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I consumi diminuiranno ancora, anche a Natale

I consumi sono diminuiti nel 2011. Un ulteriore riduzione è prevista per il 2012. Ed anche le spese per le festività di fine anno dovrebbero subìre una diminuzione. Lo sostiene la Confcommercio, tramite i dati forniti dal suo ufficio studi. Per il 2012 è previsto un calo dei consumi dello 0,3%, come anche del Pil (-0,6%). Inoltre, secondo la Confcommercio, il calo tendenziale (-0,5%) e, soprattutto, quello congiunturale (-0,8%), rilevati a ottobre del cosiddetto Indicatore dei Consumi Confcommercio (Icc) sono la spia di un probabile avvio, nel terzo trimestre, di una fase di ripiegamento dei consumi delle famiglie la cui entità non sembra trascurabile e che potrebbe proseguire anche nella prima parte del 2012.

Si ricorda che le variazioni “tendenziali” sono quelle che si verificano rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e quelle “congiunturali” sono quelle che si verificano rispetto al mese precedente dello stesso anno. Il peggioramento registrato sul versante della domanda delle famiglie si inserisce in un contesto che vede un progressivo deterioramento degli indicatori congiunturali. Stando alle stime di Confindustria infatti, è proseguita anche a novembre la contrazione della produzione industriale (-0,1% sul mese precedente) e degli ordini (-0,4% su ottobre), tendenza dovrebbe proseguire anche nella fase finale del 2011 e nei primi mesi del 2012. Elementi di incertezza caratterizzano anche il mercato del lavoro.

“Il quadro d'insieme evidenzia, per tutte le otto macrofunzioni di consumo che compongono l'aggregato, un peggioramento delle dinamiche tendenziali - aggiunge Confcommercio -. Continua a fare eccezione l'andamento del comparto relativo ai beni e servizi per le comunicazioni che anche ad ottobre ha mostrato tassi d'incremento particolarmente sostenuti (+9,3% rispetto allo stesso mese del 2010)”. “I prodotti di abbigliamento e le calzature hanno registrato anche ad ottobre, dopo la pesante caduta di settembre, un significativo ridimensionamento della domanda rispetto all'analogo periodo dello scorso anno (-5,2%), confermando lo stato di profonda difficoltà che attraversa il settore – continua Confcommercio -. Altro segmento che segnala il permanere di una situazione particolarmente critica sul versante della domanda è quello relativo alla mobilità (-4,7%), che continua a scontare una profonda crisi degli acquisti di autovetture e motocicli da parte dei privati. Criticità sono emerse anche per il segmento relativo ai consumi di beni e servizi ricreativi (-4,2% tendenziale) al cui interno vi sono prodotti che scontano riduzioni superiori a due cifre. Preoccupante risulta anche la situazione relativa alla domanda per gli alimentari, le bevande e i tabacchi”.

Per quanto concerne le spese per le festività di fine anno, sarà un Natale al risparmio per le famiglie italiane: i consumi da tredicesime e lavoro autonomo sono in calo dello 0,4% rispetto al 2010. Lo segnala sempre la Confcommercio che indica in 1.555 euro a nucleo familiare la spesa aggiuntiva dedicata alle festività, in calo rispetto ai 1.561 euro del 2010. Inoltre, aggiunge la Confcommercio, per otto italiani su 10 (80,9%) sarà un Natale dimesso. Ai regali non rinuncerà comunque l'88,2% degli intervistati, in calo per

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