• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Gli orchi e le ragazzine: le baby prostitute a Roma

Gli orchi e le ragazzine: le baby prostitute a Roma

Prostituzione minorile! La notizia è esplosa in tutta la sua crudezza in un Paese sempre più devastato da una crisi economica e di valori. Più emergono i particolari della vicenda che ha interessato le baby prostitute, più si delinea l'esistenza di un marciume che ha intaccato un Occidente in crisi d'identità.

Non ci si scandalizza per la prostituzione in sé, mercato fiorente in Italia, tanto che sono sempre più giovani le donne importate da altri Paesi e scaraventate sul marciapiede. La merce è richiesta e il mercato si alimenta di corpi ancora acerbi, che provocano il desiderio di tanti uomini in fila pur di consumare un rapporto ignobile.

Fa ribrezzo e provoca sconforto accorgersi di quanto sia diventato ricercato il corpo di ragazzine che quando si rendono conto di possedere un capitale lo mettono in circolazione, per ottenere i più proficui introiti. Ragazzine poco più che quindicenni scuotono il torpore di una città come Roma, alle prese con problemi d'ogni tipo e quella storia che potrebbe riguardare la famiglia della "porta accanto" comincia a turbare l'inconscio collettivo. Era inevitabile che si arrivasse a questo e, a ben analizzare la questione, la via del denaro facile sembra quella più agevole da percorrere, specie se il totem della ricchezza affascina e permette di realizzare l'acquisto di abiti firmati, borse, scarpe extralusso e perché no, averne così tanto, da potersi sballare quando se ne sente il bisogno.

Per anni siamo stati esposti alla persuasione occulta mediante la trasmissione di programmi aventi per tema giovani donne, felici di mostrare corpi perfetti da sbattere sul grugno a maschi infoiati, desiderosi di esercitare la loro potenza sessuale (pagando, se necessario) per portarsi a casa lo scalpo delle giovani prede. Siamo andati avanti crescendo ragazzi sempre più soli, insicuri, distruggendo ogni forma di ideale e nutrendoli dell'importanza di avere e possedere denaro. Le ideologie sono state sostituite dai deliri di onnipotenza e a farne le spese non poteva che essere la generazione di questo tempo malato, in cui lo sfruttamento finisce per essere un valore e rientra nella normalità.

Normale che una madre si servisse del corpo della figlia come provente di denaro e naturale che l'adolescente invece di sognare facesse i conti con la crudezza di una realtà impazzita e incapace di ascoltare il disagio dei propri giovani. Stiamo calando a picco. Di cosa ci si meraviglia alla fine?

Pavese diceva: "Il voler commettere una malvagità a ogni costo, violentando la propria natura, è tipico dell’adolescenza e del bisogno di provare a se stessi che si è universali, al di là di ogni norma". E quando le norme vengono svilite e imposte ai più deboli, quando la legge non tocca i potentati economici, mentre chi è povero non ha diritto di parola, va da sé che le contraddizioni esplodono e, per sentirsi qualcuno, la possibilità di esistere si attua tramite la menzogna.

 

Foto: Daniel Lobo/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.146) 14 novembre 2013 11:43

    Grazie, Antonella, mi è toccato toccare con mano e cercare di lenire le ferite dell’anima di chi "ha giocato" con il proprio corpo" costretta o per necessità. Tu che hai la penna facile "urla", diffondi il contenuto di questo cartello: "Senza clienti non ci sarebbe prostituzione".

     

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares