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Grillo affonda Bersani: il sistema politico trema

Beppe Grillo respinge al mittente la richiesta di fiducia avanzata da Pier Luigi Bersani, e dal suo blog ironizza sul segretario del Pd definendolo "un morto che parla". Fino a questo momento il comico genovese non sembra intenzionato a stringere accordi politici né con Bersani né con Berlusconi. L'unica via percorribile sembra il sistema-Sicilia, nel quale il M5S decide di volta in volta quali provvedimenti votare.

Alla fine è arrivata quella sberla al sistema politico: essa si è materializzata in tutta la sua violenza attraverso il boom elettorale ottenuto da Beppe Grillo. La politica italiana è stata commissariata, per chi ancora non avesse compreso, e stavolta non dall'Unione europea, ma dagli Italiani stessi; i quali avendo perso anche quel residuo di fiducia nei confronti della tradizionale classe dirigente, hanno deciso di inviare in Parlamento un delegazione composta da loro medesimi, attraverso il voto al Movimento 5 Stelle

Eppure il precedente esecutivo tecnico aveva tutti i numeri per effettuare quelle riforme tese a creare i presupposti per un radicale rinnovamento del modo di far politica nel nostro Paese. Occorreva quel famoso taglio al numero dei parlamentari e delle loro indennità e privilegi, era necessaria una drastica riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti, ed era indispensabile una nuova legge elettorale che non conducesse (come in questo caso) all'ingovernabilità; ma i nostri politici non sono stati in grado di percepire quanto la pazienza degli Italiani fosse al lumicino, sicché hanno preferito lasciare immutato il sistema.
 
I pochi mesi che probabilmente ci separano dalla prossima tornata elettorale rappresentano l'ultimo, estremo banco di prova per la politica italiana; non ci saranno appelli, altrimenti il prossimo responso delle urne vedrà il M5S al 40% di preferenze. 
 
Certo ci sono le controindicazioni: come il tracollo dell'indice Mibtel e lo spread volatile, tuttavia sono gli stessi politici, che adesso "piangono", i primi responsabili dell'accaduto. Non saremmo giunti a tanto, se la politica del nostro Paese non fosse stata gestita in modo così maldestro e talvolta infame nei confronti del popolo italiano. Qualcuno però sembra aver compreso la gravità dell'accaduto, primo fra tutti il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, il quale si dichiara pronto ad accettare la sfida di Grillo riducendo drasticamente presenze e costi dei politici. Il discorso del leader del centrosinistra è parso un'ammissione di sconfitta, non solo per il Pd ma per tutto il sistema politico italiano. Un Bersani parecchio logorato dal risultato ma al contempo realista e analitico; appare in difficoltà e inizia a scrollare ripetutamente le spalle solo quando un giornalista gli chiede se la candidatura di Matteo Renzi avrebbe prodotto risultati diversi. 
 
Lo stesso Silvio Berlusconi che adesso si atteggia a vincitore virtuale di queste elezioni, presto si troverà a fare i conti con una realtà politica molto diversa: se realmente verrà dimezzato il numero dei parlamentari e ridotti gli stipendi, il Cavaliere per ovvio populismo non potrà che avallare tale scelta, ritrovandosi poi a dover dare conto dell'accaduto a tutti i suoi discepoli che resteranno fuori dal Palazzo alle prossime elezioni.
 
Tuttavia non è più tempo per certi calcoli, è giunta l'ora di rifare l'Italia, partendo dalle riforme costituzionali.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.191) 28 febbraio 2013 10:28

    Lungi da me l’idea di voler difendere l’indifendibile Bersani. Tuttavia, una considerazione va fatta. Qui scompare Grillo. Ha visto lo iato creatosi, già dopo due giorni dai risultati, fra Grillo e la sua base? Lui rifiuta l’inciucio e la base in larga misura vuole farlo. Perché tutti coloro che costui ha intruppato sono a caccia del potere. Con chiunque! E così, nel prossimo futuro, questa meteora scomparirà. Da sola! Così come è arrivata! Questa accozzaglio approdata in parlamento, ma non lui, non si rende conto che confondendosi con quel potere politico inviso fino a qualche giorno fa, gli zombi non sarnno Bersani o Berlusconi, ma loro. Se a questo aggiungiamo la risposta delle mafie finanziarie che nei prossimi giorni porteranno un duro attacco alla nostra economia e i soliti "poteri occulti" che iniziaranno una campagna terroristica, magari condita con qualche spettacolare attentato, allora, col paese impaurito, la loro sorte sarà definitivamente segnata. Insegnando a chi volesse promuovere analoghe future iniziative che non si cosrtuisce nulla se non si ha in mente un preciso progetto politico.

    • Di (---.---.---.77) 28 febbraio 2013 20:37

      LA BASE,SONO GLI ISCRITTI al movimento5stelle NON I PARTECIPANTI AL BLOG che scrivono le loro legittime opinioni, noi siamo li a leggerle tutte e le piu interessanti le teniamo in seria considerazione,come le critiche, se sono propositive e costruttive meglio.BUONASERA A TUTTI

  • Di Geri Steve (---.---.---.166) 28 febbraio 2013 10:36

    Sono meno pessimista del commentatore precedente, anche se i rischi che lui denuncia sono reali.

    Bersani è diventato realista e la base del M5S lo sta diventando, probabilmente anche gli eletti.

    Sta cominciando un dialogo difficile ma con buone possibilità di successo.

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.191) 28 febbraio 2013 11:17

    Guardi, sig. Geri: la situazione è chiarissima. Se Grillo segue le irresponsabili pressioni della base, smentisce quello che ha ribadito durante la campagna elettorale, e questa manifesta incongruenza la pegherebbe alle prossime elezioni. Che, come avrà intuito, si terranno a breve. Per cui, con la sua npatetica armata brancaleone che si azzuffa ancor prima di formarsi, o prevale lui e la coerenza, e allora potrà avere un futuro, oppure, come temo, prevarranno le compulsioni della base, e allora, subito dopo aver assaporato il potere, saranno costretti a privarsene, tornando i signori nessuno che erano prima. E’ giunto il momento di scegliere!

  • Di (---.---.---.59) 28 febbraio 2013 22:00

    Delirium onnipotentie... Grillo cosi’ ci porta tutti in gita in GRECIA!!

    ammenoche’ il suo fine non sia quello di allearsi con il suo collega clown Berlusconi...

    boh si vedra’ ,ma al momento fa solo pensare che non vuole assumersi responsabilta’ e precipita il paese in una ingovernabilita’ alla Greca!!

  • Di (---.---.---.77) 28 febbraio 2013 22:49

    CLICCATE *PARTITO PIRATA VIOLA TESI*E QUELLA CHE CERCA FACILE PUBBLICITA DICENDO DI ALLEARCI CON IL PD..........COSI MAGARI ALLE PROSSIME SARA IL PARTITO PIRATA IL 1 PARTITO.......GUARDA CASO QUELLO CHE CI VOLEVA DISTRUGGERE.ATTIVISTA A5STELLE

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