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Il Papa, Pannella e Bertinotti

L’entusiasmo per il papa argentino sembra non avere limiti.

Già un anno fa mi stupivo di come numerosi esponenti dell’intelligencija di sinistra o, addirittura, dell’area radicale (che sembrava essere uno degli ultimi bastioni di resistenza all’invadenza clericale) si fossero uniti nell’applauso ammirato di coloro che vedono nelle parole del Papa «una rivoluzione che proprio non c’è».

E scrivevo: «I valori non negoziabili sono e restano “non negoziabili” anche se, dice il Papa, “non è necessario parlarne in continuazione”; per poi ammettere - su Civiltà Cattolica - di essere uno che “sa come muoversi”, che è “un po’ furbo”. Ed essendo un po’ furbo - mentre molti altri, nel frattempo, stanno dimostrando di essere parecchio tonti - chiacchiera, chiacchiera tanto, per non dire sostanzialmente niente; cioè per lasciare tutto esattamente come la dogmatica vuole».

Ne abbiamo varie conferme, attualissime. Ad esempio quando Bergoglio sostiene che l’obiezione di coscienza dei medici, in merito ad aborto ed eutanasia, sia “segno di fedeltà al Vangelo". E che quindi è un abominio pensare che sia “un aiuto alla donna favorire l'aborto, un atto di dignità procurare l'eutanasia, una conquista scientifica 'produrre' un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono".

Il Papa del “chi sono io per giudicare” che ha commosso tanti ingenui getta la maschera e giudica. Eccome se giudica.

Ma ovviamente sono molti i cittadini italiani che la pensano diversamente.

Pensano ad esempio che sì, sia un aiuto alle donne abortire in ambiente ospedaliero protetto e sicuro, invece che nelle mani di una mammana, come succedeva una volta, mentre quelle con i soldi se ne andavano comodamente all’estero, nelle cliniche serie. Dove, tanto per dire, un obiettore di coscienza, se c’è, non fa il ginecologo o l’ostetrico, ma cambia specializzazione, perché le “difficili scelte” di cui parla Bergoglio si pagano di tasca propria, di persona, se sei una persona seria. Le proprie "difficili" scelte non si fanno pagare agli altri.

E tanti pensano anche che sì, sia un atto di dignità morire - in accordo con il medico curante – quando le sofferenze fisiche sono ormai insopportabili, inevitabili e senza speranza; e che sì, avere un figlio sia un diritto, nel caso una donna lo voglia, ma non riesca ad averlo per problematiche di tipo medico che le impediscono di “avere un dono” (da chissà chi).

Visto che la scienza lo permette non si capisce perché aspettare le bizzarrie di una natura (sarebbe questo il dio di cui si parla?) cui gli esseri umani peraltro si contrappongono da quando hanno inventato l’ombrello. 

Insomma, avete per caso sentito dire che sia cambiato qualcosa nelle posizione della Chiesa in merito a contraccezione, aborto, matrimonio per gli omosessuali, fecondazione assistita, eterologa, fine vita eccetera? Non sembra proprio. Quindi la rivoluzione dov’è? Non si sa (a meno che per "rivoluzione" non si intenda quella astrale che immancabilmente torna al punto di partenza).

Il problema non è che il Papa dica queste cose. Un Papa fa il suo mestiere di Papa, è logico. Che è quello di interferire (o "indirizzare", se preferite) nella vita delle persone in merito ai fondamentali della vita umana per diffondere ad infinitum l’ideologia della setta cui appartiene, spacciandola per diritto naturale.

Il problema è di chi vede in un banale predicatore di cose dette e ripetute da millenni un rivoluzionario. E la rivoluzione che non c’è, ahinoi, miete consensi.

Gli ultimi entusiasti aficionados sembrano essere i due grandi chiacchieroni del panorama politico italiano, Marco Pannella e Fausto Bertinotti. Del primo si sa, dicono i giornali, che è rimasto improvvisamente «affascinato dalla figura di Cristo: ne parla talmente spesso dai microfoni di Radio Radicale da provocare stupori e qualche malumore tra gli ascoltatori. Ma soprattutto è stregato da Papa Francesco, con il quale ha ormai stabilito una consuetudine di rapporti».

E vabbé, contento lui; il segno distintivo di Pannella è che, dopo un poco che parla, diventa impossibile seguirlo. Così la sua reale capacità di incidenza sulla vita pubblica, quando non è supportato da Emma Bonino, è scarsa. Ma non ci dimenticheremo certo le sue (loro) battaglie del passato, in nome di quei diritti civili che ci hanno permesso di avere leggi su divorzio e aborto degni di una società civile (per quanto sempre sotto attacco).

E se alla sua età si innamora di un Papa, pazienza. Non per questo le battaglie radicali saranno sparite dalla storia italiana e tantomeno dimenticate. Né saranno dimenticate le tante proposte di referendum che hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica temi scottanti di una società arretrata e ottusa; che oggi sarebbero leggi dello stato se la gente, soprattutto a sinistra, non fosse così ottusamente "distratta".

Il secondo, quel Bertinotti che invece alla vita politica italiana non ha dato pressoché niente se non ammirevoli completi ton sur ton, non si tiene proprio. E, secondo una sua vecchia prassi affabulatoria mai dimenticata e, purtroppo per noi, piuttosto efficace, appena ne ha avuto la possibilità è salito in cattedra a dire all’universo mondo che il comunismo è fallito, ma che il cristianesimo invece è vivo e lotta insieme a noi.

Merito di chi? Potevate immaginarlo, visto che il nostro, insieme al cattocompagno Vendola, non ha mai nascosto una particolare passione per le lettere di Paolo di Tarso. Merito dunque dell’apostolo delle genti, colui che predicò la resurrezione di Gesù avendo vagheggiato un incontro di persona con il messia (dopo morto, sia chiaro) sulla via di Damasco.

E proprio a lui dobbiamo, Bertinotti docet, se il concetto di uguaglianza ha fatto finalmente capolino nella storia del mondo.

Per cui “non c’è greco né giudeo, non c’è uomo né donna, non c’è schiavo né padrone” (vale a dire la lettera ai Galati) manda in sollucchero l’elegante vate della rifondazione del comunismo che ci legge, appunto, una acclarata similitudine con il comunismo stesso. Che poi l’uguaglianza sia “in Gesù Cristo” o “in spirito” e non in questo mondo, a lui che mai potrà importare?

Eppure non dovrebbe ignorare, ad esempio, che quando lo schiavo Onesimo fuggitivo si rifugiò dall’apostolo - avendone (pure lui) frainteso il messaggio - quello pensò bene di chiarire che uno schiavo se ne deve stare buono buono al suo posto, cioè sotto padrone. E lo rimandò indietro. Ché l’uguaglianza verrà dopo, casomai; dopo morto.

Quando si dice prendere lucciole per lanterne.

E Paolo insegna che: «La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione» perché «non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione» e perciò essa «potrà essere salvata partorendo figli». Qualsiasi persona dotata di media intelligenza capisce che la donna è - per l'apostolo - colei che trascina nella perdizione.

Primo momento di quella demonizzazione del femminile che ha devastato l’occidente cristianizzato per quasi duemila anni. Da cui le donne possono venir fuori solo sfornando figli e ripetizione per salvarsi. Sempreché ricevano “il dono”, sennò niente.

Non ci vuole molto a capire che di eguaglianza non ce n’è né poca né punta. Se non in una dimensione dove «il maschio non sia maschio né la femmina sia femmina». E comunque nell'alto dei cieli.

Bella prospettiva.

 

Foto: Leonora Giovannazzi/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.174) 17 novembre 2014 11:13

    Caro Fabio ,dire che mi hai tolto le parole di bocca è riduttivo , naturalmente molto meglio di quello che avrei potuto fare io e per questo ti ringrazio.

    L’operazione Bergoglio è una operazione di distrazione di massa ,peraltro ben pianificata e costruita .Serve ad offrire una immagine di facciata ripulita dagli scandali in cui è immersa (da sempre) la Chiesa e per dare un appoggio politico più credibile alla rinata Democrazia Cristiana (PD) di Matteo Renzi .
    Nessuno può pretendere che un Papa si comporti laicamente , certo , ci mancherebbe altro , ma chi è laico ha il dovere morale e politico di opporsi con tutte le forze all’integralismo religioso che sta riaffiorando nel paese .Invece stiamo assistendo ad una prostituzione etica che fa schifo .
    Guarda il governo Renzi ,tutti ferventi cattolici ,nessuno escluso ; l’osservanza religiosa è diventata il discrimine fondamentale per le scelte istituzionali.
    Su Pannella stendo un velo pietoso . Non mi è mai piaciuto anche se ho condiviso alcune sue battaglie di civiltà .Bertinotti ,Vendola e compagnia bella sono invece le solite volpi logorroiche che fiutano l’aria che tira .
    ciao

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 17 novembre 2014 11:35
    Fabio Della Pergola

    Grazie per il commento, Paolo. Inutile dire che sono d’accordo su tutto quello che hai scritto. Con un po’ di dispiacere, da parte mia, per Pannella. Non per una particolare simpatia, ma proprio per le battaglie di civiltà che ha condotto nella sua carriera politica. Di Bertinotti invece non ricordo nulla di significativo, se non la capacità indubbia di entusiasmare a parole, salvo poi non concludere mai niente.
    Di Vendola poi, dopo l’intercettazione della sua telefonata con il rappresentante dell’ILVA (mentre la gente di Taranto moriva di cancro) non posso che pensare quanto di peggio. Ti saluto.

  • Di (---.---.---.49) 21 novembre 2014 14:36

    Con questo articolo i miei pensieri si traducono in esatte parole. Grazie!


  • Di (---.---.---.229) 26 novembre 2014 17:39

    Caro Fabio, quando la finirà di parlare a vanvera?
    E. Lualdi.

  • Di (---.---.---.229) 27 novembre 2014 17:31

    Certo fabio, ognuno di noi è dotato del libero arbitrio, che equivale ad essere liberi di fare e dire quello che si vuole, Buona serata.

  • Di (---.---.---.12) 27 novembre 2014 18:05

    E’ vero Lualdi, ma aggiungerei che non solo siamo tutti dotati di libero arbitrio, ma che viviamo anche in una società aperta e democratica. Perché sono le leggi democratiche, non solo il libero arbitrio, a permetterci di parlare e scrivere. Che permettono cioè a tutti di esprimere liberamente le proprie idee ed opinioni, nel rispetto delle norme e delle altrui libertà, ma anche con piena libertà di critica (che non significa fare il troll, ma qui non mi riferisco a lei). 

    Cosa che - mi sembra di ricordare - la Chiesa nei suoi molti secoli di potere temporale non solo ha impedito con le leggi, ma anche con la forza bruta. Fino al rogo di libri e, già che c’era, pure di persone. Cosa che hanno poi fatto anche altre "chiese" come quella nazista e quella stalinista, come quella franchista e dei vari regimi militari sudamericani ai quali la chiesa era, ahinoi, piuttosto "vicina". Cerchiamo di non scordarci la storia perché un sacco di gente ci ha lasciato la vita per permettere a tutti noi di essere liberi di dire quello che vogliamo. Il minimo che dobbiamo fare è ricordarcelo.

    Saluti

    FDP

  • Di (---.---.---.229) 27 novembre 2014 18:22

    Certo ma deve riconoscere che, paradossalmente se vuole, c anche la chiesa a contribuito a rendere il mondo, almeno in occidente, più libero. Poi se vuole parliamo anche dei danni fatti dal comunismo, che non sono tanto diversi da quelli fatti in nome del cristinesimo. Il vero problema Fabio non è la destra o la sinistra ma l’uomo...

    • Di (---.---.---.12) 27 novembre 2014 18:32

      Non so a cosa si riferisce. Per quanto ripassi mentalmente la storia non vedo proprio quale attività di difesa della liberatà abbia mai avuto la Chiesa. A meno che lei non si riferisca alla attività anticomunista. Che peraltro si poteva risparmiare perché ci avevano già pensato il fascismo prima e gli accordi di Yalta poi. Il risultato finale è che la Chiesa non ha affatto difeso la libertà, ma ha ampiamente contribuito a imporre una mentalità retrograda alla società. Cosa di cui ancora soffriamo in abbondanza. Ma, ovviamente, questa è la mia interpretazione.

      p.s. dei danni fatti dal comunismo, come vede se rilegge il mio commento precedente, ho già parlato. Anche se ho usato il termine "stalinismo" perché del comunismo in senso leninista abbiamo ben poche prove che sia mai stato illiberale. Tranne che ha impedito all’aristocrazia la "libertà" di fare quello che faceva... ma non sarà mica zarista vero ?

  • Di (---.---.---.229) 27 novembre 2014 18:53

    Fabio lei sta solo cercando di portarmi fuori strada, decentrando il nucleo del mio discorso su aspetti che, in sostanza poi, non farebbero altro che riconfermare la mia teoria : l’uomo è la causa di tutti i suoi mali.

  • Di (---.---.---.12) 27 novembre 2014 19:10

    D’accordo. Non c’è altro "essere" oltre l’uomo. Quindi o la causa del male è nella natura (crisi climatiche, virus, eccetera) oppure nell’uomo. Ma l’uomo si è dato delle istituzioni. Quindi non è solo legittimo, ma è tassativo riferirirsi alla storia delle idee, delle culture e delle istituzioni, non ad un "generico" uomo.

  • Di (---.---.---.229) 28 novembre 2014 18:08

    non è che non c’è altro essere oltre che l’uomo, e che l’uomo è dotato di libero arbitrio e quindi ricade tutta su di lui la responsabilità del male che si autoinfligge. E leggittmo rifarsi alle istituzioni, anzi , ma chi ha creato queste istituzioni ?????????? l’iumo. Fabio i suoi ragionamenti mi fanno venire in mente la scena del cane che si morde la coda...
    Chiedo scusa per la risposta stringata , oggi giornata nera...il lavoro mi assilla.
    Buona serata Emanuele Lualdi

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 28 novembre 2014 18:26
    Fabio Della Pergola

    e io che ho detto ? sono ateo e per me non c’è altro oltre l’uomo; quindi l’uomo è responsabile di tutto. Ma questa è una concettualizzazione astratta se non entra nel merito di chi, come e quando ha deciso di creare quelle istituzioni e chi, come e quando ha deciso che quelle istituzioni operassero in quel certo determinato modo.
    Quindi non si può generalizzare in modo che chiunque è colpevole di quello che ha fatto qualcuno; troppo facile. Gli ebrei e i nazisti sono ugualmente responsabili di Auschwitz ? Le streghe bruciate sul rogo sono corresponsabili dei vescovi che ce le mandavano ?
    Qui l’unico che si morde la coda mi pare lei.
    Comunque... buona serata !

    FDP

  • Di (---.---.---.229) 9 dicembre 2014 11:38

    infatti la differenza tra il mio pensiero è il suo non è cosi diversa , solo che io aldila di tutto metto Dio lei il nulla. Come le ho già detto una volta , Dio esiste , eccome se esiste poi sta a lei decidere se accettare o no questa verità.
    Chiedo scusa per la risposta in ritardo ....
    Buona giornata.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 9 dicembre 2014 11:52
    Fabio Della Pergola

    L’opposizione Dio-Nulla è impropria, anzi i mistici fanno coincidere Dio con il Nulla, casomai. Io ci metto un’ipotesi di energia immutabile o qualcosa di simile che prima o poi i fisici spiegheranno. Ma naturalmente NON qualcosa o "qualcuno" dotato di intelligenza e volontà propria, ovviamente. L’affermazione "dio esiste, eccome" è naturalmente paradossale, lei se ne renderà conto, vero ? Né più né meno del Grande Spaghetto. Ma non si offenda; in fondo è lei che viene a commentare i miei articoli, non viceversa. Buone feste.

  • Di (---.---.---.229) 9 dicembre 2014 12:15

    Non mi offendo , ci mancherebbe, non ha dette niente di offensivo. Buone feste anche a Lei.

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