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Il Bersanfallimonti

Ormai non è più una novità! Il dimissionario Presidente del Consiglio ha finalmente manifestato la sua indole politicante. Non si capisce ancora bene se lo abbia fatto per una sorta di difetto congenito o in conseguenza delle sue recenti frequentazioni.

Rimane tuttavia il fatto che in questo modo egli conferisce ulteriore credibilità al vecchio adagio secondo il quale, andando con i frati, si impari a zappare l'orto. Questa massima appare ancor più valida alla luce delle sue protezioni vaticane. Soprattutto dal momento che il clero non trascuri la riaffermazione della sua innata devozione all'edonismo di “Mammona”, piuttosto che alla sacralità dei precetti cristiani.

Nel suo sempre più incontenibile delirio di onnipotenza, il Presidente Monti non ha neppure minimamente esitato nel paragonarsi niente meno che a De Gasperi, ignorando che, mentre quest'ultimo si sobbarcò il gravoso onere di ricostruire l'Italia dopo le tragiche conseguenze prodotte da un conflitto mondiale, lui, con appena un anno di pessimo governo e non essendo stato neppure regolarmente eletto, ha depredato gli italiani nell'evidente intento di impinguare i già cospicui introiti dei suoi complici del mondo della finanza.

Siccome siamo all'inizio di un nuovo anno, forse non è peregrino redigere un bilancio, sia pure sommario, della terrificante esperienza prodotta dalla più disarmante inettitudine amministrativa, oltre che dalle perverse intenzioni di una autarchica combriccola governativa ammantata con un grossolano tecnicismo.

  • Pil: è precipitato oltre -2,5%;
  • Pressione fiscale: ha conosciuto un incremento di quasi 3 punti;
  • Disoccupazione: sale ben oltre la soglia del milione di unità;
  • Potere d'acquisto: è precipitato a -4,1%;
  • Produzione industriale: è collassata a -6,2%;
  • Compravendite immobiliari: annichilite a -23,6%;
  • Mercato dell'auto: mortificato con il -18%;
  • Debito pubblico: ha conosciuto un incremento sia nel valore assoluto, raggiungendo il +82,7% di miliardi, sia in rapporto con il Pil, toccando il +4,4%;
  • Rendimento dei Btp decennali: è ulteriormente aumentato, arrivando al 5,84%. Questo elemento è importante da considerare, dal momento che è esso e non il fittizio spread a determinare il costo del debito;
  • Nel contempo, si è ridotto il differenziale, ma il merito di questo movimento non si riconduce agli insipidi tecnocrati, bensì alla Bce che, per bocca di Mario Draghi, si è impegnata“ a fare tutto quanto sarà necessario per salvare l'euro”;
  • Imu: il “riformismo” montiano ha comportato l'introduzione di questo ulteriore balzello responsabile della netta contrazione del mercato immobiliare, tassando un bene già presente ai massimi livelli nelle classifiche Ocse. Il risultato di questa cervellotica iniziativa, è stato quello di impoverire ulteriormente almeno l'80% degli abitanti una casa di proprietà. E non basta! Perché la protervia del Presidente del Consiglio, non paga dello sfacelo già cagionato, ha avuto l'ardire di minacciarne addirittura il raddoppio qualora si cercasse di abolirla!
  • Pensioni: qui ha causato un autentico disastro, creando oltre 350 milaesodati”. Come ha fatto del resto con la grossolana manomissione del mercato del lavoro, portando ai più elevati livelli europei, pari al 37,1%, il tasso della disoccupazione giovanile;
  • Spending review”. Chissà perché questi pozzi di scienza preferiscano non esprimersi in quella che dovrebbe essere la propria lingua. Non è che lo facciano per mascherare le loro malefatte agli occhi dei sempliciotti? Questa assurda manovra, ha comportato esclusivamente tagli ai servizi essenziali dei cittadini.
  • Ben 12 milioni di italiani, in conseguenza della dissennata politica economica attuata dal governo Monti, sono costretti a vivere ai margini della società. Nel mezzogiorno, si tratta del 24% delle famiglie!
  • Secondo l'ISTAT, 50.000 persone trascorrono la notte sotto un ponte o nei dormitori pubblici.

Qualsiasi azienda che avesse chiuso la sua attività con un bilancio così disastrato, avrebbe quanto meno cacciato in malo modo i propri amministratori. Ma gli italiani, no. Loro costituiscono, come al solito, l'eccezione, premiando, al contrario, i responsabili di tanto sconquasso sociale!

Di fronte a questa paradossale situazione, viene da domandarsi che razza di economista sia il nominato Presidente del Consiglio. Simili insensate scelte saprebbe sicuramente farle, e forse in maniera meno severa, persino il più classico sprovveduto del villaggio! Lui, perché lo fa? A chi sta ciecamente ubbidendo?

Il bocconiano economista, si abbandona a un autentico orgasmo quando ripete, con i suoi coreuti, la filastrocca di averci salvati dall'indotto “baratro” nel quale ci stavano facendo precipitare i criminali della finanza. A parte il fatto che nessuno ha sinora concretizzato quel “rischio”, il solo dato che emerge oggettivamente da questa orribile situazione, è che, grazie al suo malgoverno, siamo diventati sempre più la cenerentola non soltanto dell'Europa, ma del mondo. Per questo costui si culla sugli elogi che gli tesse il potere finanziario: perché lui è solito obbedir tacendo. Ed è per questo che quegli stessi poteri lo vorrebbero alla guida del futuro governo italiano. Per far sì che le banche realizzino sempre più cospicui introiti sulla pelle della gente che rasenta sempre più il limite della miseria. Il dato di fatto che dovrebbe preoccupare maggiormente, è che oggi, grazie alla sua inettitudine amministrativa, stiamo tutti assai peggio di un anno fa: di quando, con un indolore colpo di stato, questo illustre sconosciuto venne nominato alla guida di una compagine di saccheggiatori dell'economia italiana.

Tuttavia, quel che maggiormente preoccupa di tanto inquietante rigurgito autoritario, è l'impudente sostegno goduto dal malgoverno Monti da parte del famigerato trio ABC (Alfano, Bersani, Casini), e, ancor più in particolare, da parte del servile puntellamento offertogli dal camaleontico Bersani, il quale si è ormai irreversibilmente consacrato a una condotta politicante a dir poco perniciosa per la sopravvivenza delle categorie produttive rispetto a quella manifestata finora dal suo bocconiano pupillo.

In una intervista concessa al “Wall Street Journal” (“Il Messaggero.it” del 10-12-12), il segretario del PD ha anch'egli palesato le sue reali intenzioni nel caso di affermazione nella prossima tornata elettorale. Finalmente, anche lui ha fatto chiarezza. Confermando come, nella sua continua metamorfosi, abbia deciso di adeguarsi alla contingenza, attraccando questa volta al lido liberista; anzi, attraccando a un liberismo ancor più estremista di quello del tetro governo Monti, nei cui confronti non esita a ribadirne la deferente sudditanza.

Nel caso fosse chiamato alla guida del futuro governo italiano, Bersani precisa che adotterebbe una condotta fiscale molto più rigorosa di quella attuata sinora, verosimilmente in ossequio alle direttive impostegli dal potere finanziario. E lo sostiene anche con inquietante disinvoltura rispetto all'effimero francese Hollande, il quale, prima di esternare le sue reali intenzioni, ha avuto almeno la decenza di aspettare di essere eletto. Ma lui, no. Lui è talmente risucchiato dalla devastante intenzione di infierire sui più deboli, da essersi concesso il lusso di annunciarlo in anticipo, prostrandosi così umilmente ai piedi dei suoi attuali padroni ancor prima delle elezioni! Costui è convinto che il popolo non sia altro che una massa amorfa incapace di assecondare l'innata vocazione criminale della grande finanza mondiale. Per questo, esso deve abbandonarsi alla “perizia” tecnocratica appositamente concepita da quella sciagurata compagine. In questo senso, egli rivendica la continuità con le fallimentari politiche economiche perseguite dai suoi predecessori come Prodi e Padoa-Schioppa.

Nella attuale dottrina di Bersani, la burocrazia deve avere il sopravvento sulla politica. Il darwinismo sociale, del quale è il più convinto assertore, contempla l'attuazione di strategie economiche volte a colpire sempre più pesantemente le classi sociali più deboli. Come e più di quanto abbia fatto finora in combutta nel famigerato trio ABC (Alfano, Bersani, Casini).

Questo subdolo terzetto, tuttora saldamente coeso nonostante le contingenti strategie elettorali, mentre da una parte pretende esosi sacrifici dagli italiani, dall'altra persevera pertinacemente nel non voler ridurre i costi della politica. Un paio di mesi fa, si è riproposto dichiarando “inammissibile” l'emendamento presentato al cosiddetto “decreto per lo sviluppo”, mirante a ridurre gli stipendi dei parlamentari. Promotrice di questa scellerata iniziativa, è stata, guarda caso!, la senatrice del PD Leana Pignedoli, la quale ha così precluso la possibilità di stornare fondi necessari per incentivare l'occupazione giovanile.

È importante rilevare come non sia la prima volta che il Parlamento aggiri simili iniziative. Durante lo smorto governo Berlusconi, la Commissione Bilancio del Senato respinse, nel corso di una seduta notturna, un'altra proposta mirante alla riduzione dei costi della politica, annunciata dall'allora ministro Tremonti. Naturalmente, la situazione non è cambiata con il governo Monti, il quale, dopo aver fatto sfumare la riforma costituzionale tendente a ridurre il numero dei parlamentari, ha paradossalmente rimandato tale decisione all'esecutivo e quindi ai...diretti interessati!

Così come si è rivelata una beffa il preannunciato taglio degli stipendi dei parlamentari. La decurtazione di 1.300 euro lordi mensili, ridotta a 700 euro al netto, della quale si sono vantati sia la destra che la sinistra, non è stata altro che la rinuncia a un automatico aumento dovuto al cambio del loro regime pensionistico. Per cui questi signori, in effetti, non hanno rinunciato ad alcun aumento. Per il resto, la situazione è rimasta come prima.

Di tutte queste e di altre simili circostanze, terranno conto gli elettori nel momento in cui saranno chiamati a esprimere, e non a disfarsene quasi fosse una zavorra, il loro voto?

Commenti all'articolo

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.223) 26 gennaio 2013 11:21

    Ci tengo soltanto a precisare che i congiuntivi li avevo scritti in maniera corretta....

  • Di (---.---.---.67) 26 gennaio 2013 13:33

    Accozzaglia >

    Quando Berlusconi promette la sua “rivoluzione liberale” parla di meno regole e meno Stato, di meno tasse e più spazio all’iniziativa privata. Quando Bersani disegna il suo paese “giusto” parla di dignità del lavoro e di tutele sociali, di più legalità e meno privilegi.

    Quando Monti chiede il voto ai “riformisti” (di ogni credo politico) riesce solo a declinare ogni accezione del termine “rigore”. Quel rigore motivato e dovuto agli “errori” ed alle verità “negate” dai governi passati.
    Null’altro è dato sapere su come sarà fatto il suo paese di domani.
    Forse non serve.

    Il Pd ed il PdL hanno buone chances di vincere le elezioni, ma non è affatto sicuro che ottengano un risultato tale da governare da soli.
    Monti ha serie possibilità di riuscire a “tenere un piede” anche dentro il prossimo governo. Quanto basta per scegliere di “rischiare tutto” e salire in politica.
    In sintesi.
    Ad un “salvatore” del paese (dal precipizio greco) spetta la gratitudine ed il prestigio di un novello Cincinnato. Se però, dopo i tanti “sacrifici” imposti, il quadro socio-economico continua a peggiorare, ritirarsi dalla cabina di regia significa rischiare di essere ricordato come “affossatore”.

    Postilla.
    Tra le verità “negate” dal governo Monti ci sono altri 9 miliardi di euro da trovare per i 150.000 “esodati” tuttora misconosciuti.
    Da notare che i “pilastri” del suo odierno progetto politico sono scesi a due. Manca quello dell’equità.
    Di enunciati “forbiti” e di spiegazioni “suadenti” può traboccare anche un Dossier Arroganza

  • Di (---.---.---.240) 26 gennaio 2013 15:38

    Basta parlare di PD , PDL !!! Han fatto fallire lo stato ed anno ancora la velleità di governare e proporre cure? Han dimostrato di non sapere rinunciare ai loro privilegi di casta, alle società partecipate clientelari...etc Queste due maggiori coalizioni contrapposte hanno il 50% degli elettori dai sondaggi tarocchi che scenderebbe al 30% (circa dai sondaggi tarocchi) se il 50% che dichiara di non avere fiducia della classe politica e di non andare a votare( e quindi a maggioranza non li voterebbe) andasse a votare!

    Personalmente invito tutti a prendere in considerazione Fermare il declino che propone lo stesso programma proposto da Renzi in campagna elettorale (No finanziamento partiti , riduzione della spesa dello stato, privatizzazione di beni immobili e società, etc.) e Beppe Grillo!!!

    DAI CHE LI MANDIAMO A CASA! FORZA!!!!!!

  • Di (---.---.---.240) 26 gennaio 2013 18:14
    Bersani: se ci attaccano su Mps li sbraniamo = ma non vi sembra un messaggio mafioso o un ricatto mafioso? Del tipo so delle cose anchio... attenti che ci facciamo male!
  • Di (---.---.---.70) 27 gennaio 2013 10:38

    Pil -2,5 Pressione fiscale +3% ... eccetera, eccetera Tutta colpa di Monti

    Il tuo discorso mi sembra quello del malato che se la prende col termometro per la febbre che ha.

    Hai provato a ipotizzare se al posto di Monti ci fosse stato un altro anno di Berlusconi? forse oggi saremmo in piena bancarotta, nelle mani del Fondo Monetario Internazionale.

    Cosa propone di alternativo Grillo ?!? il ritorno alla lira. Ovvero il ritorno a stampare pezzi di carta colorata per azzerare gli stipendi degli operai e le pensioni.

    No grazie, preferisco Bersani e Monti piuttosto che Grillo e Berlusconi (che propongono la stessa ricetta).

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.131) 27 gennaio 2013 15:24

    Normalmente non sono solito prendere in considerazione le tautologiche affermazioni delle tifoserie sportive, e ancor più quelle riferite a una classe politicante a dir poco emetizzante. Tuttavia, segnatamente alle fesserie scritte dal tifoso xx70, qualche precisazione si impone, non tanto per lui, che comunque non potrebbe liberarsi del fardello di tifoso politicante che lo obera, quanto per gli altri lettori che potrebbero da questo derivarne distorte interpretazioni.
    -Quando si legge qualcosa, si dovrebbe almeno cercare di capire. Ma il sig. 70 non lo ha fatto, oppure ciòesula dalla sua condizione di base. Altrimenti avrebbe capito che il mio non è altro che un semplice bilancio: un bilancio che qualsiasi contabile, ovviamente di non bocconiana formazione, saprebbe redigere. Se così avesse fatto, non avrebbe lasciato riaffiorare graqtuitamente il suo livore verso coloro che non condidono le posizioni a dir poco camaleontiche del suo neoducetto Bersani.
    -Analogamente, questo signore non avrebbe scritto a vanvera di termometri e di iperpiressie, confondendo così la diagnosi con la terapia.
    -Allo stesso modo, si sarebbe reso conto del fatto che tra Bersani e Berlusconi non ci siano differenze. Non a caso sono stati al governo, condividendo bn 50(sic!) voti di fiducia a un governo chiamato soltanto ad affamare la gente.
    -Sul baratro vaneggiato dagli onagri dell’economia, non mi pronuncio nemmeno. Chiunque dovrebbe vergognarsi di aver ridotto sul lastrico migliaia di famiglie. Altro che lo stupido rischio greco, sventolato dai terroristi del neoliberismo!
    -Al posto di questo talebano di Bersani, mi VERGOGNEREI di scivere certe stupidaggini, almeno per il rispetto dovuto a tutti quei piccoli imprenditori e a quei lavoratori mortificati dal terrorismo sociale ed economico postulato dagli odierni governanti.
    -Quando il sig. Bersani avrà tolto l’uso del denaro contante e magari avrà pure impiantato un chip sottocutaneo ai suoi adepti nella fallace illusione di debellare così l’evasione fiscale, che invece viene fatta in realtà col denaro virtuale, forse allora questa accozzaglia androide capirà di essersi cacciata nella peggiore schiavitù.
    -Personalmente non ho simpatie entomologiche. Con gli ortotteri posso soltanto avere interessi tassonomici.

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.78) 4 febbraio 2013 22:12

    Spassoso xxx.9, per prima cosa non capisco cosa traduca il suo idioma. In secondo luogo, mi permetto di osservare, da quel che ho derivato, che se avesse letto bene e capito quel che ho scritto, sicuramente non avrebbe sparato quelle scemenze: infatti, così facendo, avrebbe capito che per me, tra Monti, Bersani Grillo &C, non ci sono differenze. Si fa fatica a capire quale di questi signori sia più dannoso dell’altro. Per cui, "na uallera pizzaiuola"(sic!), probabilmente si riferisce a lei e a tutti coloro che, come lei, NON CAPISCONO quello che leggono. Pazienza. Anche gli individui come lei servono per meglio capire la disastrata situazione italiana.... Grazie comunque per il commento: mi è stato UTILISSIMO!

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