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Grecia: risparmiatori bidonati. “Compiacimento” dell’Unione europea per il “successo dell’operazione"

Ristrutturazione/cancellazione del debito della Grecia.

Esprimo tutta la mia indignazione per gli sviluppi della vicenda greca. Non ho parole, come risparmiatore e come cittadino-contribuente di un Paese dell’Unione europea, per commentare il decisionismo arrogante e la soluzione improvvida a cui è giunta la Grecia sotto la dettatura degli organismi comunitari e del Fondo Monetario Internazionale (FMI).

L'Unione europea ha assistito per lunghi mesi, impassibile, allo sfaldamento di quel Paese. La stessa “Unione” che oggi si compiace perché la Grecia è riuscita ad espropriare migliaia di risparmiatori con il solo torto di essersi fidati di uno Stato che utilizza l’euro per l’emissione delle proprie obbligazioni.

Unione europea che non ha avuto la capacità e la voglia di assistere a tempo debito, e con risorse all’epoca più contenute, una nazione del proprio ambito, la Grecia, con appena il tre per cento di popolazione e PIL comunitario.
Con queste premesse, a quali Stati dell’Unione europea i risparmiatori dovrebbero affidare in prospettiva i risparmi (momentaneamente) salvati?
Dopo l'esperienza incancellabile di questi giorni, che senso ha un’Unione di Stati che pare interessata esclusivamente a soddisfare le esigenze interne di una burocrazia pletorica, costosa ed autoreferenziale?

I possessori di titoli della Grecia pagano due volte per la gestione sconsiderata e poco lungimirante della relativa crisi finanziaria: 1) come risparmiatori che sopportano in prima persona l’abbattimento autoritario ed unilaterale del proprio credito; 2) come cittadini-contribuenti che, attraverso le maggiori imposte versate al proprio Stato di appartenenza, concorrono a mettere insieme gli aiuti comunitari (da ultimo 130 miliardi di euro) da erogare alla stessa Grecia per il superamento di una crisi nazionale resa pressoché irreversibile.


Mi chiedo se siano giuridicamente accettabili e sostenibili le decisioni della Grecia di abbattere unilateralmente il valore facciale delle proprie obbligazioni o titoli di Stato. Ed in particolare mi chiedo se l’arbitraria, drastica riduzione di valore dei titoli, pari a circa il 75%, possa essere imposta ai risparmiatori internazionali (molti italiani) che non hanno aderito alla proposta di “ristrutturazione/cancellazione” del debito pubblico greco.

Non mi pare che nei regolamenti di vendita al pubblico dei titoli di debito della Grecia fossero previste le CAC, cosiddette “clausole di azione collettiva”. E quand’anche ci fossero, credo che siano da valutare in tutta la loro inefficacia giuridica e scorrettezza commerciale.

Le autorità centrali dell’Unione europea cosa fanno in favore dei piccoli risparmiatori europei? Stanno a guardare, esultando per il “successo dell’operazione di ristrutturazione/cancellazione” avviata dalla Grecia? Magari pensando a questo esperimento come prova generale per quando, tra non molto, le CAC saranno prese in considerazione ed applicate in Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia e cosi via?

Si parla tanto del ruolo importante dei risparmiatori e del risparmio a difesa della solvibilità di uno Stato. Qualcuno in Europa ha suggerito con insistenza l’opportunità di tenere conto del risparmio nazionale per bilanciare ed in parte giustificare il peso smisurato del debito pubblico. Nei fatti, al momento opportuno, quel risparmio da risorsa si tramuta in oggetto di depredazione nazionale ed internazionale.

Mi chiedo, altresì, se non era (e non sia ancora) preferibile e consigliabile lasciare in vita i titoli di Stato della Grecia con scadenza oltre i cinque o dieci anni, rispettando il normale, sostenibile onere del pagamento di interessi già fissati intorno al 4%. Mi chiedo ancora se non siano attivabili a favore degli obbligazionisti dissenzienti le iniziative giudiziarie per il recupero del credito, a suo tempo intraprese contro l’Argentina a seguito del suo “default”. Mi riferisco, in particolare, all’azione giudiziaria propiziata dalle banche italiane (rappresentate dalla TFA, Task Force Argentina) presso il tribunale internazionale ICSID (International Centre for Settlement of Investment Dispute) di New York.

Si dirà che le banche europee in questo caso non muoveranno un dito in favore dei propri clienti, detentori di titoli di Stato della Grecia, avendo ricevuto dalla Banca Centrale Europea (BCE) finanziamenti triennali in due tranche per circa 1.000 miliardi di euro all’interesse annuo dell’un per cento. E questo (pare) a parziale compensazione del danno economico-patrimoniale subìto dalle stesse a fronte delle obbligazioni della Grecia possedute a titolo di investimento aziendale.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.132) 15 marzo 2012 09:50

    Probabilmente il sig. Geri Steve non sa di cosa sta parlando. La maggior parte dei risparmiatori europei truffati dalla UE e dalla BCE aveva acquistato i bond greci attorno a 100, grazie anche alle rassicurazioni della BCE e UE che la Grecia non potesse fallire e neppure ristrutturare il suo debito. Quando la situazione è peggiorata è stato proposto dalla UE il piano di swap per le banche e assicurazioni ma sempre indicato come assolutamente volontario. Dunque il retail non ha aderito in quanto comportava la perdita del 75% del capitale. Negli ultimi giorni invece, grazie ad una modifica della legge Greca, tale piano di swap è diventato obbligatorio e coercitivo per tutti obbligando tutto il retail a perdere il 75% dei suoi capitali, compresi risparmiatori greci, già ridotti sul lastrico. Ma prima di tale operazione la BCE ha pensato bene di fare uno scambio sottobanco con la Grecia cedendo le obbligazioni soggette allo swap coercitivo e prendendone altre nuove non soggette al taglio del 75%. Questa è stata una truffa illegale a danno del retail che ha avuto fiducia nella BCE e nella UE!

    Giorgio

  • Di (---.---.---.211) 15 marzo 2012 13:33

    Assurdo generalizzare in questo modo: si tratta di uno stato sovrano facente parte dell’Unione Europea! E’ sempre stato dichiarata ufficialmente da parte di BCE e UE l’impossibilità del fallimento di uno stato all’interno dell’Unione Europea; invece ciò è avvenuto (mascherato da salvataggio), come decretato dall’ISDA che ha fatto scattare i CDS. Il post del sig. Giorgio piu’ in alto riassume come è stata fatta la truffa a danno del retail da parte di BCE e UE.

  • Di (---.---.---.132) 15 marzo 2012 10:13

    Tutti noi risparmiatori truffati dalla GRECIA, BCE e UE ci stiamo riunendo in un comitato per non lascier passare in silenzio questa enorme truffa ai nostri danni!

    Diffondete, piu’ siamo e meglio è!

    http://www.investireoggi.it/forum/c...

  • Di (---.---.---.255) 15 marzo 2012 11:21

    Il sig. Geri Steve ha perso un’ottima occasione di stare zitto. Ho comprato i titoli Grecia con un prezzo di carico vicino ai 100, tre anni fa, in quanto trattasi di paese area euro, con molteplici rassicurazioni da parte delle autorità. Altro che speculatori! Sol perchè si cerca di diversificare investendo in un paese europeo quotato "A" si diventa tali? Se anche ci fossero state delle speculazioni sulla Grecia, assicuro il sig. Geri che nel mio caso e nel caso di moltissimi altri retail, si è trattato di un semplice investimento conservativo! 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.137) 14 marzo 2012 12:06

    Parliamoci chiaro: è un film già visto con l’Argentina e, prima ancora, al tempo della lira, con i mutui contratti in euro.

    Il sig Santolo non lo dice, ma è chiaro che ha investito i suoi soldi nei bond greci, perchè il rendimento nominale era il più alto sul mercato: era alto perchè quei bond erano ad alto rischio.
    Altri risparmiatori non l’hanno fatto, perchè hanno preferito un rendimento inferiore e non hanno voluto correre quel rischio.

    Quel rischio gia’ alto, unito al rendimento troppo alto di quei titoli, ha portato la Grecia al fallimento.
    Quando si prestano soldi a qualcuno che fallisce è normale perdere tutto il capitale.
    Il sig Santolo invece, dopo aver lucrato sui bond greci, grazie all’intervento della BCE, ne ha perso soltato una parte: dovrebbe esserne molto contento!

    Invece lui si lamenta, e sostiene -giustamente- che le banche sono state protette meglio di lui.
    Al di là del fatto di diritto, per cui il sig Santolo ha volutamente rischiato alto per lucrare alto, e quindi è giusto che ci rimetta ciò che ha perso, c’è un altro fatto da considerare: il disastro della Grecia ha spaventosamente impoverito i greci.

    Certo, i greci che possedevano capitali investiti in titoli, contabilmente ci hanno rimesso di più, ma il dramma vero è di coloro che non possedevano capitali e che adesso hanno grosse dificoltà a sopravvivere.

    A fronte di questi drammi, francamente le lagnanze del sig Santolo proprio mi disturbano.

    Geri Steve

    • Di (---.---.---.227) 14 marzo 2012 14:07

      Bond greci presi ad oltre 100 2 anni fa; che speculatore, vero?
      Rendevano ben lo 0.5% + dei Btp (però) ed ora mi ritroverò con + di 20 titoli di valore irrisorio con il plauso della Bce che mi ha ben tutelato nella trattativa (controvalore recuperato, forse, di circa il 21% del nominale).
      Ben mi sta....

    • Di (---.---.---.132) 15 marzo 2012 09:50

      Probabilmente il sig. Geri Steve non sa di cosa sta parlando. La maggior parte dei risparmiatori europei truffati dalla UE e dalla BCE aveva acquistato i bond greci attorno a 100, grazie anche alle rassicurazioni della BCE e UE che la Grecia non potesse fallire e neppure ristrutturare il suo debito. Quando la situazione è peggiorata è stato proposto dalla UE il piano di swap per le banche e assicurazioni ma sempre indicato come assolutamente volontario. Dunque il retail non ha aderito in quanto comportava la perdita del 75% del capitale. Negli ultimi giorni invece, grazie ad una modifica della legge Greca, tale piano di swap è diventato obbligatorio e coercitivo per tutti obbligando tutto il retail a perdere il 75% dei suoi capitali, compresi risparmiatori greci, già ridotti sul lastrico. Ma prima di tale operazione la BCE ha pensato bene di fare uno scambio sottobanco con la Grecia cedendo le obbligazioni soggette allo swap coercitivo e prendendone altre nuove non soggette al taglio del 75%. Questa è stata una truffa illegale a danno del retail che ha avuto fiducia nella BCE e nella UE!

      Giorgio

    • Di (---.---.---.255) 15 marzo 2012 11:21

      Il sig. Geri Steve ha perso un’ottima occasione di stare zitto. Ho comprato i titoli Grecia con un prezzo di carico vicino ai 100, tre anni fa, in quanto trattasi di paese area euro, con molteplici rassicurazioni da parte delle autorità. Altro che speculatori! Sol perchè si cerca di diversificare investendo in un paese europeo quotato "A" si diventa tali? Se anche ci fossero state delle speculazioni sulla Grecia, assicuro il sig. Geri che nel mio caso e nel caso di moltissimi altri retail, si è trattato di un semplice investimento conservativo! 

  • Di (---.---.---.179) 14 marzo 2012 17:04

    il sig santolo purtroppo ha ragione . il fallimento della grecia buttato sulle spalle dei piccoli risparmiatori e’ una porcata bella e buona. quei titoli erano bbb erano in euro e costavano pure cari. ma quale speculazione e speculazione. la verita’ e’ che la grecia’ di fatto e’ saltata e invece di stampare e ripianare il debito lo si e’ accollato interamente ai piccoli risparmiatori. le grandi banche si sono presi i prestiti al’1% per investire al 4%. datelo a me un milione di euro all’1% .

    chi sara’ il prossimo stato a fallire? a questo punto conviene veramente ritirare piano piano tutto e metterselo sotto la mattonella. 
    da oggi dopo questa porcata il risparmio investito in titoli pubblici in euro e’ pura spazzatura. e’ rischiosissimo. bot btp ecc sono spazzatura.
  • Di (---.---.---.179) 14 marzo 2012 17:23

    i titoli di stato non sono piu’ sicuri come lo ha fatto la grecia allora chiunque puo’ ristrutturare fregando i soldi ai risparmiatori.

  • Di (---.---.---.132) 15 marzo 2012 10:13

    Tutti noi risparmiatori truffati dalla GRECIA, BCE e UE ci stiamo riunendo in un comitato per non lascier passare in silenzio questa enorme truffa ai nostri danni!

    Diffondete, piu’ siamo e meglio è!

    http://www.investireoggi.it/forum/c...

  • Di (---.---.---.45) 15 marzo 2012 12:08

    Quando uno compra titoli sa già che corre un rischio. Un rischio a fronte di un guadagno. In genere ad alto rischio corrisponde alto guadagno, a basso rischio basso guadagno ma sempre di rischio si tratta.

    Se c’è l’1% di probabilità di perdere tutto, vuol dire che quella probabilità c’è, anche se piccola. Quando ci si incappa non bisogna lamentarsi perchè si sapeva.

    Chi sostiene di aver comprato bond greci che rendevano poco è doppiamente fesso: ha rischiato molto per guadagnare poco.

    • Di (---.---.---.211) 15 marzo 2012 13:33

      Assurdo generalizzare in questo modo: si tratta di uno stato sovrano facente parte dell’Unione Europea! E’ sempre stato dichiarata ufficialmente da parte di BCE e UE l’impossibilità del fallimento di uno stato all’interno dell’Unione Europea; invece ciò è avvenuto (mascherato da salvataggio), come decretato dall’ISDA che ha fatto scattare i CDS. Il post del sig. Giorgio piu’ in alto riassume come è stata fatta la truffa a danno del retail da parte di BCE e UE.

    • Di (---.---.---.45) 15 marzo 2012 21:36

      Ma perche’ non accettare il fatto di aver corso un rischio e che e’ andata male ?
      Quando si comprano obbligazioni nessuno puo’ garantirvi che riavrete i vostri soldi, nemmeno la BCE o la UE.

      Oltretutto che la Grecia era ad alto rischio lo dicevano in tanti, comprese le agenzie di rating che avevano classificato i suoi bond come titoli speculativi non certo di risparmio. Bastava leggere il sole 24 ore per sapere che non sarebbe stata solvente. Quei titoli potevano essere comprati da solo speculatori altamente preparati e disposti al rischio. Non certo da gente normale che si vuole proteggere dall’inflazione.

      Avete voluto fare di testa vostra nonostante tutto, avete rischiato e perso.

      Prima ve ne fate una ragione meglio e’ perche’ quei soldi non li riavrete piu’ ne ora ne mai. E’ ancora meno probabile che nel caso dell’Argentina. Anzi, se fate causa internazionale (inutile) state attenti a non farvi fregare altri soldi da avvoltoi senza scrupoli.

    • Di (---.---.---.45) 19 marzo 2012 07:58

      E’ doppiamente fesso, il cittadino europeo che compra titoli di Stato. Quello che afferma Lei, è proprio un invito a liberarci di tutti i titoli di stato e soprattuto italiani. E fra poco, questo fatto accadrà. Allora, si che sapra cosa dice! Vedrà come anche i suoi tutoli italiani perderano di valore, e si lagnerà come facciamo noi tutti adesso. Mi faccia piacere!!!!!

  • Di (---.---.---.91) 15 marzo 2012 13:48

    Sono basita! Mi sembra incredibile che in Europa sia potuto accadere una cosa di questo genere. Anch’io ho preso un titolo di stato greco scadenza"settimana prossima" fiduciosa nella compattezza dell’unione e inbece sono stata espropriata senza preavviso!

    Sarebbe il caso di aderire ad un’azione collettiva internazionale.

     

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