo massimo, ovvero che c'era il rischio concreto della prescrizione. Ovvio che una Corte di Giustizia che abbia un minimo di decenza istituzionale non può farsi scadere una sentenza in mano. Pertanto, visto che dai calcoli complicati, districandosi nei meandri degli artifici posti in campo dalla difesa dell'imputato, la data a rischio era a partire dal 1° settembre, hanno deciso di anticipare al 30 luglio la data della seduta.

Apriti cielo! Non l'avessero mai fatto, ma come si sono permessi, ma cos'è questa improvvisa "accelerazione"? Brunetta: "Cassazione aberrante". Le ingiurie e le aggressioni verbali sono state tali e tante che perfino il presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce ha dovuto fare un richiamo alla moderazione del linguaggio. Appello caduto letteralmente nel vuoto.

Ma torniamo alla "inusitata rapidità processuale di Coppi" così capiamo meglio chi siano e cosa vogliano o volevano ottenere questi galantuomini difensori del diritto e della legalità. Il processo penale Mediaset dura da circa dieci anni, nel frattempo sono intervenute leggi "ad personam", la ex Cirielli in virtù della quale metà del reato andava in prescrizione a Settembre, due decreti Alfano poi giudicati incostituzionali ma che hanno allungato l'iter processuale, leggi che comunque hanno in parte sostanziosa svuotato i capitoli di imputazione (vedi il falso in bilancio) e ridotto i periodi temporali di imputazione dei reati, poi i legittimi impedimenti dell'ex premier legati all'azione di governo e gli impedimenti per malattia (vedi uveite). Ridendo e scherzando un processo penale che in un paese normale, senza la possibilità di leggi ad hoc e artifizi vari, si completa in due, massimo tre anni sta andando avanti da un decennio. Dieci anni e questi gridano alla "indebita accelerazione" ( ?! ). E il lato comico o paradossale della vicenda è che chi oggi grida alla luna sono gli stessi che volevano "istituire il processo breve". Ma breve per chi?

A prescindere dal fatto che la sentenza non è scontatamente di condanna e quindi Silvio potrebbe, in linea teorica, anche essere assolto perché il fatto non sussiste, dunque perché questo livore? La risposta è semplice e scontata: perché ovviamente si puntava, come al solito per gran parte dei procedimenti che hanno riguardato il Cavaliere di Arcore (circa 34 per reati di varia natura), alla gradita ed auspicata "prescrizione per decorrenza dei termini" che poi i media amici (circa 3/4 dell'informazione italiana) avrebbero trasformato in comoda e premiante "assoluzione piena perché il fatto non sussiste". In subordine era accettabile la parziale prescrizione di metà dei capitoli di imputazione che avrebbe abbassato la condanna sotto i tre anni e mandato in vacca l'interdizione dai pubblici uffici. Osvaldo Napoli, ex parlamentare del PdL ed attuale sindaco di un paese della cinta torinese, ha dichiarato stamani su La7: "Ci vogliono eliminare dal Parlamento per via giudiziaria". Ci vogliono, non lo vogliono, con una evidente identificazione dei pidiellini nella sorte del loro "capo", come lo ha proprio definito il buon Osvaldo, non leader ma "capo " come nelle migliori famiglie. Quindi è evidente che il Pdl è Silvio Berlusconi e il resto è tutto contorno messo in piedi all'uopo.

Intanto il Pdl ha chiesto un giorno di sospensione dei lavori parlamentari in segno di protesta e, udite bene, il Parlamento ha approvato. Nel frattempo, a corredo e vista la contestazione che Silvio ha subito a Brescia, hanno presentato un disegno di legge che "vieta la contestazione" (ne sapremo di più). Insomma chi tocca Silvio muore. In segno di protesta i parlamentari grillini si sono tolti giacca e cravatta ed hanno inscenato un sit-in davanti al Parlamento. Siccome non contano niente non se n'è accorto nessuno.

E il PD? Che diamine, il PD reagisce ma che vi credete. Dopo avere per bocca di Orfini, Civati, La Torre, lo stesso Letta ecc. "sussurrato" che non va confuso il piano giudiziario personale di Silvio Berlusconi con il governo di "larghe intese", parole cadute nell'indifferenza praticamente generale, hanno preso atto con un fair play degno di miglior causa delle dichiarazioni di Alfano, Brunetta e soci che se Berlusconi viene condannato automaticamente scatta il reset del governo. Condanna Berlusconi = fine del governo Letta, questa l'dentità messa in campo dai maggiorenti del Pdl. Allora i piddini sollecitati da più parti ad atti un po' più "decisi" di un flebile sussurro impavidi hanno convocato una assemblea generale per "prendere posizione" sulla vicenda.

Avete capito bene, l'alleato di governo sta compiendo atti di gravità inaudita contro un potere costituzionale indipendente come la magistratura, mette sotto schiaffo il Parlamento bloccandone i lavori su questioni che riguardano il loro "capo" e che fanno i piddini? Si riuniscono per decidere che fare, fermo restando, come da consuetudine, che si spaccheranno in tre o quattro posizioni e non verranno a capo di nulla. Insomma niente di nuovo sotto il sole.

E il Presidente Giorgio Napolitano? L'artefice principe di quella accozzaglia indegna ancorché obbligata che si chiama "governo di larghe intese" suggerisce di abbassare i toni. Lo fa con "viva e vibrante" silenziosità istituzionale e per essere ancora più vago e che non ci siano altre interpretazioni, invita "magistratura e politica ad abbassare i toni". "Occorre leale collaborazione tra le parti in un contesto di tensioni e difficili equilibri". Come smorzare un tram in corsa con una racchetta da tennis.

Trovatemi un Ponzio Pilato migliore di questo, se ci riuscite.

 

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.40) 12 luglio 2013 11:57

    Mio caro Paolo,
    chiamiamo le cose, i fatti e le persone con i loro nomi corretti: questi qui non sono nè Ponzio Pilato nè "compagni che sbagliano", questi qui sono chiaramente COLLUSI, cioè in malafede e in accordo con Berlusconi.
    Lo si è visto chiaramente quando 101 elettori PD hanno dichiarato che avrebbero votato Prodi e poi hanno fatto il contrario, per arrivare poi a rieleggere Napolitano. Nessuno di quei 101 è onesto, e probabilmente ci sono anche altri disonesti, che però hanno preferito non esporsi.
    Si può disquisire sul fatto se si sono corrotti strada facendo o se invece lo sono sempre stati e si sono (o sono stati) infiltrati nel PCI, ma che oggi siano dei collusi è fuori discussione.
    GeriSteve

    • Di paolo (---.---.---.132) 13 luglio 2013 07:25

      Hai assolutamente ragione ,termine riduttivo ,definirlo Ponzio Pilato è stato un indebito eufemismo . Collusi è il termine esatto e si è visto anche in occasione della votazione per la sospensione dei lavori parlamentari richiesta dal Pdl .

      Questi sciagurati pseudo sinistrorsi , ormai del tutto margheritati , continuano a giustificarsi con la scusa " in fondo erano solo poche ore " .Non riescono neanche a capire la portata devastante del messaggio che hanno prodotto.
      Ridicoli imbecilli che stanno per rimettere in sella Grillo e stanno facendo il gioco di Silvio.Non ne beccano una neanche per sbaglio.

      Siamo messi male Geri ,molto male .
      ciao e grazie per la precisazione assolutamente pertinente.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares