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Il Fiore di Novembre: realtà o sogno?

Ad un mese dall’apertura della seconda edizione del Triennale Design Museum e proprio nell’ambito del Creative Set che affianca l’esposizione Serie e Fuori Serie, martedì 21 aprile è stata inaugurata la spettacolare mostra Il fiore di Novembre.

Questa installazione dell’architetto Fabio Novembre dà il via, anche in corrispondenza delle manifestazioni milanesi del FuoriSalone, al susseguirsi di alcune mostre temporanee che verranno allestite fino al 2010 per valorizzare e dare voce alla sperimentazione dei giovani designers. Il fiore di Novembre non è una mostra monografica né una retrospettiva; è un modo innovativo per avvicinarsi e conoscere non solo la creatività di Novembre, ma anche il suo modo di pensare un progetto e di concepire le cose del mondo. Come un fiore, appunto, la creatività si svela e si mostra gradualmente all’attore-visitatore che si aggira fra i petali e come un’ape si nutre e si arricchisce del polline che lo stesso fiore gli offre.

L’artista ha voluto sottolineare che questo suo progetto non convenzionale deve essere concepito come fosse un sogno che si racconta proprio nella rappresentazione estetica di alcune grandi tematiche. Gli oggetti di design si confrontano con le fonti d’ispirazione che li hanno concepiti: dall’acqua alla forza di gravità, dal caos all’ordine, dalla città alle persone, dalla bellezza all’amore: molteplici stimoli visivi completano e arricchiscono in maniera originale questo percorso.

Il fiore si fa metafora di vita attraverso il quale l’artista declina il suo senso estetico: petalo dopo petalo, il fiore di Fabio Novembre si schiude mostrando ogni suo particolare, fino a permetterci di arrivare al cuore, dove altri fiori si riflettono in attesa che i visitatori si riconoscano essi stessi come fiori nella grande parete a specchio. Oltre il cuore, nel backstage viene svelato su diversi schermi il segreto dei progetti raccontati in prima persona dall’artista.


Dismessi i panni dell’attore, chi visita la mostra può diventare spettatore: dalla piccola gradinata si osserva il teatro del fiore che gli altri visitatori stanno esplorando. Il viaggio-spettacolo si completa con la lirica della colonna sonora ideata da Giuliano Sangiorgi (il cantante dei Negramaro), che è riuscito a interpretare e rendere in suoni la visione calda e onirica del progetto di Novembre.

Il designer, dunque, sperimenta. Gioca con le forme e si mette in gioco. Svela al pubblico i suoi sogni, i suoi incubi, le sue debolezze e il suo mondo culturale. Ai visitatori non resta che emozionarsi, unire le idee ai progetti realizzati e chiedersi all’uscita se tutto ciò sia realtà o sogno.

Francesca Misiano


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