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I diritti di chi lavora, la maledizione dell’Italia e della sinistra: 1922, 1998, 2013

Alle politiche del 2013 il partito del capocomico Beppe Grillo rischia di diventare il primo partito italiano (grazie alla straordinaria intelligenza dei vari Bersani, Di Pietro, Vendola, Ferrero, Bonelli & C.). La cosa, se paragonata all’incubo Berlusconismo (dal quale, forse, stiamo uscendo) potrebbe non essere un male. Ma una riflessione va fatta.
Tutti i Paesi Europei (nessuno escluso, chi più, chi meno) hanno avuto seri Governi Socialisti e Democratici (sono stati preziosi per tutelare i diritti di chi lavora e frenare il capitalismo selvaggio).
 
In Italia no. E’ una vera maledizione: ogni volta che la situazione matura per un serio Governo di Sinistra, ecco che spunta l’arruffapopolo di turno, che precipita il paese nella catastrofe: prima Benito Mussolini, poi Silvio Berlusconi e ora Beppe Grillo?
 
La colpa non è neanche di codesti signori (in effetti non fanno altro che occupare il vuoto politico lasciato dai partiti di sinistra): la responsabilità è proprio dei dirigenti politici della sinistra (nomi e cognomi sono ben noti) affetti, solo in Italia, da congenita incapacità di costruire un realistico progetto politico di governo (è successo nel 1922, poi nel 1998, succederà nel 2013?).
 
Ricordate il folgorante genio politico del “comunista” Fausto Bertinotti che, nel 98, fece fallire il Governo Prodi? L’unico Governo che, nei 151 anni di storia italiana, aveva cominciato, timidamente, a considerare i diritti di chi lavora.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.66) 28 maggio 2012 12:04

    Apprezzo l’articolo, ma è da quasi quarant’anni che ho smesso di credere allla favola dei "compagni che sbagliano".
    Mi sono convinto che quelli che stanno in alto non sbagliano affatto, sanno benissimo di chi stanno facendo il gioco. Quelli che stanno più in basso, qualcuno è infiltrato, qualcuno è uno scemo pilotato, molti sono legati ad interessi e favori legati a quell’appartenza...

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