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 Home page > Tribuna Libera > Grillo ha ragione, attento Napolitano

Grillo ha ragione, attento Napolitano

L'anomalia tutta italiana della richiesta di concessione di una sorta di "bonus" politico al pregiudicato Silvio Berlusconi, prospetta scenari sociali molto preoccupanti in funzione della stabilità istituzionale.

Parliamoci chiaro e senza girarci troppo intorno: in un paese normale dotato di un minimo di decenza civile, la richiesta di grazia per un condannato con un percorso giudiziario pesante come quello di Silvio Berlusconi sarebbe una autentica follia, un obbrobrio che solo a pronunciarlo grida vendetta, una schifezza che fa torcere le budella dalla rabbia.

Solo il fatto di pensarla, non dico di chiederla, con l'ulteriore eventuale pretesa di un "bonus" politico confezionato ad hoc che, non si sa bene su quale base di principio, rimettesse l'ex Cavaliere di Arcore nella piena "agibilità politica", è da far accapponare la pelle.

Lo spruzzo mediatico che sta irrorando questo paese ad opera di un manipolo di lanzichenecchi con licenza di disinformare, ci da la misura di quale sia il concetto di democrazia e di rispetto delle leggi che alberga nei cuori di una parte sostanziosa della popolazione italiana. Evidentemente i conti irrisolti con il post fascismo, la cultura del perdonismo di matrice cattolica, il surrogato di etica istituzionale, diventato elemento di diseducazione sociale, stanno evidenziando a quale livello di decadenza civile è arrivato questo paese, o meglio una parte di questo paese, quella che non esito a definire " la malagente".

Come in un loop perverso, i cattivi maestri hanno prodotto cattivi cittadini che a loro volta eleggono i cattivi maestri e... via di questo passo come in una vite senza fine. E il fatto di essere in tanti li fa sentire legittimati. "Non si può condannare chi riceve dieci milioni di voti", questo è il refrain nelle bocche di questi stolti consapevoli ed inconsapevoli.

Perché è umanamente comprensibile il grido di dolore della fidanzata-ombra di Silvio, Francesca Pascale: "Me lo state distruggendo, me lo state uccidendo"; è legittimo il tentativo dei legali del condannato,il trio Coppi, Longo e Ghedini, di cavare il massimo di attenuazione degli effetti della condanna; è politicamente doveroso che un pasdaran di partito come Fabrizio Cicchitto colga nella dichiarazione di Napolitano "un esplicito riconoscimento del ruolo politico di Berlusconi", affermando l'ovvietà insita in un dato ineludibile, ovvero la nefasta presenza di questo signore da oltre un ventennio al vertice delle istituzioni e al centro della contesa politica.

Così come Mariastella Gelmini, laurea in Giurisprudenza (visti i tempi sarebbe il caso di verificare), che ha diritto ad un afflatto di gratitudine e di riconoscenza verso Silvio e chiede di restituirlo ai suoi affetti lindo come un bebè. Però mi chiedo, e vi chiedo, se la faccenda non dovrebbe concludersi entro questi confini, diciamo familistici o pseudo affettivi...

Insomma gli altri italiani, quelli di centro, di sinistra, di destra e i neutri, non dovrebbero gridare a Napolitano "attento al lupo" perché qui si rischia di sfasciare tutto e nessuno sa come andrà a finire, con l'aggiunta dell'ennesima "figuraccia all'italiana " che sarebbe impossibile da spiegare al resto del mondo, che già ci osserva come degli "appestati della democrazia"?

Bene, grazie a Dio, uno c'è stato e, se per un verso mi duole ammetterlo, visto l'incazzatura che nutro nei suoi confronti da quel fatidico "io non ci sto", questo in parte mi riconcilia. "Quest'unicum esplicito", sto parlando di chi ha rappresentatività politica rilevante. Si chiama Beppe Grillo .

Sentitelo: "Impeachment per Napolitano se concede la grazia a Berlusconi". Sono le uniche parole concise, chiare, semplici ma implicitamente poderose, che avrei voluto sentire sulla bocca di tutti, soprattutto, in uno scatto d'orgoglio, da parte di chi ha finto di contrastare Silvio Berlusconi per decenni, trafficando sottobanco e rendendosene complice.

Grazie Grillo, almeno uno che ha avuto il coraggio di "minacciare" Napolitano e i suoi eventuali calcoli opportunistici di stabilità. "La grazia a Berlusconi sarebbe un atto eversivo ed egli sarebbe chiamato a rispondere di attentato alla Costituzione".

Che Dio ti benedica e assolva i tuoi peccati,io azzero le maledizioni e la fatua che ti ho comminato. Ma probabilmente Napolitano non ha bisogno delle sue minacce e saprà comportarsi di conseguenza.

Speriamo.

 

Foto: Wikimedia

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.149) 15 agosto 2013 14:35

    Chissà perché Napolitano mi ricorda Abe Simpson, il nonno dei Simpson

    Heh heh: Napoitano-Abe Simpson

  • Di (---.---.---.57) 15 agosto 2013 20:07

    Nemesi >

    Berlusconi dovrebbe presentare una domanda di grazia “senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza”. Quindi, come colpevole condannato.
    Dovrebbe inoltre trovare, d’accordo con il suo partito, la formula “legittimamente possibile” per continuare a svolgere, in modo quasi “virtuale”, un qualche ruolo di tipo politico.
    Senza contare i possibili ulteriori effetti “restrittivi” dei processi tuttora pendenti.

    In sintesi.
    E’ un percorso in grado di azzerare il prestigio del tycoon e dell’alfiere del “ghe pensi mi”.
    Ed ecco il vero dilemma.
    Fino a che punto si può tenere distinte una via d’uscita dalla via di fuga?
    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce né remore, né limiti fino a …

  • Di (---.---.---.111) 15 agosto 2013 20:50

    Torni al tuo vecchio amore grillino?

    Ma quando lo capirai che sono tutti uguali?? e Grillo è il peggiore di tutti

    • Di paolo (---.---.---.79) 16 agosto 2013 12:03

      Vedi caro amico ,è una questione di onestà intellettuale .Se Grillo afferma una cosa sacrosanta non è da scartare solo perché la dice lui . Se lo fai è indice di ottusa faziosità.
      Piuttosto dovresti preoccupati di non averla sentita dire da altri . E se sono come tu dici tutti uguali lo vedremo alla prova dei fatti .

      Sul fatto che Grillo sia il peggiore di tutti ,come tu affermi ,non sono assolutamente d’accordo , prima di lui ne metterei in fila almeno qualche centinaio ,con Silvio al 1° posto ovviamente.
      ciao

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