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 Home page > Attualità > Europa > Il Parlamento Europeo e i giovani: Youth on the move

Il Parlamento Europeo e i giovani: Youth on the move

Il Parlamentare europeo Marco Scurria, coordinatore del PPE della commissione Cultura Giovani e Media risponde alle nostre domande con molta cordialità, mostrandosi disponibile al dialogo e al confronto. Per capirci, una sorta di capogruppo nel Partito Popolare Europeo per l'Italia.

Onorevole, ci parli della tua attività al Parlamento Europeo

Youth on the move è la nuova strategia europea per la gioventù, un'iniziativa fondante all'interno della “Strategia UE 2020” che comprende alcuni importanti obbiettivi, quali ad esempio la riduzione dell'abbandono scolastico, l'inserimento nel mondo del lavoro, la conoscenza delle lingue europee, l'esperienza della mobilità... Tutta una serie di obbiettivi per promuovere la gioventù, come ad esempio l'Erasmus, Gioventù in azione, Life Long Learning, finalmente l'Europa si sta dotando di una strategia per i giovani.

Da cosa nasce questa esigenza e il bisogno di occuparsi dei giovani da parte dell'Europa?

O l'Europa investe sui giovani o non esisterà, è una sua necessità. Le crisi finanziarie politiche ed economiche colpiscono i più giovani, la vecchia generazione si basava sul concetto di Stato nazione, che oggi non ha più motivo di essere, quasi.

Da oggi non sarà più così, poiché le decisioni devono essere integrate in un giovane contenitore chiamato Europa.

Youth on the move” è un quadro per migliorare i sistemi europei di istruzione e formazione, nella proposta di risoluzione presentata al Parlamento Europeo, è una delle sette iniziative faro nella strategia Europa 2020 per la promozione e la crescita economica sostenibile ed inclusiva. Le azioni chiave sono 28, i giovani del domani devono sviluppare competenze per competere nell'Unione Europea. Si applicherà in sinergia con le attività di “un'agenda per le nuove competenze e nuovi posti di lavoro”; i programmi saranno sottoposti a revisione per un sostegno nel contesto del prossimo quadro finanziario. L'iniziativa godrà dei finanziamenti europei e di fondi strutturali. Meno di un terzo della popolazione dell'Unione Europea ha un titolo d'istruzione superiore, negli Stati uniti il 40% e oltre il 50 % in Giappone. Addirittura il 14,4% dei giovani tra i ragazzi dell'Ue ha abbandonato la scuola prima di finire le superiori. Il 21% è disoccupato, si stima che nel 2020 il 35% dei posti di lavoro richiederanno qualifiche di alto livello (oggi 29%), ovvero 15 milioni di nuovi posti.

La partecipazione attiva e la cittadinanza coinvolgono, nel processo democratico, i votanti europei che hanno partecipato ad un Erasmus erano il doppio rispetto ai non partecipanti, si sviluppano quindi competenze chiave e la promozione della società civile europea.

La strategia si orienta su varie linee d'azione, (il programma proporrà una raccomandazione del Consiglio per abbassare il livello di abbandono scolastico)

Apprendimento permanente: il 2011 è l’anno europeo del volontariato sociale, la società della conoscenza propone nuove sfide: un nuovo programma per la riforma, valutazione delle università; i costi economici di una sottoprestazione educativa sono molto più elevati rispetto ai costi della crisi finanziaria, l’autonomia delle università è necessaria, ma queste hanno una forte responsabilità nei confronti della società.

L’iniziativa “Il tuo primo posto di lavoro in Eures” supporterà i giovani e la ricerca del lavoro in un contesto europeo, “Erasmus per i giovani imprenditori” incentiverà la mobilità. Importante il ruolo dei servizi per il pubblico impiego, fondamentali per i giovani.

Istituzione ricerca e innovazione: il triangolo della conoscenza, la comunicazione tra università e impresa deve aumentare l’occupabilità degli studenti.

Uno studio è in atto riguardo un possibile sistema europeo di prestiti agli studenti per incentivare la mobilità nell’istruzione all’estero, i programmi di istruzione e formazione esistenti saranno oggetto di un riesame nel quadro finanziario post-2013.

In ultimo la discussione in Parlamento è sull'organizzazione dell' Erasmus che scadrà nel 2013, e anche di Erasmus Mundus, il programma Media sul finanziamento di film e documentari, moltissimi sono gli argomenti che appassioneranno i giovani Italiani insieme ai loro coetanei europei.

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