• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su Il Bersanfallimonti


Vedi tutti i commenti di questo articolo

26 gennaio 2013 13:33

Accozzaglia >

Quando Berlusconi promette la sua “rivoluzione liberale” parla di meno regole e meno Stato, di meno tasse e più spazio all’iniziativa privata. Quando Bersani disegna il suo paese “giusto” parla di dignità del lavoro e di tutele sociali, di più legalità e meno privilegi.

Quando Monti chiede il voto ai “riformisti” (di ogni credo politico) riesce solo a declinare ogni accezione del termine “rigore”. Quel rigore motivato e dovuto agli “errori” ed alle verità “negate” dai governi passati.
Null’altro è dato sapere su come sarà fatto il suo paese di domani.
Forse non serve.

Il Pd ed il PdL hanno buone chances di vincere le elezioni, ma non è affatto sicuro che ottengano un risultato tale da governare da soli.
Monti ha serie possibilità di riuscire a “tenere un piede” anche dentro il prossimo governo. Quanto basta per scegliere di “rischiare tutto” e salire in politica.
In sintesi.
Ad un “salvatore” del paese (dal precipizio greco) spetta la gratitudine ed il prestigio di un novello Cincinnato. Se però, dopo i tanti “sacrifici” imposti, il quadro socio-economico continua a peggiorare, ritirarsi dalla cabina di regia significa rischiare di essere ricordato come “affossatore”.

Postilla.
Tra le verità “negate” dal governo Monti ci sono altri 9 miliardi di euro da trovare per i 150.000 “esodati” tuttora misconosciuti.
Da notare che i “pilastri” del suo odierno progetto politico sono scesi a due. Manca quello dell’equità.
Di enunciati “forbiti” e di spiegazioni “suadenti” può traboccare anche un Dossier Arroganza


Vedi la discussione






Palmares