• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Il Consiglio di stato respinge il ricorso del MIUR. Gelmini fuori (...)

Il Consiglio di stato respinge il ricorso del MIUR. Gelmini fuori legge

La strada che ho imboccato per il mio compito supremo, distruggere la scuola pubblica, compito che mi è stato affidato in una notte senza luna, quando si vedeva solo il luccichio degli occhiali di Tremonti, questo compito non è come vorrei, esente da resistenze.

Ti racconterò oggi la mia ultima disavventura.

Il Consiglio di Stato (cosa sia non chiedermelo, sarò anche laureata in legge, ma sai che passavo il tempo sui banchi di scuola a colorare le figurine coi ritratti di Berlusconi, coi capelli, senza i capelli, con diverse sfumature di capelli...), allora questo consiglio mi ha dato torto. A me! Che sono la stella polare della scuola privata, che sono la musa ispiratrice di ogni morboso sforbiciatore, che sono il ministro dell'istruzione più ignorante della storia della Repubblica, cosa di cui meno gran vanto. Pensa dopo il TAR (ma che è 'sto tar? Sarò anche laureata in giurisprudenza, ma sai che durante le ore di lezione imparavo tecniche di memorizzazione per poter diventare in futuro la portavoce dei miei signori e padroni?), anche il Consiglio di Stato mi dà torto e adesso caro diario?

Dal tremendo luccichio delle lenti di Tremonti avevo avuto l'ordine di distruggere la scuola pubblica in vari modi, ad esempio anche diminuendo le ore di lezione per tutti: un doppio risparmio per lo Stato: soldi e cervelli. Il miracolo s'era compiuto facendo partire la riforma delle superiori non solo nelle prime ma in tutte le classi. M'era parsa un'idea tanto bella, innovativa, ero certa che almeno gli studenti avrebbero esultato, da 36 avrebbero d'un botto fatto solo 32 ore!

Nelle II, nelle III, nelle IV dei Tecnici e nelle II e nelle III dei Professionali avevo tolto le materie più brutte, la matematica, un po' di italiano, le materie specifiche... insomma tutta una leggerezza. Non sono stata capita si sono lamentati, hanno detto che se uno si iscrive a un certo tipo di scuola non gliela possono cambiare così. Hanno reclamato il diritto alle 36 ore e a fare tutte le materie. Sono pazzi davvero, fosse successo ai miei tempi!

E adesso che faccio?

Forse ho un tantino esagerato, ma quando si comincia a sforbiciare ci si prova gusto.

Adesso dovrò mica rivedere tutto, rimettere tutte quelle ore e riassumere tutti quei precari che tanto con lo sciopero della fame si erano già così ben abituati a fare economia?

Sentirò cosa mi ordinano... no non la legge chi la capisce quella? Io la legge non so proprio cosa sia, no, sentirò i miei capi, Tremonti, Berlusconi (che magari mi darà figurine nuove). Sono sicura che troveremo il modo di fare in piena libertà quello che vogliamo, chi se ne frega del TAR, del Consiglio di Stato, diremo che il parere non è vincolante, che ormai sarebbe il caos, che non cambierà niente... ma sì, mandano giù di tutto questi italioti, manderanno giù anche questa.

E magari il Bossi ci darà una mano: col parere di questi porci romani, dirà, mi pulisco... e tutto finirà per il meglio.

Caro diario a presto, vado a imparare a memoria la risposta al Consiglio di Stato.

Ps Sperando vivamente che le cose non siano così e che la legge venga rispettata, ci tenevo a informare sulla questione poiché ne parlano solo pochi giornali. Peccato perché in gioco non è solo la scuola, ma il concetto stesso di rispetto della legge, mi pare. E non è poco.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.236) 4 ottobre 2010 19:46

    La coppia Gelmini-La Russa ha confezionato per gli studenti lombardi il corso ginnico para-militare "Allenati per la vita". Strane assonanze con le passate inniziative della GIL (Gioventù Italiana Littorio). La Gelmini ci ha già regalato il Liceo Coreutico. Strana assonanza con programmi tv tipo "Amici". Altro che limitarsi a promuovere quella Rigenerazione della Scuola che punti su qualità e merito di docenti e studenti ... 

  • Di Gabriele Bariletti (---.---.---.123) 4 ottobre 2010 21:03
    Gabriele Bariletti

    Cara Maria Rosa Panté,


    innanzitutto complimenti per il gatto (anche il mio si fa abbracciare così ma lo devo tenere stretto altrimenti vuole scendere). Poi, dette le cose piacevoli passiamo alla Gelmini.

    Anzi, agli effetti dell’agire di costei. Se la vicenda fosse epica si direbbe, al fine di inquadrare le ragioni di quanto sta succedendo nella scuola: "tutto questo PER UNA TALE DONNA"

    Non si tratta di Elena, di Troia. Ma di Mariastella (e quel che segue resta, però come predicato nominale del soggetto, con verbo sottinteso).

    Non voglio proseguire, però una cosa mi va di dirla. Troppo tardi il Consiglio di Stato si pronuncia. Proprio ’stamattina, parlando con la mia Preside dell’anno scolastico scorso e chiedendole quando la sentenza del Consiglio si sarebbe applicata nelle scuole (come l’ITIS di Rieti), e chiedendolo - come si dice - "pro domo mea" essendo tra i precari falcidiati, la Dirigente mi ha risposto: "dall’anno prossimo".

    Ma come, dico io. Si, fa lei, c’è una norma generale che prevede non si operino cambiamenti radicali dell’assetto organico e dell’orario se l’anno scolastico sia già iniziato da più di 15 giorni.

    Domando ai lettori e prima ancora all’autrice dell’articolo se ne sappiano qualcosa.

    Se così fosse, il ricorso dello Snals - vinto - si rivelerebbe per insegnanti a casa, personale Ata e studenti la classica


    VITTORIA DI PIRRO

    speriamo non sia vero!!!!


  • Di alessandro tantussi (---.---.---.156) 10 ottobre 2010 12:44
    alessandro tantussi

    A proposito di scuola: sono un ignorante, in questa e nella maggior parte delle materie. Non metto in dubbio la bontà della tesi esposta, perchè sono un ignorante e tendenzialmente mi vien fatto di dar credito a chi se ne intende. Ma (si comincia una frase con l’avversativo "ma"?) talvolta mi capita di sentire il bisogno di approfondire. E (si può cominciare una frase con una congiunzione?) sono anche un bischero dal cuore tenero, e pertanto preferiisco leggere articoli che argomentano in modo piano e serano, che consenta alla mia scarsa intelligenza la possibilità di apprendere senza essere coinvolta da sentimenti di rancore, altrimenti viene fuori il bischero buono e tonto che tende a tifare per chi viene attaccato con durezza e con tono offensivo. Va a finire che tendo a parteggiare per la "musa ispiratrice di ogni morboso sforbiciatore". Finisce che rimango lo stupido tonto che non riesce a capire chi ha ragione, e, mi rimane l’unica arma a disposizione degli ingenui, la diffidenza. Peccato, perché forse avrei capito anch’io. Probabilmente sarebbe opportuno togliermi il diritto di voto, perché tanto-tonto-sono da essere confinato, proprio da chi sa, a stare dalla parte sbagliata, eppure potrei arrivarci anch’io dalla parte giusta, se qualcuno me la speiegasse senza presunzione, con pazienza e senza offendere né la Gelmini né i poveri tonti come me che passavo il tempo sui banchi di scuola a colorare le figurine . Cui prodest? Pensateci. Alla Gelmini. 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares