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 Home page > Attualità > Società > I bus atei stoppati a Genova

I bus atei stoppati a Genova

Dovevano viaggiare per le strade di Genova dal 4 Febbraio, erano dei bus con un qualcosa di diverso, qualcosa che in Italia non aveva “mai” avuto precedenti. Dei bus con un messaggio proveniente da una associazione atea, che esplicava tutta la linea di pensiero degli atei italiani. L’iniziativa è nata dalla British Humanist Association, ed è poi stata ripresa negli Stati Uniti, in Australia e in Spagna.

In Italia l’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha colto la palla al balzo e ha deciso di portare l’iniziativa pure in Italia. Non a caso la città scelta per l’evento è stata Genova, sede del cardinale Bagnasco, presidente della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana. L’UAAR ha raccolto i fondi attraverso i suoi membri, senza obbligazioni di nessun tipo, e ha scelto il suo messaggio: “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno”.

Il messaggio scelto dall’UAAR è stato ideato in Italia: “è un messaggio che vuole invitare a riflettere, con l’aggiunta di un pizzico di fiducia e ottimismo in chiave umanista. Un messaggio che vuole evidenziare la praticabilità di un’etica senza dogmi, in un Paese dove da ogni parte si avverte la pervasività della presenza cattolica”, questo è quanto afferma l’UAAR sulla campagna degli ateobus, come sono stati definiti. Quanto i tg nazionali hanno dato la notizia, si è alzato un polverone tale da inondare il sito dell’UAAR di commenti cattolici e non. Studio Aperto ha addirittura scelto come titolo della notizia “L’ultima Bestemmia” e ha fatto intendere che l’iniziativa era una provocazione contro il cattolicesimo e che si ricollegava in qualche modo alla preghiera dei Palestinesi al Duomo di Milano.

In una Italia dove le notizie sono filtrate, censurate, rimaneggiate, ciò non dovrebbe stupire più di tanto. Ma mi chiedo può una preghiera non cattolica essere una provocazione, se questa avviene in un luogo pubblico? Che dire di tutte le manifestazioni cattoliche che avvengono in luoghi, considerati pubblici, e nessuno ha mai aperto bocca per lamentarsi? Parlo anche per tutte quelle minoranze religiose che devono sopportare il mancato rispetto delle loro libertà. Ma il polverone di intolleranza cattolica per gli ateobus non si è fermato qui. In questi giorni ha raggiunto le vette più alte, tanto che il capogruppo dell’Udc nel Consiglio regionale piemontese, Deodato Scanderebech, minaccia: “Sono pronto a incatenarmi davanti al Duomo di Torino se tale pubblicità offensiva verrà realizzata anche sul territorio piemontese”. Alcuni hanno definito la campagna una “carnevalata”, chi “una grave offesa per i credenti italiani”, altri l’hanno definita “una iniziativa intollerabile”.


Don Livio Fanzaga, voce di Radio Maria, ha addirittura affermato che l’iniziativa è stata commissionata dal Diavolo in persona. Ma il 16 Gennaio arriva la notizia shock: la concessionaria di pubblicità, IGPDecaux, ha comunicato di non accettare la pubblicità degli autobus UAAR, perché ritenuta offensiva dal punto di vista religioso. Adesso considerando i fatti, dove è finita la libertà di espressione? Dove è finito quell’utopistico diritto chiamato libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione? I credenti hanno radio, spazi in talk show, nei tg, pubblicità e molto altro ancora. Il vaticano fa sentire la sua voce ogni giorno, su problemi etici, religiosi, scientifici, ammonendo, invocando l’obiezione di coscienza e portando avanti il suo credo. Se loro hanno libertà di parola, perché quelli che non credono e le minoranze religiose non devono averla? Non siamo forse una stato Laico? Oppure per questo Paese laicità significa “libertà di espressione per chi la pensa come noi”.

La negazione di un pensiero porta necessariamente alla negazione della persona, alla negazione dei diritti inamovibili dell’essere umano, quelli per cui tante figure illustri hanno perso la vita nel tentativo di raggiungerli. E poi, a mio avviso, è logico pensare che una frase atea sia in conflitto con una religiosa, ma allora perché nessuno pensa che gli atei possano venire offesi da una frase religiosa? Quante volte abbiamo sentito uscire affermazioni intolleranti da parte della Chiesa Cattolica? Non è forse lei a definire gli omosessuali una “aberrazione”, l’ateismo una “minaccia per l’umanità”?. Non è forse lei che recentemente ha chiuso ogni possibile dialogo con la Comunità Ebraica? Manca proprio quell’idea di fondo, chiamata par condicio. A mio parere l’iniziativa rappresenta il grido di una comunità, che di fronte alle continue intromissioni religiose, voleva far sentire “per la prima volta” il proprio pensiero, far sentire che l’Italia è Laica, che esiste la tolleranza, il rispetto e la libertà di espressione per chi la pensa diversamente dagli altri, che essi siano cristiani, ebrei, musulmani e non.

È questa la laicità in Italia? Discriminazione, intolleranza e repressione mediatica mescolata al falso perbenismo? Guardiamoci un po’ attorno e apriamo gli occhi, dal 2002 al 2006 da Paese Libero siamo passati a Paese Parzialmente Libero, al 67° posto, secondo l’Osservatorio Mondiale delle Libertà Civili, dopo alcuni stati africani. Spero che questo non sia soltanto la fine di un movimento per le libertà espressive, ma l’inizio di una strenua lotta contro la censura e ogni tentativo di distorsione di quelle libertà che ognuno di noi, in quanto essere umano, deve avere per diritto e non per favore di qualcuno, in uno stato che si definisce civile, perché la tolleranza, il rispetto e la laicità, quella vera, non sono solo idee, ma “possibilità”.
 
Gallo Giuseppe S.

Commenti all'articolo

  • Di Gc Partinico (---.---.---.21) 19 gennaio 2009 14:26

    Gentilmente l’autore dell’articolo ha pubblicato questo articolo anche sul nostro blog. Si è avviato un dibattito a cui spero vogliate partecipare : http://gcpartinico.blogspot.com/2009/01/i-bus-atei-stoppati-genova.html

    GC partinico

  • Di nihil (---.---.---.69) 19 gennaio 2009 15:22

    Io sono atea, mi ci ha fatto diventare la Chiesa, ma non per questo trovo che l’idea dei manifesti sul bus siano una cosa intelligente. Non l’approvo e basta,
    Se non credo in Dio, non posso certo negare l’esistenza di Gesù e non penso proprio che avesse in mente di finire sulla croce e poi su bus.

    Se si parte dal presupposto che la religione (qualunque essa sia) in definitiva è una teoria, se uno perde una puntata, che fa, torna al copolinea?

    In questo caso Dio non ha nemmeno la possibilità di replicare, mi sembra quindi un discorso molto facile e pure senza il pericolo di una querela.

    Se Dio esistesse davvero, perdonerebbe; se non ci fosse, il tutto si risolverebbe con un poco di esibizionismo. Infantile e facile , però!

    I manifesti invece dovrebbero prendersela con la Chiesa ( troppo pericoloso , eh?) e la sua continua ingerenza nello Stato, peggio di un Governo Ombra, che straparla da mattina a sera con discorsi che hanno ben poco o nulla a che vedere con la religione.

    La pillola devasta l’ambiente, siamo in ritardo con la TAV, la tassa sul permesso di soggiorno non è prevista dai Vangeli(!)....queste sono le cose allucinanti da prendere in considerazione! Nihil

    • Di lasmen (---.---.---.252) 19 gennaio 2009 19:41

      ANCHE IO SONO ATEO E NON MI BATTO CONTRO UNA RELIGIONE MA CONTRO UNA ISTITUZIONE CHE è QUELLA CHE NOI CHIAMIAMIO CHIESA CRISTIANA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA.SECOLI DI INTOLLERANZA DI MISFATTI DI PERSECUZIONI CE NE SAREBBERO DI EPISODI DA CITARE.SULLA FIANCATA DI UN AUTOBUS SI DEVE DARE UN MESSAGGIO DIRETTO VIVACE BREVE ED INCISIVO PER CUI GIUSTIFICO IL MESSAGGIO,COSA AVREMMO DOVUTO SCRIVERE CHE IL ROGO SI COMMINAVA PER NON VERSARE PIU’ IL SANGUE CHE BASTAVA QUELLO DEL FIGLIO DI DIO.CHE LA SANTA INQUISIZIONE TORTURAVA IN NOME DI UN ESSERE SUPERIORE,CHE QUESTO ESSERE ATTRAVERSO I MEMBRI DELLA CHIESA BENEDIVA LE ARMI DI MORTE.IL MESSAGGIO DEVE ESSERE PER FORZA DI COSE EMOZIONALE ED INDURRE AD UNA IMMEDIATA RIFLESSIONE UN’ANALISI SEMPLICE CHE PORTI AL DISGUSTO OD AL PIACERE,REPUTO AZZECCATO IL LOGOS LA GRANDEZZA DLLE LETTERE ED ANCHE LA FORMA LETTERALE

  • Di Gpz (---.---.---.3) 19 gennaio 2009 19:03

    Non ho capito da chi e perchè sono stati stoppati.

  • Di Liuba (---.---.---.145) 19 gennaio 2009 21:49

    E’ inammissibile che l’Italia sia un paese così retrivo, falso, codino e prono da non rendersi conto che tutto è concesso alla chiesa, dal suono delle campane che rintronano tutto e tutti al papa che quotidianamente predica su qualsiasi argomento. Ma la cosa peggiore è la totale assenza, per non dire la connivenza, dei politici di sinistra, pronti a baciare l’anello dei prelati e a battezzare i loro figli, pur senza essere dei veri credenti! Cosa si può fare?

  • Di Fabio Barbera (---.---.---.73) 19 gennaio 2009 21:53

    Come sempre la libertà d’espressione in Itaia usa due pesi e due misure. Propongo di protestare contro questa decisione denunciando tutte le chiese e le parrocchie che ogni mattina ci tempestano con scampaniate di campanili e orologi per ricordarci della loro presenza. Se i manifesti offendono gli occhi dei credenti, quelle campane alle 7 di mattina offendono le orecchie dei non credenti!

    • Di Liuba (---.---.---.145) 19 gennaio 2009 21:59

      Sono d’accordo, anche perché potremmo trovare il modo di costruire un’azione combinata, tipo class action per avere più forza. D’altra parte qualcuno ce l’ha fatta! E poi è un’ingerenza nelle faccende di chi non crede...eh eh, ma si sa che siamo tutti ispirati dal diavolo!

    • Di Fabio Barbera (---.---.---.73) 19 gennaio 2009 22:17

      eh eh...sembra di tornare all’inquisizione! Comunque l’inferno lo preferisco per clima e compagnia smiley disponibile alla class action: appena finisco un incombente esame ne parlo con un rappresentante dell’Adiconsum e mi faccio consigliare! Intanto se puoi e ti va di mandare una mail potremmo interessare proprio il uaar all’argomento smiley

      Saluti

    • Di fauno1980 (---.---.---.110) 21 gennaio 2009 14:30

      parlo per i non genovesi ....
      ci mancava solo un’altra ennesima provocazione , per fare in modo che di autobus , che già circolano a spizzichi e boccono, c’è ne siano ancora meno ....
      quando cotonella promuoveva l’intimo con il lato B della hunziker nessuno si è mai lamentato ....
      quando una fotografa cercava di sensibilizzare le violenze sulle donne mettendo proprio una donna in croce , e qui sta l’ipocrisia, è stata subito censurata ( e le donne avrebbero un sacco di buoni motivi per arrabbiarsi , visto il posto che hanno nella chiesa ) ....
      quando si parla di fede la fede c’è e viene da dentro , chi crede non viene toccato dal pensiero ....
      perchè la chiesa non si fa sentire nella maniera migliore che può .....
      perchè dove ci sono uomini di chiesa che si muovono cercando di donare se stessi , come il messaggio della bibbia stessa, agli altri facendo opere , "grandi" opere , nessuno gli da credito ....
      ora a parte gli autobus, ma non "credete" che non servano una semplice scritta , perchè non è altro , basti accendere un notiziario e avere conferma dell’assenza di una divinità....

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