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 Home page > Tribuna Libera > Grazie Papa Francesco, ma....

Grazie Papa Francesco, ma....

Finalmente si sente un Papa con i piedi per terra, che dice che la guerra non la fa il diavolo, ma la decide chi fabbrica e vende armi.

Un salto di qualità straordinario che ha messo in difficoltà quel pagliaccio di Obama che, come tutti i presidenti americani, democratici o repubblicani, ubbidisce solo al Pentagono e alla logica imperialista degli Stati Uniti.

La grande novità è che i popoli (anche quello inglese, americano, francese che hanno grandi vantaggi economici dal controllo neocolonialista in Medio Oriente e in Africa), sono più avanti delle loro classi dirigenti e se dipendesse da loro, se gli fosse chiesto il voto sulla decisione di aggredire o no la Siria, a grande maggioranza direbbero di no. 

Come è che gli intrepidi marciatori pacifisti, i bamboccioni di Emergency che asserivano che si arriva alla pace assistendo tutte le vittime delle guerre, i cattolici in genere con i loro vescovi, non si uniscono a tutti i cittadini che ripudiano la guerra per ottenere, per pretendere di votare qualunque intervento armato, in regolari elezioni in cui si dica sì o no senza appello.

La nostra Costituzione, pur affermando il principio del rifiuto della guerra, non ha impedito all’Italia di partecipare ad una alleanza militare aggressiva, la Nato, con cui ha partecipato e partecipa ad operazioni militari, e per questo i veri pacifisti si devono fare promotori di leggi che impediscano che il nostro paese partecipi a qualunque alleanza militare, che chiuda tutte le basi straniere, e dimensioni il suo sistema militare in un sistema di sola difesa del territorio.

Se vuoi la pace prepara la Pace e lo strumento di cui si devono dotare i popoli, come contrappeso alle classi politiche avide e corrotte, è quello del referendum popolare propositivo, senza quorum, che faccia diventare legge la volontà degli elettori.

Caro Papa Francesco, per avere una pace stabile bisogna dare la parola e la possibilità di decidere ai popoli e solo così la democrazia può diventare effettiva, mentre oggi il potere è esclusivamente in mano a feroci oligarchie economiche, finanziarie e mediatiche intrecciate fra loro.

Fare veglie, preghiere, digiuno per la Pace è un buon inizio, ma non basta.

Niente come la presidenza di Obama, eletto perché sosteneva la necessità di chiudere le guerre, addirittura insignito del Nobel per la Pace, e ora convinto promotore di una aggressione alla Siria (ricattato e minacciato dal Pentagono e dall’immenso potere della lobby militare industriale), dimostra che il voto non vale nulla se dato ad un uomo solo, mentre è necessario che in questa materia, la Pace o la guerra, siano i popoli ad esprimersi e che ciò sia assunto solennemente come principio fondamentale dell’ONU.

 

Foto: Wikimedia

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